sabato 30 novembre 2013

Partecipazione forma o sostanza ?



report assemblea associazioni, comitati e organizzazioni del 29 novembre relativamente al tema
PARTECIPAZIONE A PALERMO: FORMA O SOSTANZA?
e alla possibilità che abbiamo veramente di incidere sulle scelte amministrative


Erano presenti una ventina di persone rappresentanti varie organizzazioni.

Si è convenuto alla unanimità che effettivamente la partecipazione ad oggi con questa Amministrazione
è più formale che di sostanza, che poco o nulla noi cittadini e cittadine incidiamo sulle scelte amministrative, che non sono state attivate le normative, strumentazioni e
pratiche che abbiamo più volte chiesto (vedi nuovo statuto, consulte, conferenze cittadine, ecc),
che la città continua ad avere i problemi di sempre...

pertanto si è deciso di
- scrivere una LETTERA APERTA ALLA AMMINISTRAZIONE (una sorta di comunicato stampa) evidenziando tutto ciò,da consegnare alla STAMPA e alla AMMINISTRAZIONE
da sottoscrivere tutte le organizzazione che la condividono
- organizzare un EVENTO per la consegna che attragga l'attenzione dei media
- organizzare a gennaio un INCONTROPUBBLICO sui temi della partecipazione per sensibilizzare i cittadini e cittadine (che potrebbe coincidere con una parte delle due giornate che sta organizzando il MIC)
-  creare maggiore coordinamento tra le attività delle organizzazioni tramite una forma di ALBO (che potrebbe essere quello attivato già dal MIC), un CALENDARIO  per annunciare, condidere ed evitare sovrapposizioni  tra gli eventi che ogni organizazione promuove (in fase di attivazione)
-  essere più collaborativi tra noi,  e di creare un fronte unico dal basso che chiede, vuole e ottiene 'cose certe' che determino concretamente un nuovo modo di amministrare i nostri beni comuni
- dare anche più spazio nelle nostre  singole attività ad azioni volte al raggiungimento di questi obiettivi
prossimo incontro tra 10 giorni, dopo la revisione e sottoscrizione via mail della lettera aperta che verrà inviata in bozza i primi della prossima settimana

saluti
tutte le organizzazioni e i cittadini presenti (chi vuole può integrare questo report)
 
si è inoltre deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio comunale, da parte delle organizzazioni che hanno lavorato sul nuovo Statuto, per chiedere come mai non siamo stati ancora convocati  per riprendere i lavori come promesso

Amia : prescritto il falso in bilancio

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/11/30/news/amia_orlando_accusa_cammarata_scandaloso_non_avere_querelato-72345631/

Riforma  della  giustizia  significa  prima di tutto  celerita'  nei  processi e  certezza della  pena.Cio'  vale  soprattutto  per  il ramo  civile.
Quello penale ,paradossalmente , soffre  meno  i ritardi ,ma  da'  luogo  a  situazioni poco  comprensibili  come  questa citata ,che permette  ad  amministratori  di  scadente profilo  di  continuare  a frequentare i pubblici  uffici  , magari  ancora  racimolando cariche  e gestendo  servizi ,senza  alcuna  idea  di  cio'  che  fanno, poiché  impreparati  alle  incombenze tecniche .
Continuando a  ricoprire  cariche politiche  o  di sottogoverno.
E  i cittadini pagano  sulla  loro pelle  le dissolutezze  finanziarie  da  vacche  grasse.LA  casta  continua  a non pagare,con la  complicita' di  settori collusi della  pubblica  amministrazione.


giovedì 28 novembre 2013

Napolitano out

Qualcuno  pensera'  che  ci  sia  sfuggito  qualcosina  nelle ultime  ore .
Non e'  cosi'.La decadenza  di Berlusconi e'  uno  dei pochi fatti  di  giustizia accaduti  in Italia  negli ultimi  venti  anni. Esultare  per un fatto  giusto non e'  opportuno ,dovrebbe  essere  cosa  normale  in un paese  civile  .e democratico
L'uomo  che  ha  affossato l'economia  Italiana  non governando  altro  che  le  proprie  imprese , in un gigantesco  conflitto  di interessi ,complice  il maggiore  partito  di  opposizione   (se  osiamo  definirlo  tale ) cioe' il PD,e'  stato  defenestrato ,ironia  della  sorte  , in base ad  auna  legge  che  egli  stesso  aveva  votato.

Dice  una giornalista  tedesca :non ci stupisce  la fine  dell'uomo  del  bunga  bunga ,ma ci  preoccupa  la  considerazione  di  tutto  cio'  che  in venti  anni  di  sua  onnipresenza  politica  NON ha  fatto  per  l'Italia.
I tedeschi, nella  loro  pragmaticita '  lo hanno  compreso.
Tasse  o non tasse pagate, giro  di prostituzione  o meno, il presidente  Berlusconi e' stato  presidente  di  se  stesso , abbindolando  milioni  di italiani.E  in preda  al  conflitto  di interessi  non avrebbe  mai  dovuto  calzare  la  cravatta  da senatore , altro  che  decadenza!
Quindi  per noi  tutto  corre secondo  logica.

Cio'  che  adesso  non  quadra e  fa  strabuzzare  le  orbite  e  ci induce  a parlare e'  il presidente  Napolitano , che  sovvertendo  ogni prassi  e  ogni regola  ,accoglie  la  richiesta  dei  fuoriusciti  dalla maggioranza  ,fedeli  a un pregiudicato,per dichiarare  una forma particolare  di crisi  di  governo .
Eppure  Letta  junior  non si e' mosso (a  quanto  risulta),  non e'  salito, come  dovrebbe  accadere  nel caso  di una  crisi, egli  stesso  al  Colle  per  rimettere  il mandato  o per  chiamare  alla conta  i  suoi .No, stavolta  e' proprio  Napolitano  che , in barba  ad  ogni consenziente  ribaltone  degli anni  passati  ,dichiara  aperta  una  crisi.Cose  da  pazzi . In un certo senso  compromettendo  e offendendo  la  costituzione  quando recita  che  i parlamentari  non hanno  vincolo  di mandato.(come  invece  i  grillini  vorrebbero)
Tanto  piu'  che  questa  non e'  una  crisi  e non e' un ribaltone. Alfano  e  Schifani , a quanto  risulta,  erano  e  sono  tuttora  membri  del PDL. Il problema  dovrebbe  essere  sollevato  da Letta  , il quale  invece  ha tirato  dritto, gia'  riconoscendo  la  situazione  e ottenendo  niente  meno  che  la  fiducia  alla  legge  di  stabilta' .Ebbene  :  dopo  questa  fiducia  ,  cosa  vuole il presidente  Napolitano ?
Anche  questa    e' una gravissima  intromissione  nel regolare  scvolgimento  della vita  politica e  democratica del paese.
MG

