Lavori incontro con Presidente del Consiglio comunale , mercoledi' 6 Novembre .
Presenti in 11 a nome delle varie associazioni componenti del Comitato Bene Collettivo.
Riguardo al testo della Bozza Statuto ,le rappresentanti di "Piu' Donne Piu' PAlermo" hanno inteso subito precisare e segnalare che al punto del bilancio di genere si era dimenticato di sviluppare ulteriormente il testo proponendo pertanto l’introduzione di un comma.
Le istituzioni erano rappresentate dal Presidente del Consiglio Comunale e dal Consigliere Catalano che ha seguito i lavori del gruppo .
Il Presidente all’inizio ha voluto puntualizzare che quanto avvenuto alla Fonderia (v http://vociattive.blogspot.it/2013/04/conferenza-cittadina-sullo-statuto.html ) è stato nei suoi confronti poco corretto perché avendo avviato lui il tavolo di lavoro , non aveva apprezzato che improvvisamente l’Assessore Catania si attribuisse l’iniziativa che oltretutto non ha prodotto alcun effetto sull’iter dell’approvazione dello Statuto, se non creare difficoltà al Presidente in seno al Consiglio.
Noi del Bene Collettivo abbiamo precisato che non eravamo stati noi a cambiare interlocutore e che risultava difficile a noi cittadini comprendere che le Istituzioni ( e stessa maggioranza) lavorano a fianco senza l'uno sapere cio' che l’altro fa.
Tuttavia dall’analisi della situazione, volendo riassumere, risulta che :
1. La bozza elaborata, in atto, è da ritenere semplicemente una bozza elaborata dalle associazioni insieme a dei consiglieri comunali;
2. Tale bozza dovrà essere adesso confrontata con una bozza che sta elaborando il Segretario Generale del Comune ,che dovrebbe essere di natura più normativa , e che per tale motivo il Presidente s’impegna a convocare entro 7-15 gg. un tavolo tecnico tra Segretario generale e/o un suo dirigente delegato, Consigliere Catalano come Presidente 1° Commissione e Coordinamento Bene Collettivo . In tale sede le due bozze verranno confrontate punto per punto per divenire un’unica bozza, e dove si evidenziassero punti di collisione , si dovrà trovare un compromesso ( o si dovrà cedere) In sostanza i Tecnici del Comune dovrebbero dire se normativamente e quanto le indicazioni proposte dai Cittadini si possono attuare (questo pensiero è stato esposto in modo non molto chiaro, come successivamente commentato dai presenti) perché potrebbe permettere modifiche sostanziali camuffate dalla presenza di norme che impediscono oppure obbligano verso determinate deliberazioni e non verso altre (forse sarebbe opportuno che il Coordinamento si dotasse della presenza di un Giurista (prof. Nivarra?). per rispondere a determinate obiezioni da parte dei “Tecnici”
3. Infine una volta elaborata la bozza finale , il Presidente la invierà al Sindaco che l’esaminerà in Giunta per eventuali ulteriori modifiche (ma il Sindaco non l’aveva già fatta sua????) per poi inviarla ai capigruppo e portare la discussione in Consiglio per l’approvazione finale con possibili modifiche.
V.R .
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