domenica 10 novembre 2013

Palermo : il sindaco Orlando e l'assessore Catania ascoltano doverosamente le "culture" e gli extracomunitari ..ma non ,paradossalmente,le voci dei palermitani

http://palermo.blogsicilia.it/palermo-consulta-delle-culture-adham-darawsha-eletto-presidente/220291/

http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/59191/laltra-palermo-al-voto-per-la-consulta-delle-culture

Sia  detto a scanso immediato  di equivoci : il titolo  e'  volutamente  provocatorio. Cio'  sia  chiaro  a tutti , mettendo  in scacco prima di ogni cosa  ogni altra   opportunita'  di possibile temeraria e becera  strumentalizzazione del concetto  espresso     ,anche  in barba  alle  idee  sempre  professate  da  chi  scrive, per chi  avra'  la grata pazienza  di leggere anche i precedenti .

Ben vengano  cioe', e  sono davvero pressantemente  auspicate da noi ,   tutte quelle forme  di partecipazione e attenzione umana e  istituzionale  verso coloro  che con coraggio , spesso  sotto la  spinta  della  disperazione , o anche  semplicemente  inseguendo  un sogno  diverso e piu'  bello hanno  dovuto o voluto lasciare le loro terre  di origine , le loro famiglie , i loro  affetti , per  tentare  di  costruire una  nuova  vita  e una  storia piu'  umana per sé  e per  i cari.
Voci  Attive  ,  chi  scrive ,e  tanti  aderenti sono  peraltro impegnati  in prima  linea  e in prima  persona  nella  difesa  e  nella  promozione dei  diritti  dei  fratelli e  sorelle cittadini  del mondo  ,di ogni cittadino del  villaggio  globale.( CEntro  Astalli, Comunita'  San  Saverio, LVIA , Emegency, Centro  Santa  Chiara , luoghi  di lavoro etc )
Leoluca  Orlando, Sindaco  di Palermo
La tiratina  d'orecchie  e'  quindi  lanciata  soltanto  e  strictu sensu  verso la  nostra  amministrazione  comunale , per la  diversa sorte toccata invece a     iniziative  che,  pur avendo  una  eguale  comune  natura ,  sembra  abbiano  intrapreso  due  percorsi , sponsor e  binari  diversi , evidenziando  gli strani giochini e  beghe  interne  alla sempre   bulgara  maggioranza  Orlandiana.
In barba  alle  legittime  aspirazioni  di partecipazione  dei  cittadini  palermitani , infatti ,il percorso partecipativo del cittadino  non vede  ancora  realizzato quanto  pure  era  stato  parte  costitutiva  e  qualificante del messaggio  e delle promesse  elettorali  orlandiane : il rinnovo  dello  statuto comunale e  la  "messa  in  sicurezza"  delle  istituzioni  di partecipazione ( il sistema  delle  consulte ,l'istituto  dei referendum cittadini ,  l'ampliamento  e  l'organico  esame  degli istituti  di partecipazione) , adeguando Palermo  alle  piu'  avanzate forme  di  democrazia  partecipativa  ( con la casa  delle consulte, col bilancio partecipativo, col bilancio  di genere )  ormai  diffuse  in gran parte  dei sistemi   e delle  citta' politicamente  civili e  avanzate.  .

Giusto Catania, Assessore  alla Partecipazione -Comune  di Palermo
Sia  chiaro  a  Orlando  e  ai  suoi : nessun  discorso  di " nuova  Retitudine"  potraì mai  avviarsi né potra' mai  ricevere  credibilita'  , in Sicilia  come  in Italia , laddove  non saranno preventivamente messe  in atto e  concretizzate  le  sacrosante  istanze  di partecipazione  dei  cittadini. 
Consiglieri  , Assessori ,  Giunta  se ne facciano  una  ragione e  cambino  i loro  orizzonti  culturali . Non piu' paternalismo ma  collaborazione  continua , scambio e osmosi  tra  cittadino e  rappresentanti.. La  riflessione civica  politica  ha  infatti  ormai  da  tempo  richiesto il cambiamento   sin dalla  radice  della antica  concezione  del  " mandato" elettorale. Non piu' delega  in bianco ma  continuo dialogo  con la  base. Ancora  una  volta  invece  si  verifica  che anche i volti nuovi  politici  appena  eletti ,anchee persino  nuove leve di belle  speranze , offrono il loro  viso solo  alle telecamere  e non piu' orecchi  alle persone  in carne  e  ossa  che hanno dato loro  fiducia.
 Questo  sistema  e'  destinato a crollare .
Avv.Juan Diego  CAtalano
Presidente I Commisione
Statuto e  Regolamento
Il primo nostro  riferimento  e' quindi  quello  della  stagnazione  dei lavori  per il rinnovo  dello statuto  comunale ,che fatica  e  arranca in un'assurda contesa  di prime donne  tra  il presidente  del
Salvatore  Orlando,presidente del Consiglio Comunale
Consiglio  Comunale  e l'Assessorato  alla  Partecipazione,tra i  consiglieri dell'opposizione e il presidente della  commissione  statuto e  regolamenti .E il nostro  sindaco  che  sembra  latitare  nella  sua    naturale funzione di  "maestro  delle  danze".Non intendiamo  adesso rintracciare  le  cause  prime  ed  ultime  di  questi ritardi  né  affibbiare  responsabilita' e  colpe  ,a nostra  volta  con giudizi temerari. Ma  una  cosa e' certa :Oltre  all' assurda  contesa sul  diritto  di imprimatur  questi comportamenti e atteggiamenti politicamente  ostruzionistici segnalano che , prevedendo, nella  bozza, modalita'  stringenti  di  controllo  dei  cittadini  sui politici  e  sui rappresentanti  che  avranno, per  esempio, in gestione  i beni  comuni (  acqua, trasporti, igiene  ambientale  etc ) i responsabili cominciano  ad aver  paura e  a  tirare  il freno ,  per il  venir  meno  di  quei  privilegi e impunita' 
Giulio Tantillo,consigliere comunale capogruppo tra i banchi  dell'opposizione
che  hanno caratterizzato  di fatto  i nostri  precedenti  amministratori, o  pseudo  tali. Questo  atteggiamento  dei  politici  cosi'  dato , rifuta  di fatto  e nega  ancora ogni  forma  di assunzione di responsanbilta' e  controllo , aprendo la strada  a ulteriori  sprechi e allegre  gestioni familistiche, comitali ,e  culturalmente  fondamentalmente  mafiose  o paramafiose
PEr  le  notizie  sul percorso  dello  Statuto  comunale rinviamo al  nostro  successivo  articolo.

MG

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