mercoledì 27 novembre 2013

Settimo concerto della rassegna “Palermo Musica Antica”, 28/11 ore 21:15



Oratorio di S. Cita, giovedì 28 novembre, h. 21,15



Terzo concerto del segmento autunnale della XXIV Rassegna "Palermo Musica Antica", protagonista il violoncellista Adriano Fazio, allievo di Carmelo Nicotra poi specializzatosi a Berna, primo classificato il mese scorso a Napoli, nel ramo “Solisti di Strumenti Antichi” del Premio Nazionale delle Arti indetto dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Il giovane artista di Termini Imerese vanta già un ricco palmarès di prestigiose collaborazioni internazionali.


Lo accompagna al clavicembalo Ignazio Schifani, noto tastierista e direttore palermitano. In programma la terza suite per violoncello di Bach e pagine virtuosistiche di Vivaldi, Lanzetti e Geminiani.


Ingresso: intero € 7,00; ridotto € 5,00 (oltre 65 anni, entro 26, allievi conservatorio)

Ass. “Orchestra barocca siciliana”, info 347 7572161 leselements@libero.it

Ingresso: intero € 7,00; ridotto (oltre 65 anni, entro 26, allievi Conservatorio) € 5,00


M.P.










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martedì 26 novembre 2013

Ballalar'Orto

sabato 30 novembre 2013 dalle ore 16.00 alle 20.00
*Ballar'Orto, la fiericchia* del bio-eco-art-solidale 
c/o "il giardino di Handala", via G. Barbieri, traversa di via Porta di Castro, Palermo.


Dalle 16.00 alle 20.00, il giardino di Handala, sito in via G. Barbieri (traversa di via Porta di Castro), ospiterà il mercato del biologico e dell’artigianato ecologico e solidale. In un’atmosfera conviviale e ricca di emozioni trascorrerete un pomeriggio all’insegna della salute e del rispetto dell’ambiente. Troverete fresca verdura di stagione, bellissime creazioni artigianali, autoproduzioni e tanto altro. In più, un veg-aperitivo concluderà la serata.

Se siete amanti della Natura, se amate il biologico e i cibi sani, se vi piace l’artigianato, Ballar’Orto è il posto che fa per voi. Potrete scambiare saperi ed esperienze, condividere sapori e passioni, il tutto in una location unica, un piccolo giardino all’interno del centro storico di Palermo.

E c'è una novità… Ballar'Orto festeggia il Natale insieme a voi!

Tante ceste con i nostri prodotti vi aspettano. Perché non fare un regalo diverso per Natale?! Una cesta piena di bontà da gustare e di splendidi oggetti artigianali di cui potersi vantare. Un regalo per i vostri cari, gli amici, i parenti, i colleghi… E perché no?! Anche per voi!

Componete insieme a noi le vostre ceste. Potete scegliere tra diversi prodotti: marmellate, biscotti, conserve, saponi, ceramica artigianale (tazze, bicchieri, tazzine, portasapone),  olio extravergine d'oliva, frutta e ortaggi biologici di tutti i produttori del Ballar'Orto. Le ceste sono fatte interamente a mano con stoffe e materiali di riciclo e hanno diverse dimensioni.  I prezzi varieranno in base alle dimensioni e ai prodotti scelti.  


Per prenotare le ceste o richiedere ulteriori informazioni potete scrivere a bibigas.agogo@gmail.com





Ballar’Orto è un'iniziativa di: Associazione Handala, Gruppo d'acquisto solidale "Bi.bi.g.a.s.", Azienda "Zu Federicu", "Agrumie", Azienda "Cialandria", "L'orto dei Miracoli", "Artisane", "nni Parisi", "Giovanni Caronia Miele", "L'Orto di Toti", "L'aperitivo di Virginia" e "Gentilgesto - fatto con amore in Sicilia".


Per maggiori informazioni potete contattarci via email: gg.gentilgesto@gmail.combibigas.agogo@gmail.com; oppure potete chiamare il numero: 3395305958 e 3207080832.


Ufficio stampa e grafica Claudia: notesunote@yahoo.it


Seguiteci anche su facebook alla pagina “Ballar’Orto” o sul sito internet www.bibigas.it.


Vi aspettiamo numerosi… Buon BALLAR’ORTO a tutti!

PARTECIPAZIONE A PALERMO : forma o sostanza

VENERDI  29  Novembre  ore  18  presso  Centro  ANGHELOS  via  Pirandello  40 

PARTECIPAZIONE A PALERMO: FORMA O SOSTANZA?
riusciamo veramente ad incidere sulle scelte amministrative ?  

 
INCONTRO/ASSEMBLEA ALLE ORE 18.00 DI VENERDI' 29 NOVEMBRE  PRESSO DELLA SEDE DEL COMITATO BENE COLLETTIVO VIA PIRANDELLO 40

  aperto a tutti I RAPPRESENTANTI DEI COMITATI, ASSOCIAZIONI, ORGANIZZAZIONI impegnati in azioni di vigilanza e di proposizione relative alla Amministrazione di questa città, per decidere riguardo NUOVE AZIONI DA PROMUOVERE UNITARIAMENTE per ottenere le più volte richieste normative, strumentazioni e pratiche per una 'reale' (e non 'formale') partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative:

lettera aperta da consegnare alla stampa, organizzazione di un incontro pubblico, maggiore coordinamento delle iniziative individuali, ...
  
Considerata la centralità della questione per un reale cambiamento di questa città e la necessità di essere, ora più che mai, uniti e collaborativi si invitano tutti i gruppi operanti in questa città ad essere in qualche modo presenti all'incontro, dando anche conferma preventiva di partecipazione con una mail.
   

