martedì 26 novembre 2013

CAncelleri sugli specchi ,per l'acqua pubblica

Nota del MoVimento 5 Stelle Sicilia sulla questione acqua in Sicilia

Cari amici,
tutti noi siamo chiamati a difendere i Beni Comuni, siamo chiamati a esserne i guardiani, i paladini. In questo passaggio però c'è chi sostiene di essere più paladino o guerriero di altri, senza dare mai la possibilità di un confronto sereno e pacifico che possa essere base di crescita e di discussione reale, confronto produttivo per realizzare la vittoria finale in questa battaglia per l'acqua pubblica.

Leggiamo le parole della dott. Leto che non solo ci stupiscono, ma la dipingono finalmente come persona portatrice di interessi politici particolaristici, e non possiamo che rimanerne allibiti, visto che ognuno di noi, nel momento in cui ha assunto un impegno con i beni comuni, ha deciso di spogliarsi di qualunque posizione politica per vestire solo i panni del cittadino attivo.
Chi fa politica di parte con la carica che ricopre all'interno di un movimento civico deve andare via, liberare quel movimento, altrimenti quel movimento muore.

Dopo mesi di attacchi, molti, troppi, mi corre l'obbligo di raccontare quello che è successo fin dall'inizio con la legge di iniziativa popolare (da ora in poi chiamata disegno di legge n.102).
Il disegno di legge n.102 è stato accantonato proprio su richiesta della dott. Leto, come riportato nel verbale della seduta n. 8 del 16.01.2013 (ne trovate uno stralcio sotto, per l'intero verbale basta andare sul sito dell'Ars), ad appannaggio invece del disegno di legge n.125 a firma dell'on. Panepinto (PD) quindi di iniziativa PARLAMENTARE, (come vedete purtroppo il ddl popolare è stato accantonato sin dall'origine di ogni discussione in commissione, quasi 1 anno fa).

La   sig.ra  LETO,  firmataria  del  disegno  di  legge  di
iniziativa popolare, rileva che il disegno di legge n.  102
risulta  ormai  superato  nei  contenuti,  alla  luce   dei
passaggi normativi e giurisprudenziali descritti dal  Prof.
NIVARRA.  Attesa l'esigenza di ripubblicizzare il  servizio
idrico propone che il disegno di legge n. 125 sia il  testo
da cui la COMMISSIONE può avviare i propri lavori.

Perchè una rappresentante di un forum di cittadini prende un testo corredato da 35 MILA firme (il disegno di legge n. 102) e lo mette da parte per un testo di partito??
Tutti forse vorremmo sentire la risposta.

In ogni caso, essendo stata avviata una sottocommissione in precedenza, continuano le audizioni in materia di acqua e vengono sentiti più volte tutti gli attori della tematica, compresi i movimenti per l'acqua e contestualmente continua la trattazione del disegno di legge che oramai è il n.125 (quello del PD) perchè i rappresentanti del forum lo avevano indicato. Il governo alla fine della discussione si presenta con un nuovo disegno di legge.
A questo punto la dott. Leto va in confusione e dichiara che per lei è solo il disegno di legge n.102 (cioè quello di iniziativa popolare) a dover essere trattato, ma basta rileggere sopra per vedere che proprio lei ne chiede il cambio con un altro. Delle 2 una!

Si legge nel verbale n.34 del 19.06.2013 della IV commissione che la dott. Leto dice Il testo del Governo elude la mobilitazione del popolo siciliano.
Fatemi capire, ma la scelta di non trattare il disegno di legge n.102 ad appannaggio del disegno di legge n.125 (del PD) operata dalla dott. Leto non è una chiara elusione della volontà del popolo siciliano?
I cittadini, noi compresi, hanno firmato, e nel nostro caso hanno anche raccolto le firme, per il testo del disegno di legge n.102 e non per il disegno di legge n.125.

La  dott.ssa LETO, firmataria del disegno di legge n.  102,
ricorda  che  il disegno di legge su cui la Commissione  ha
svolto  la propria attività istruttoria era stato condiviso
dai  cittadini  che  hanno  partecipato  attivamente  anche
all'iniziativa  referendaria. Il testo del  Governo  elude,
dunque,  la mobilitazione del popolo siciliano,  a  cui  il
Parlamento deve dare una risposta.
Sostiene  che  il testo di legge governativo sia  contrario
agli  esiti  referendari  e alla volontà  popolare  e  che,
invece,  il  testo  di iniziativa popolare  rappresenti  il
modello  partecipativo della gestione  dell'acqua.  Auspica
che  il Governo consenta la riapertura di un confronto  con
tutte le parti interessate.

Alla fine questo nuovo disegno di legge del Governo viene approvato dalla commissione ed esitato per il bilancio in data 20.11.2013 e la dott. Leto non perde tempo per attaccare il M5S facendo invece un chiaro endorsement al PD che in ogni caso nelle sue componenti di commissione ha espresso in più occasioni apprezzamento per il disegno di legge del Governo. 
Il MoVimento 5 Stelle non solo ha cercato, ed in alcuni casi è riuscito, senza troppi clamori, a migliorare il ddl governativo, (è stato l'unico soggetto politico ad aver indicato gli enti di diritto pubblico come gli unici enti gestori possibili, i 50 litri gratuiti per ogni cittadino, diverse proposte tecniche che vanno a snaturare le logiche politiche del profitto legate al SI), ma soprattutto l'unico soggetto politico ad aver richiesto al presidente dell'Assemblea regionale Giovanni Ardizzone, ai sensi dell'art. 40 comma 4 della Legge regionale siciliana n.1/2004, di mettere la legge di iniziativa popolare (il disegno di legge n.102 e non quello del PD parlamentare tanto caro alla dott. Leto) al primo punto dell'ordine del giorno della prima seduta utile. Alleghiamo la richiesta con bollo di protocollo.
Non siamo più disposti a ricevere fango addosso, chi è dentro il movimento dell'acqua e pensa che ne possa usufruire come trampolino di lancio politico in vista di future occasioni elettorali è pregato di accomodarsi alla porta.
Cordiali saluti

Giancarlo Cancelleri

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