L'augurio per la Santa Pasqua e' per tutti Voi, per tutte quelle esperienze di fatto caratterizzate da stabilita' e sedentarieta' , o al contrario per quelle vite e progettualita' dinamiche e di mobilitazione in pieno sviluppo ,per tutte quelle situazioni di vita dalle quali ciascuno di noi trae spunto comunque per ripartire e rinascere ogni giorno.
In una situazione di grande incertezza mondiale ,con il manifestarsi di segnali contrastanti ,sembra che l'ago della bilancia a volte desideri puntare verso la giustizia ,la concordia ,la pace (almeno come ragionevoli aspirazioni condivise);altre volte invece fanno capolino tragicamente la follia della violenza e l'egoismo degli stati o gruppi di élites di varia natura.
Nostro compito e' quello ,se non di fare qualcosa (perche' a volte fare qualcosa di efficace in atto e' impossibile ) almeno quello di vegliare conservando l'olio delle lampade ,come la biblica figura delle vergini sagge .
Spetta a noi custodire la fiammella ancora attiva e viva di alcuni valori umani essenziali,con l'affermazione di questi ,senza arretrare per codardia di fronte a chi li nega.
Nel nostro piccolo mondo quotidiano, nel nostro lavoro e nella nostra vita spesso e' raccolta la nostra vera efficace piccola sfera di influenza pratica. I nostri ambienti di lavoro e di vita devono sempre recare una traccia di quello che siamo . Anche la fiammella delle vergini sagge e' comunque luce attiva e voce serena .
LA PAsqua e' proprio la festa della speranza di questa lenta efficacia ,speranza che ,nonostante l'apparente mole inesorabile della pietra di morte che avvolge tanti aspetti della vita sociale, economica ,politica,nonostante il moloch di quelle che San Giovanni Paolo II chiamava "le strutture di peccato" (indicando con cio' non una semplice descrizione bacchettona di cio' che non va nel mondo ma una critica affilata e profonda del subdolo persistere e rinnovarsi di assurdi muri nella societa' del terzo millennio ) tutto puo' rinascere a nuova vita grazie al lento lavoro del chicco che muore sottoterra .
Giuseppe Gati',storia di una voce che vince il silenzio in Sicilia |
Siamo vigilanti quindi, nella certezza della risurrezione .
Per noi , a Palermo e in Sicilia ,diventano chicchi importanti alcune tematiche : il no alle trivelle,l'acqua pubblica , l'affare di guerra del Muos , lo sviluppo sostenibile o meglio ancora la decrescita felice con la valorizzazione del territorio .
E poi il grande tema della partecipazione democratica,per cui nell'era di internet non si puo' piu' pensare di considerare valida e in bianco una delega quinquennale per i propri rappresentanti, ma e' necessaria , attraverso alcuni strumenti riconosciuti statutariamente ,una continua e fervida dialettica civica , per ottenere vitali feed back e spunti progettuali politico amministrativi .
La citta' e' di chi la vive , non di chi l'amministra.
Lavoriamo ciascuno certi che la rete degli uomini e donne di buona volonta' raccogliera' un giorno l'agognata pesca dono di Dio e dell' "uomo" suo collaboratore.
MArio Guglielmino
Voci Attive
PAlermo -PAsqua anno 2016