BILANCIO COMUNALE:giornata di studi promossa da IDEA AZIONE

Sabato mattina 30 novembre alle ore 10,00 presso l'AULA ROSTAGNO del Comune di Palermo avrà luogo l'ultimo appuntamento tematico, prima dei saluti di fine anno,organizzato dal movimento  IDEA e AZIONE.
      Vi invitiamo a partecipare a questo incontro, importante per noi cittadini, perchè Paolo Di Giandomenico, Gabriele Cappadona e Carlo Di Giandomenico con le loro relazioni, ci forniranno elementi utili per la comprensione del bilancio del comune di Palermo.
      Abbiamo voluto questo incontro nella casa comunale perchè riteniamo sia il luogo a cui i cittadini attivi devono avvicinarsi per contribuire propositivamente a ridurre le distanze tra le istituzioni e la società in un rapporto responsabile di libertà  tra le parti, fuori dalla logica del "do ut des" entrambi impegnati nel miglioramento del bene comune.
Vi aspettiamo
Per  IDEA e AZIONE Liboria Di Baudo

La nostra risposta ideale

http://vociattive.blogspot.it/2013/07/colpo-di-mano-sullacqua-pubblica-in.html

Sfortunatamente per l'On Cancelleri i fatti  hanno  gia'  avuto appropriata  interpretazione  e denuncia  sin dal mese  di Luglio ,e sinora  son trascorsi ben 4 mesi.LA firma  in calce  al documento  allegato  e'  infatti  datata  23  ottobre 2013.

Gli articoli  man mano  apparsi  sulle  varie  testate  giornalistiche , ove  trovano  sede   trionfalistiche  narrazioni  di vittorie  sul tema  della  "pubblicita'"  dell'acqua ,con in testa  PD e MOV 5 stelle , possono  senz'altro  essere letti  secondo l'icastico racconto  del Prof Nivarra  :.".....il successo di Crocetta, il quale durante la sua campagna elettorale aveva impugnato la bandiera della ripubblicizzazione......  sembrava aprire la strada ad una rapida approvazione del disegno di legge iniziativa popolare. Ma, inopinatamente, dopo alcuni mesi contrassegnati da defatiganti audizioni presso le competenti commissioni parlamentari, presiedute da volenterosi deputati il più delle volte totalmente all’oscuro dell’oggetto stesso della discussione, quel disegno di legge venne accantonato, sostituito da quello di iniziativa del Governo e presentato dallo stesso Presidente, oltreché dall’Assessore per
l’energia e i servizi pubblici locali, Marino

CAncelleri sugli specchi ,per l'acqua pubblica

Nota del MoVimento 5 Stelle Sicilia sulla questione acqua in Sicilia

Cari amici,
tutti noi siamo chiamati a difendere i Beni Comuni, siamo chiamati a esserne i guardiani, i paladini. In questo passaggio però c'è chi sostiene di essere più paladino o guerriero di altri, senza dare mai la possibilità di un confronto sereno e pacifico che possa essere base di crescita e di discussione reale, confronto produttivo per realizzare la vittoria finale in questa battaglia per l'acqua pubblica.

Leggiamo le parole della dott. Leto che non solo ci stupiscono, ma la dipingono finalmente come persona portatrice di interessi politici particolaristici, e non possiamo che rimanerne allibiti, visto che ognuno di noi, nel momento in cui ha assunto un impegno con i beni comuni, ha deciso di spogliarsi di qualunque posizione politica per vestire solo i panni del cittadino attivo.
Chi fa politica di parte con la carica che ricopre all'interno di un movimento civico deve andare via, liberare quel movimento, altrimenti quel movimento muore.

Dopo mesi di attacchi, molti, troppi, mi corre l'obbligo di raccontare quello che è successo fin dall'inizio con la legge di iniziativa popolare (da ora in poi chiamata disegno di legge n.102).
Il disegno di legge n.102 è stato accantonato proprio su richiesta della dott. Leto, come riportato nel verbale della seduta n. 8 del 16.01.2013 (ne trovate uno stralcio sotto, per l'intero verbale basta andare sul sito dell'Ars), ad appannaggio invece del disegno di legge n.125 a firma dell'on. Panepinto (PD) quindi di iniziativa PARLAMENTARE, (come vedete purtroppo il ddl popolare è stato accantonato sin dall'origine di ogni discussione in commissione, quasi 1 anno fa).

La   sig.ra  LETO,  firmataria  del  disegno  di  legge  di
iniziativa popolare, rileva che il disegno di legge n.  102
risulta  ormai  superato  nei  contenuti,  alla  luce   dei
passaggi normativi e giurisprudenziali descritti dal  Prof.
NIVARRA.  Attesa l'esigenza di ripubblicizzare il  servizio
idrico propone che il disegno di legge n. 125 sia il  testo
da cui la COMMISSIONE può avviare i propri lavori.

Perchè una rappresentante di un forum di cittadini prende un testo corredato da 35 MILA firme (il disegno di legge n. 102) e lo mette da parte per un testo di partito??
Tutti forse vorremmo sentire la risposta.

In ogni caso, essendo stata avviata una sottocommissione in precedenza, continuano le audizioni in materia di acqua e vengono sentiti più volte tutti gli attori della tematica, compresi i movimenti per l'acqua e contestualmente continua la trattazione del disegno di legge che oramai è il n.125 (quello del PD) perchè i rappresentanti del forum lo avevano indicato. Il governo alla fine della discussione si presenta con un nuovo disegno di legge.
A questo punto la dott. Leto va in confusione e dichiara che per lei è solo il disegno di legge n.102 (cioè quello di iniziativa popolare) a dover essere trattato, ma basta rileggere sopra per vedere che proprio lei ne chiede il cambio con un altro. Delle 2 una!

Si legge nel verbale n.34 del 19.06.2013 della IV commissione che la dott. Leto dice Il testo del Governo elude la mobilitazione del popolo siciliano.
Fatemi capire, ma la scelta di non trattare il disegno di legge n.102 ad appannaggio del disegno di legge n.125 (del PD) operata dalla dott. Leto non è una chiara elusione della volontà del popolo siciliano?
I cittadini, noi compresi, hanno firmato, e nel nostro caso hanno anche raccolto le firme, per il testo del disegno di legge n.102 e non per il disegno di legge n.125.

La  dott.ssa LETO, firmataria del disegno di legge n.  102,
ricorda  che  il disegno di legge su cui la Commissione  ha
svolto  la propria attività istruttoria era stato condiviso
dai  cittadini  che  hanno  partecipato  attivamente  anche
all'iniziativa  referendaria. Il testo del  Governo  elude,
dunque,  la mobilitazione del popolo siciliano,  a  cui  il
Parlamento deve dare una risposta.
Sostiene  che  il testo di legge governativo sia  contrario
agli  esiti  referendari  e alla volontà  popolare  e  che,
invece,  il  testo  di iniziativa popolare  rappresenti  il
modello  partecipativo della gestione  dell'acqua.  Auspica
che  il Governo consenta la riapertura di un confronto  con
tutte le parti interessate.

