Come definireste voi
le persone che pubblicamente e informalmente asseriscono di aderire e di sostenere
un progetto,peraltro di utilita’ comune ,mentre alla prova
dei fatti ,quando si tratta di sottoscrivere un atto
formale che si impegni
almeno a valutarlo,si rifiutano e
si defilano ?
Questo e’ cio’
che succede di questi
tempi al Consiglio
comunale di Palermo ,dove ,dopo
annoso dibattito ,sono finalmente all’ODG per la opportuna deliberazione
,le Consulte Civiche richieste secondo regolamento dai cittadini ,e la revisione
dello Statuto comunale ,anche qui
con istanza presentata dai
cittadini secondo regolamento nel corso della campagna “ORA
decido io” .
In entrambi i
casi migliaia di firme,corredate da
documenti identificativi e dichiarazioni personali , sostengono le richieste .
Dalla lista di nominativi dei consiglieri (cui e’ stato
sottoposto il documento )che troverete in appendice ,potrete farvi un’idea su chi rappresenta il vero freno all’iniziativa.
Non possiamo ,intanto, non notare che
quasi la meta’ dei
consiglieri comunali ,in modo trasversale (eccezion fatta per alcune
posizioni di centro- destra) sarebbe
favorevole a una pronta discussione dell’argomento in consiglio
Apprezziamo le
aperture trasversali ,provenienti
,anche se non in modo unanime , dalle formazioni politiche come PD ,
Comitati civici ,Insieme per Palermo,Sicilia democratica ,Cantiere civico /Forza Italia .
Tenendo presente che
non si tratta affatto, ne’ nelle
intenzioni ne’ nei fatti, di testi del tipo “ prendere o lasciare” ,ma sui
quali e’ assolutamente
legittimo proporre un dibattito, delle integrazioni ,delle correzioni,e anzi
trovando tutto questo
lavoro come doveroso e auspicabile ,invece vediamo nel mancato
supporto di gran parte dei
consiglieri del MOV 139 un segnale inaspettato e sorprendente di
rallentamento dei lavori ,proprio da
chi attendevamo un conclamato favore.
E questo nel
contesto di una amministrazione che a parole
e per certi versi
anche con alcuni atti e
gesti concreti ,intende diffondere nel mondo, quasi in senso illuministico, ogni ideale di
accoglienza, tolleranza, ascolto, dialogo, diritti umani etc.
Dimenticando
forse di far esercitare quei
diritti ai propri cittadini !?!
Sorprende anche vedere
che alcune firme
attese e di fatto mancanti si
riferiscono a nostri
rappresentanti che in
passato hanno sostenuto
anche coraggiose battaglie
e non hanno avuto paura di levare
la voce per cause socialmente
importanti.
Probabilmente dobbiamo
supporre che gli stessi non siano
ancora in grado di cogliere culturalmente e di interpretare il
passaggio da una politica della pura
rappresentanza ( tipica del mondo
e della societa’ del 1.0) a una politica
della rappresentanza e della
partecipazione ,richiesta per ricostruire
il delicato ormai rotto
meccanismo della pura delega in bianco e del “ ci vediamo
tra cinque anni per un giudizio”, o ancor meno che
del “ lasciateci lavorare” .
Qual e’ il vero volto
, quindi , dell’amministrazione
comunale palermitana di stampo
orlandiano ? Non vorremmo
concludere, alla fine di questa
esperienza ,che si tratti di una
questione di immagine superficiale
.Cioe’ ,per fare un raffronto
con l’assenza e le porte chiuse del
disastro Cammarata , non vorremmo
concludere che la nuova amministrazione Orlando si fosse limitata a far
buon viso da presenzialista, professando le
solite buone intenzioni ,senza pero’
adire alle conseguenti decisioni pratiche.
Forse il sindaco Orlando ,alle prese con la
forte crisi nella gestione dei
servizi locali, si e’
dimenticato di dover prima
di tutto essere sindaco di tutti i palermitani ? Forse l’assessore
alla mobilita’ Catania e’ stato talmente
distratto e impegnato da
dimenticare di aver
ricevuto le deleghe al
decentramento e alla
partecipazione ?
A cosa dobbiamo
queste definizioni di servizi
assessoriali se di fatto non sono
colmate da realizzazioni e dati di fatto ?
L’esperienza degli
ETM ,per esempio , si e’
fermata all’anno trascorso e nulla
si muove in atto. Desideremmo capire , a
cosa ha portato
quella esperienza in cui
centinaia di cittadini palermitani
hanno offerto per giornate intere le loro proposte all’amministrazione .Cosa e quale
progettualita’, anche minima, ne
e’ venuta fuori. Altrimenti dovremmo concludere
che si sia trattato di una
becera modalita’ per far guadagnare
un giorno di diversivo agli annoiati
funzionari comunali e un far
perder tempo all’ultimo gruppo di palermitani che
ancora credono in una
rinascita civile della citta’
a partire dai palermitani stessi ,mediante il sistema partecipativo.
Per non dire dei costi di quelle giornate.
Abbiamo la
convinzione ,l’idea partecipativa ,che in
altre citta’ e regioni
d’Italia e’ gia’ pienamente realizzata?
Perche’il sindaco ,che
in campagna elettorale suonava a pieno fiato lo spartito dei beni comuni , adesso ha smesso di soffiare quelle trombe?
Queste domande vorremmo
porre ,soprattutto ai capigruppo (che ancora non hanno risposto alla nostra
richiesta di incontro ) e in
particolare al capogruppo del Mov 139 ,Aurelio Scavone, di cui abbiamo
piu’ volte apprezzato le positive note in merito ma che finora forse poco
ha fatto per convocare e
informare della bonta’ del
percorso i colleghi .
Attendiamo e siamo fiduciosi che il cammino proposto
abbia un seguito, esortando tutti
i consiglieri, il sindaco,gli assessori, il presidente del consiglio
comunale e tutte le altre
cariche di rappresentanza e burocratiche
a farsi carico di questa
domanda di civilta’ e cultura democratica,consapevoli
che la rinascita culturale, sociale economica della citta’ di Palermo
dipende in primo luogo
dalla mobilitazione di tutte le
risorse umane e civiche locali .Per
un’amministrazione piu’ facile e diretta istituiamo le Consulte civiche e rinnoviamo
lo Statuto comunale,mettendoci al
pari con le altre
grandi citta’d’Italia e d’Europa .E non solo . Dobbiamo
dire ,infatti ,che proprio in contesti di disagio socio economico e grave carenza queste modalita’ partecipative sono
scelte dagli amministratori per favorire un recupero di quel capitale sociale
necessario alla ricostituzione di un
tessuto e un ambiente vitale positivo .
Mario Guglielmino
Associazione Politico Culturale
Voci Attive –Palermo-
Aderente alla campagna Ora Decido Io –promossa da Comitato
Bene Collettivo
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