Alla fine questo nuovo disegno di legge del Governo viene approvato dalla commissione ed esitato per il bilancio in data 20.11.2013 e la dott. Leto non perde tempo per attaccare il M5S facendo invece un chiaro endorsement al PD che in ogni caso nelle sue componenti di commissione ha espresso in più occasioni apprezzamento per il disegno di legge del Governo. 
Il MoVimento 5 Stelle non solo ha cercato, ed in alcuni casi è riuscito, senza troppi clamori, a migliorare il ddl governativo, (è stato l'unico soggetto politico ad aver indicato gli enti di diritto pubblico come gli unici enti gestori possibili, i 50 litri gratuiti per ogni cittadino, diverse proposte tecniche che vanno a snaturare le logiche politiche del profitto legate al SI), ma soprattutto l'unico soggetto politico ad aver richiesto al presidente dell'Assemblea regionale Giovanni Ardizzone, ai sensi dell'art. 40 comma 4 della Legge regionale siciliana n.1/2004, di mettere la legge di iniziativa popolare (il disegno di legge n.102 e non quello del PD parlamentare tanto caro alla dott. Leto) al primo punto dell'ordine del giorno della prima seduta utile. Alleghiamo la richiesta con bollo di protocollo.
Non siamo più disposti a ricevere fango addosso, chi è dentro il movimento dell'acqua e pensa che ne possa usufruire come trampolino di lancio politico in vista di future occasioni elettorali è pregato di accomodarsi alla porta.
Cordiali saluti

Giancarlo Cancelleri

Statuto comunale: report riunione presso Altra Storia

CArissimi
ho partecipato  ieri  (rappresentando  Voci  Attive)dalle  17  alle  19  all'incontro  dibattito  tenutosi e  organizzato  presso la  sede d i  Altra  SToria  sul tema  dello  Statuto comunale.
Presenti  (ahime')in pochi (anche  forse  causa  il tempo meteo  non favorevole)
 .Moderatore dr Giovanni  FErro,relatore  Juan  Diego  Catalano presidente  I commissione  Statuto e  Regolamento del  Consiglio  Comunale,in tutto  5  rappresentanti e cittadini  di  associazioni  interessate()

Il relatore  ha  illustrato  quella  che  dovrebbe   essere  la  BOZZA  DI  RIFERIMENTO  per il nuovo  statuto PRODOTTA  DALL'AMMINISTRAZIONE  COMUNALE  (  mentre  la  bozza prodotta   dalle  associazioni   Comitato  Bene  CollettivoNON e'  stata  trattata ).

Questa  bozza dell'amministrazione  , che spero (?) conosceremo meglio gia' all'incontro  di venerdi' al Comitato  Bene  Collettivo (),contiene  alcuni punti  sui quali  potremo certamente   valutare  la  massima  convergenza ( in taluni  casi , come  quello  del  referendum, vengono  proposti ,come  da noi  auspicato , tutti  i tipi  di  referendum -abrogativo, consultivo, propositivo) poggiandosi  il tutto su  pilastri  ideali come  le pari opportunita', l'azione popolare e la  partecipazione .

Chiedendo preventivamente venia  per  eventuali  errori interpretativi ( infatti non abbiamo  dato luogo  a una  lettura  integrale  del  documento per ovvi motivi  di tempo )  da una  prima  scorsa si evincono    tuttavia  (mi pare ) gravi  mancanze : nulla  e'  detto  riguardo  al bilancio partecipativo  e/o di genere ,e pare  poco  marcato  il riferimento  ,che  dovrebbe  essere forse  piu'esplicito   ,  al tema  dei  beni  comuni e  della  loro  natura  "pubblica " ,nulla  delle Consulte  e  dell'Albo  delle  Associazioni.

Si  e' parlato  anche  di a lcuni  aspetti  regolamentari  riguardanti  la  giunta  , il sindaco e  il consiglio (  sfiducia, dimissioni  etc )

In merito al  documento presentato ,alle relative  domande   dell'uditorio  il Dr  Catalano  ha  risposto  che  in quanto  in veste  di  rappresentante  del  Comune  ha  parlato  della    bozza dell'amministrazione , lasciando  per  " correttezza"  ad  altra  sede  e momento la presentazione dell'altro  lavoro  con Bene  Collettivo ( che  gia' peraltro  ha  avuto  un momento  di presentazione  alla  cittadinanza nel mese di MAggio  presso i locali  della Fonderia).

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In generale   credo  che la bozza  dell'amministrazione  possa  essere  un  discreto punto di partenza  per  ottenere  degli approfondimenti e  miglioramenti dopo opportune  integrazioni e  dialogo.

lA  strada  da  fare  e'  pero' ancora  molta  e  per molti   aspetti  si presenta in salita.

Non possiamo attendere   che  i miglioramenti  al testo  vengano  dall'amministrazione " motu proprio"  , quindi  e'  bene  che  si lavori  sulla  sintesi  facendo  sentire  la  nostra voce  e inserendo  DA  SUBITO  quegli aspetti  per noi importanti e la  cui  trattazione  e' ,ad  oggi,da  integrare ,  per  ostacoli ,devo  dire ,che  si prevedono  anche  di ordine  "  culturale " , concependo alcuni ancora  una  politica  di  tipo  paternalistico  e  non  aprendo  con fiducia e  coraggio al reciproco  sinergismo  tra  cittadini e  istituzioni,in  un  sistema  di  valutazione  e  controllo   ,superando  con opportuni  mezzi  ogni  conflitto  di interessi.

NEL  corso  della  riunione  abbiamo  fatto  presente queste " mancanze ".  Il  dr  Ferro per  esempio  ha auspicato  che  l'opzione /  scelta  fondamentale  in merito  ai beni  comuni  venga  espressa  nel preambolo  dello statuto,ponendo  paletti  ben  precisi  ..Tra  le  altre  cose  e'  stato  posto  anche  il problema  della mancata ATTIVAZIONE  degli incontri  con   i soggetti  portatori  di  interesse  dopo  che  , come  ricorderete e' stato  costituito   l'albo  relativo  per  poter partecipare  alle  sedute  di  studio e  orientamento  dell'amministrazione su  alcuni  temi .(Su tutto i presenti  hanno  verificato consonanza  di  idee e  uguale  identificazione  dei problemi  in atto ,confermando  le  criticita'  sullo  sfondo ) 

Una  parte d el  dibattito  e'  stato  anche  riservato  al  difficile  passaggio  previsto  dal sistema  dei  comuni a  quello  delle  citta'  metropolitane.

VENERDi  in via  Pirandello  40  ore  18  , centro  ANGHELOS, riunione  del Comitato  Bene  Collettivo  sui temi  caldi per chiedere   e  cercare di  lavorare  sull'integrazione  tra  le  bozze.
Siamo  tutti invitati,

Saluti
MArio  Gugl

domenica 24 novembre 2013

giovedì 21 novembre 2013

Caduta di stile e menzogne sull'acqua pubblica dal governo regionale in Sicilia

  • ACQUA. I REFERENDUM TRADITI,LA DEMOCRAZIA DIRETTA VIOLATA Comunicato stampa e una proposta‏


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    E’ una grande offesa alla Democrazia quello che è successo all’interno della IV commissione dell’ARS!!
    Non possiamo rimanere indifferenti…non possiamo permettere che la volontà popolare venga calpestata e mortificata con simile tracotanza da parte di chi dovrebbe attenersi al mandato conferitogli dagli elettori!
    ATTIVIAMOCI
    Vito Restivo
     

     
     

    Da: Antonella Leto [mailto:a.leto@sicilia.cgil.it]
    Care cari tutti,
     
    vi inoltro di seguito il comunicato stampa dei promotori della legge di iniziativa popolare sull'Acqua, a seguito della seduta di IV Commissione del 20 scorso in cui il testo del Governo è stato esitato. Crediamo necessario che ogni singolo comitato, associazione, realtà territoriale che ha sostenuto in questi anni il ritorno all'Acqua Pubblica e che si è impegnata per i referendum torni a fare sentire con forza la propria voce.  Dall'Acqua, che rimane l'elemento simbolico della riappropriazione dei Beni Comuni, bisogna ripartire con grande determinazione affinchè la Democrazia Diretta garantita dalla Costituzione sia rispettata. L'arroganza dimostrata dal Governo, che a Gennaio ha avuto il nostro testo, e che ha rifiutato di incontrarci se non dopo la presentazione del proprio a giugno, la dice lunga su quanto il rinnovamento proclamato sia in realtà ancora da venire. I tristi giochi di potere ai quali abbiamo assistito in questi mesi in IV Commissione, dove il M5S oltre ad esprimere il Presidente ha avuto la presidenza della sottocommissione, fanno parte della più vecchia politica.
     
    Abbiamo assistito ad un'intesa (del tutto inaspettata) dei tre pentastellati presenti in Commissione con l'Assessore Marino, ed un costante conflitto con il PD. (anziche una collaborazione per sostenere la causa dell'acqua pubblica, a fronte degli attacchi dei componenti di centro-destra). La mancata volontà dei "cittadini" di farsi paladini, nei fatti, di un percorso partecipativo e condiviso rappresentato dal nostro testo, accantonato unanimemente per "prassi" parlamentare, alcuni degli stessi emendamenti proposti, ATO unico, prosecuzione della gestione per altri 31 anni per Siciliacque, il tentativo costante durante il dibattito in IV di erodere la potestà dei comuni, e di contro votare tutti gli articoli che consentono di accentrare il potere a livello governativo ne sono stati la sorpresa più eclatante. Ma aldilà della delusione su un cambiamento possibile e per l'ennesima volta rinviato dalla classe politica, le questioni della Democrazia e del rispetto della volontà Popolare, sovrana sullo stesso Parlamento, restano in campo.
    Invitiamo quindi  tutti coloro che si sono riconosciuti in questa battaglia di civiltà, sia i componenti del Forum dei Movimenti per l'Acqua e i Beni Comuni, che gli attivisti, i simpatizzanti e le forze polotiche,  a fare sentire la propria voce attraverso comunicati stampa ed ogni altra iniziativa volta a togliere il silenziatore che la politica ha imposto su questo tema.
     
    Di seguito il comunicato stampa che vi invito a fare circolare presso i vostri contatti e l'articolo pubblicato da la repubblica il 24 ottobre.Vi prego di trasmettere alla mia mail i comunicati che trasmetterete agli organi di stampa. un abbraccio antonella
     
     
     
     
     
    COMUNICATO STAMPA
     
    ACQUA.  I REFERENDUM TRADITI, LA DEMOCRAZIA DIRETTA VIOLATA
     
     
    22 NOVEMBRE. I promotori del disegno di legge di iniziativa Popolare e Consiliare per la ripubblicizzazione delle Acque hanno richiesto formalmente al Presidente dell’Assemblea Regionale, per ben quattro volte da giugno ad oggi, l’applicazione dell’art.40 della legge 1/04 che prevede che il testo di legge assegnato alla Commissione competente, se non discusso, venga iscritto al primo punto dell’OdG della prima seduta utile in Parlamento regionale. Ci aspettiamo che tale dispositivo di legge, i cui termini sono decorsi a giugno, venga finalmente applicato. I cittadini potranno così giudicare quali forze politiche sono per l’acqua pubblica e quali per quella privata.
    Il 20 novembre infatti in IV Commissione Ambiente ARS si è concluso l’iter della legge “Disciplina in materia di risorse idriche” presentato dal Governatore Crocetta e dall’Assessore Marino l’11 giugno.  Un testo contraddittorio che contrariamente a quanto dichiarato in campagna elettorale non ripubblicizza l’acqua, che rimane un vago orientamento del governo, ma che rende possibili in realtà sia la prosecuzione delle gestioni affidate ai privati che nuove privatizzazioni, e che manca per l’ennesima volta, come fu già con i Governi Cuffaro e Lombardo, l’occasione di dare alla nostra regione una legge di riforma organica e complessiva della gestione delle risorse idriche. Il testo infatti consente la prosecuzione fino a scadenza del contratto 40ennale di Siciliacque, la s.p.a. creata nel 2004 da Cuffaro, per il 75%  in mano alla multinazionale francese Veolia, che in barba alla volontà popolare espressa con i Referendum del 2011, potrà continuare a gestire, a fare profitti e fare levitare le bollette dei siciliani per altri 31 anni. Si registra inoltre un preoccupante accentramento dei poteri al livello governativo, mentre gli enti locali, ridotti a rappresentanze, restano meri sottoscrittori di atti prodotti dai vertici dell’Assessorato. Di fronte al disastro lasciato sul campo dalle privatizzazioni, che graveranno come sempre sui cittadini, (basti pensare al fallimento di Aps in Provincia di Palermo o di SAI 8 in Provincia di Siracusa), ed alla necessità di mettere fine a tutto quello che in questi anni ha consentito, con l’acqua, di continuare ad assetare i territori, ma di ingrassare i privati, il Governo non ha saputo dare risposta. Assistiamo oggi al paradosso di commissari liquidatori, è il caso di APS, che impongono ai Comuni di riprendersi in pochi giorni le reti a suo tempo consegnate al gestore oggi fallito, senza che questi abbiano il personale ne le risorse per gestire direttamente il servizio, scaricando di fatto sui Comuni e di conseguenza sui cittadini responsabilità che gravano invece sulla Amministrazione regionale.  
     
    Probabilmente se il Governo e l’Assessore, dopo l’emanazione a gennaio della legge 2/2013 sullo scioglimento delle AATO, anziché concentrarsi per mesi sull’emanazione di un testo pilatesco che ha  scalzato dalla discussione in Commissione Ambiente la prima proposta di legge di iniziativa Popolare e Consiliare, avessero posto le condizioni  per una vera ripubblicizzazione delle acque, non saremmo oggi a rischio di sospendere l’erogazione idrica in decine e decine di comuni. Non vorremmo che nell’emergenza si profilassero, nuove soluzioni  “creative” contrarie alla indicazione ineludibile della maggioranza dei cittadini siciliani. Ancora una volta si scrive Acqua, si legge Democrazia.
     
    COMITATO PROMOTORE LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”
     

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    LA REPUBBLICA Palermo 24.10.13
     
     
      LUCA NIVARRA
    UNA FINTA RIPUBBLICIZZAZIONE E UNA VERA CENTRALIZZAZIONE
    Il disegno di legge Crocetta – Marino in materia di risorse idriche rappresenta un caso davvero esemplare della ormai cronica incapacità
    del centrosinistra di operare scelte che vadano nel senso di una inversione di rotta, anche quando se ne diano tutte le condizioni
    politiche e culturali. Più di due anni fa, ormai, un referendum popolare che registrò, per la prima volta dopo molti anni, il
    raggiungimento del quorum prescritto dalla Costituzione, seppellì sotto una valanga di no una legge (il c.d. decreto Ronchi) che
    accelerava ed estendeva ulteriormente la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Nei mesi successivi, le stesse forze politiche, che
    in modo palese o occulto avevano tentato di sabotare il referendum, provarono a sabotarne l’esito: così, prima il moribondo governo
    Berlusconi e poi il neonato governo Monti, trincerandosi dietro l’emergenza finanziaria e i richiami della Troika, reintrodussero una
    norma identica a quella che era stata cancellata dalla volontà popolare: norma che poi la Corte costituzionale ha dichiarato, nel
    luglio di quest’anno, illegittima proprio per contrasto con l’art.75 Cost.
    In Sicilia, nel frattempo, grazie alla combattività del Forum dei movimenti per l’acqua e alla sensibilità di alcuni deputati del PD,
    pur in presenza di una situazione politica nell’insieme non favorevole, veniva avviato l’esame del disegno di legge di iniziativa
    popolare che recepiva l’esito del referendum misurandosi, al contempo, con l’obiettivo di ridisegnare la complessiva fisionomia del settore.
    Il governo Lombardo, nelle sue varie epifanie parlamentari, inclusa quella che contemplava il sostegno del PD, non mostrò alcuna
    disponibilità ad una interlocuzione su questo terreno e, anzi, si distinse per l’accanimento mostrato nei confronti di quei sindaci che,
    richiamandosi alla volontà popolare, si rifiutavano di consegnare le reti ai privati.
    Il successo di Crocetta, il quale durante la sua campagna elettorale aveva impugnato la bandiera della ripubblicizzazione, come, del resto,
    quella della opposizione al MUOS, sembrava aprire la strada ad una rapida approvazione del disegno di legge iniziativa popolare. Ma,
    inopinatamente, dopo alcuni mesi contrassegnati da defatiganti audizioni presso le competenti commissioni parlamentari, presiedute da
    volenterosi deputati il più delle volte totalmente all’oscuro dell’oggetto stesso della discussione, quel disegno di legge venne
    accantonato, sostituito da quello di iniziativa del Governo e presentato dallo stesso Presidente, oltreché dall’Assessore per
    l’energia e i servizi pubblici locali, Marino. Premesso che, trattandosi di un procedimento legislativo ancora in
    corso, ogni giudizio è, per forza di cose, allo stato degli atti, su due punti mi preme richiamare l’attenzione dei lettori. Il primo
    concerne il modello di governo del SII (Servizio idrico integrato) che emerge dall’articolato Crocetta – Marino il quale, apprezzabilmente,
    sposa il sistema del regolatore unico, sulla falsariga della legge toscana (n.69/2011), con alcune varianti indigene, assai meno
    apprezzabili. In particolare, appare davvero sconcertante la scelta di far coincidere la figura del Direttore dell’Autorità regionale di
    Regolazione del SII (istituita e disciplinata dall’art.4) con quella del Dirigente Regionale del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei
    Rifiuti (art.4, co.5). Si tratta di una soluzione che si presta ad almeno due rilievi critici. Il primo è che, a differenza di quanto
    avviene in Toscana, dove il Direttore è scelto dall’Assemblea dei Comuni, sia pure d’intesa con il Presidente della Regione, tra
    soggetti dotati di specifici requisiti soggettivi, nel caso della Sicilia non sarà possibile attingere al mercato per reperire un
    profilo professionale che, tenuto conto della enorme complessità della materia, deve essere in possesso di competenze economiche e giuridiche
    di altissimo livello. Il secondo, di ordine più squisitamente istituzionale, è che in tal modo l’asse della regolazione viene
    spostata verso l’ente regionale, dando vita ad un bislacco impasto tra il livello politico, quello burocratico e quello propriamente
    regolatorio, a tutto svantaggio di quest’ultimo. Insomma, un assetto ancora una volta a trazione regionale, che sacrifica il livello
    comunale, quello più direttamente interessato al governo del servizio e che, inoltre, finisce per appannare la finalità di regolazione della
    istituenda Agenzia.
    L’altro aspetto che merita, già fin d’ora, una segnalazione fortemente negativa è quello inerente alla forma della gestione. Al
    riguardo l’art.7, co.3 dispone che "l’Autorità di regolazione del servizio idrico affida la gestione del servizio a enti di diritto
    pubblico, anche territoriali. Ove le condizioni tecniche, amministrative, economiche e organizzative non consentano tale
    affidamento, di provvede mediante le altre modalità previste dall’ordinamento vigente". Nelle intenzioni del legislatore, questa
    sarebbe la norma destinata a consacrare l’esito del referendum, prevedendo una forma di gestione di tipo pubblicistico (l’azienda
    speciale o, addirittura, la gestione diretta della cui legittimità è però oggi lecito dubitare). Tuttavia, la previsione di possibili
    eccezioni ancorata alla ricorrenza di condizioni vaghe e indeterminate, oltre ad esporre la norma ad una quasi sicura
    impugnativa da parte del Commissario dello Stato per contrarietà al diritto dell’Unione, rischia poi di spalancare la strada ad una
    privatizzazione strisciante e surrettizia che è ciò di cui la Sicilia, tenuto conto delle esperienze sin qui accumulate, sicuramente non ha
    bisogno.
    Insomma, già ad un primissimo esame a volo d’uccello, il testo governativo presenta mende molto gravi. Saggezza politica e giuridica
    vorrebbe che, a questo punto, il Presidente Crocetta facesse un passo indietro e, memore delle impegnative promesse formulate in campagna
    elettorale, favorisse una rapida approvazione del disegno di legge di iniziativa popolare, rimettendo se stesso e tutto il centrosinistra in
    sintonia con la volontà popolare.

    Palermo Musica Antica”, 22/11 ore 21:15 (MU2)

  • Sesto concerto della rassegna “Palermo Musica Antica”, 22/11 ore 21:15 (MU2)‏





  • Oratorio di S. Cita, venerdì 22 novembre, h. 21,15
    Concerto-evento con la viola da gamba di Cristiano Contadin, venerdì 22 per la XXIV rassegna “Palermo Musica Antica”. L’artista veneto, vincitore con le incisioni del suo ensemble “Il Suonar Parlante” di riconoscimenti internazionali quali Diapason d'Or, Le choc de la Musique e Preis des deuthschen Schallplatten, ha anche collaborato con famosi jazzisti e compositori quali Kenny Wheeler e Uri Caine. Nel suo recital, accanto a Contrappunto di Garau con elettronica in tempo reale, e a una personale rielaborazione fra Schenk e Bach, spiccano i più popolari e amati “must” del repertorio per viola da gamba dalle origini (Ganassi) a Hume, Forqueray, Marais, Caix d’Hervelois.

    Ingresso: intero € 7,00; ridotto (oltre 65 anni, entro 26, allievi Conservatorio) € 5,00

    Info 347 7572161

    mercoledì 20 novembre 2013

    Comunicato stampa VOCI ATTIVE PALERMO-LAVORI NUOVO STATUTO COMUNALE

    Comunicato STAMPA
    Voci  ATtive
    Palermo

    Carissimi
    nel  silenzio  e con l'umile  impegno sorgono  le  foreste  e  si  coltivano ambiziosi obiettivi  .MA il silenzio  a volte  puo'  diventare  complice omerta' e favorire la  dimenticanza ..persino  di talune  promesse  o  programmi  elettorali,contratti  con  gli elettori , come  qualcuno  ormai suol chiamarli.
    Nella  qualita'  di   associazione  Voci  ATtive  da  tempo  seguiamo  il percorso  faticoso  della  proposta e  della nascita del nuovo  statuto  comunale,primo  necessario  e insostituibile  strumento  pe r la  gestione  delle  cose  della  casa  comune  comunale  di Palermo e  di vera democrazia  partecipativa..
    Vi confessiamo  ,e'  doveroso  comunicarlo,che  dopo i primi  facili  entusiasmi e  positivi feed back dell'ammministrazione comunale in tal  senso , i lavori stanno  osservando  una  fase  di  stanca.Noi crediamo che la passione  civile e  l'impegno  dei cittadini/e  siano  il primo  ineludibile passo per  la rinascita morale  e civile  del  nostro paese e della  nostra  amata e  martoriata  Palermo.
    Riteniamo adesso  l'amministrazione  comunale e tutto il panorama dei nostri  rappresentanti  politici primi  responsabili per questo  andazzo a  rilento  di lavori  che in altre  situazioni  , simili per contesti  socio politici ( vedi  comune  di Napoli)  hanno  visto sorgere  in appena  sei mesi  i primi ottimi  risultati  . (VEDI) http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16783
     
     
     
     
    Chiediamo,brevemente ,  con la presente una maggiore  rinnovata  attenzione alla  tematica , senza  tentativi  di  insabbiamento  del percorso  virtuoso  intrapreso,e  segni  /risposte di  sicuro  e  non  controvertibile  impegno da parte  degli  attori  istituzionali  e politici  impegnati .
     
    Con questa  nostra  crediamo  anche  essere  interpreti  del  comune  desiderio  di  numerose  altre  associazioni e movimenti  cittadini che  hanno  speso  il loro  tempo nella  costruzione  di q ualcosa  di  positivo per la  citta'.
     
    Voci  attive  continuera'  e non manchera' di   informare e  sollecitare gli aderenti e   l'opinione  pubblica  riguardo al buon esito  del percorso  di cui  sopra
     
    VOCI  ATTIVE  -PALERMO

    lunedì 18 novembre 2013

    Con i magistrati ,contro la mafia,per la giustizia

     TRATTO  DA  BLOG SICILIA
    INIZIATIVE 14 novembre 2013
    di Giovanni Corrao
    Il pm Nino Di Matteo resta al suo posto a rappresentare l’accusa nel processo sulla trattativa Stato mafia. La minaccia ad alta voce del capo di Cosa Nostra dalla cella del 41 bis trova un muro più spesso di quanto si immagini. E’ fatto di uomini come i pm Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia e il procuratore aggiunto Vittorio Teresi, tutti potenziali destinatari – come ha precisato il capo della Procura della Palermo Messineo – della chiamata alle armi da parte di Totò Riina.
    Quel muro è composto anche da tanti piccoli “granelli di sabbia che insieme fanno roccia”. Lunedì 18 novembre alle ore 17 c’è un’altra chiamata: quella a non restare indifferenti. Per manifestare il proprio sostegno ai magistrati del pool trattativa e per “costringere le istituzioni a prendere una posizione” e non rivivere un passato ancora vivo, siamo tutti invitati a prendere parte al corteo che da piazza Verdi muoverà verso la sede del Comune.
    La manifestazione sarà organizzata in contemporanea in altre città italiane per chiedere alle istituzioni di affiggere uno striscione e firmare un documento da portare in Parlamento, al Quirinale e al Csm.
    Su facebook, Agende Rosse Palermo e altri volontari hanno creato una pagina per diffondere l’iniziativa attraverso il passaparola. Perché, ammoniva Giovanni Falcone, “si muore quando si è lasciati soli”.
     

    domenica 17 novembre 2013

    Nuovi assi cartesiani della politica siciliana e italiana

    L'effetto  D'Alia  sulla  scissione interna  al  PDL.

    http://livesicilia.it/2013/11/17/udc-addio-nasce-la-nuova-cosa-bianca-e-parte-la-marcia-davvicinamento-agli-alfaniani_403677/

    ..e' un capitolo nuovo.
    Ma  di sicuro  c'e' una  cosa  :  Crocetta  e  il Pd , i moralisti degli  stivali,  faranno  governo  con  gli eredi  di  Cuffaro , Lombardo ,Dell'Utri e MIcciche' (anche se  figli  disconosciuti).
    MG

    Accorinti denunciato per ..lesa maesta'

    http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/messina/dettaglio/articolo/gdsid/302679/

    La barzelletta  del  secolo.
    Mentre il parlamento  italiano  e'  assediato e  preso  dal partito  degli evasori perpetui , mentre  i colletti bianchi  e i baroni della  piccola finanza italiana , sempre  quelli  , sempre  gli  stessi ,  un manipolo  di manigoldi  che  in un gioco delle  parti e  di  ruolo combinano e  distorcono politica  e  crescita  dell'ex Bel Paese ; nel paese  dove a  cominciare da  Dante fino  ad  Alfieri e  Croce ,tutti  i giusti  si  rivoltano  nei   rispettivi  loculi ,  viene  questo  giornalista qualunquista e  mette  sotto accusa   l'unico  esempio  di filosofo politico  che  la  SIcilia  abbia  mai  avuto  dopo  Danilo  Dolci .

    L'Italia  e'  anche  questa.
    Ahi  ahi  , Lassa  ITalia

    A  Renato  Accorinti, la nostra solidarieta' di Voci  Attive.

    MG

    Musiche polifoniche nelle corti rinascimentali del Mediterraneo



    :
    Lunedì 18 novembre 2013, ore 21
    Palazzo Chiaramonte - Steri , Sala dei Baroni, Piazza Marina 61, Palermo
     
    Musiche polifoniche nelle corti rinascimentali del Mediterraneo
    Madrigali di Giandomenico Martoretta, dal Terzo libro di madrigali a quattro voci (1554)
    Re-Sonanti Ensemble

    XXI Stagione concertistica

    Un importante ritorno, quello del repertorio madrigalistico, che da sempre costituisce uno dei punti fermi della programmazione dell’Associazione per la musica antica "Antonio Il Verso", per un concerto interamente dedicato alle opere di Giandomenico Martoretta, calabrese di nascita, romano di formazione e siciliano di adozione, il cui Primo libro di madrigali a quattro voci (1548) costituisce la prima testimonianza della pratica madrigalistica in Sicilia.

    I brani del Terzo libro di madrigali a quattro voci
    (1554), che ascolteremo in questa occasione nell’esecuzione del Re-Sonanti Ensemble diretto da Giovanni Scalici, risalgono al periodo in cui Giandomenico Martoretta, di ritorno dalla Terra Santa, si stabilì a Cipro presso la corte del nobile Pietro Singliticò, dedicatario di questa raccolta insieme ad altri esponenti dell’aristocrazia cipriota.
     
    Associazione per la musica antica "Antonio Il Verso"

    9 euro (intero), 7 euro (ridotto)

    Re-Sonanti Ensemble
    Elena Carlino, soprano
    Roberta Sasso, soprano
    Antonella Gelardi, mezzosoprano
    Vincenzo Biondo, tenore
    Francesco Parrino, tenore
    Giuseppe Badamo, basso
    Silvio Natoli, liuto
    Giovanni Scalici, maestro concertatore

    MP


    sabato 16 novembre 2013

    Nasce Lassa Italia

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    A PALERMO, cultura  ..senza  capitale

    PAlermo  non sara'  capitale  della cultura. Ce ne faremo una ragione. Intanto aspettiamo  che il  nostro  sindaco  dia seguito  alle  sue  promesse poetico  elettorali , ad  esempio  riguardo  alla  tanto  declamata chiamata alla  partecipazione  dei  cittadini ,vero  simbolo di  rinnovata  cultura e impegno civile. Finora  il partecipante  e il partecipato sostanzialmente coincidono , hanno  un solo  nome  e cognome , nelle sembianze   dell' assessore  Giusto  Catania , che  dal destino cosi' nomato     e'  determinato  piu' che mai a procedere  da  solo , retto  nel  cammino  sedicente partecipativo , condotto   dalla personale  onomastica sapienza.

    Nulla ,invece , dell'apparato  partecipativo  promesso, a parte  una meritevole  blanda creazione  di una consulta  delle  culture , per la quale  almeno  sara'  assicurato un rispetto  ( speriamo)  dell'interculturalita' e  della  globalita'/mondialita' , facendo  di Palermo se non capitale   almeno
     un  ' oasi  del villaggio  globale.

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    Nasce  LASSA  ITALIA

    Berlusconi  rifonda  Forza  Italia.  Alien  rinasce  dalla  propria  bava. Fa effetto  vedere  un Brunetta , come  San Giovannino nell'iconografia  seicentesca, tenere  il polso  al  beato  Silvio , mentre  quello  ha  un patema nel  corso  del lungo intervento  al   consiglio  nazionale , unico  vero  organo  di garanzia del  partito Berlusconiano . E  in effetti ,coerentemente , l'unico  intervento/documento  votato  , approvato  e   acclamato  unanimemente  e' quello del padrone . Altro  non risulta .

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    Dormi Pd ,dormi piccin
    Il Pd  dorme ,  la politica italiana   non riesce  a mettere  ancora  a fuoco  (per  ignavia e inettitudine)  i passi  della legge  elettorale  e soprattutto  della legge  sul  conflitto  di interessi  .
    In una  ITalia  cosi' , uno  dei prossimi presidenti  del  consiglio  sara'  PierSilvio , nipotino  di Silvio , sotto  il precettorato   Bondi/PAscale.

    Ahi !  Lassa  Italia.

    MG

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