mercoledì 29 ottobre 2014

Crack Sicilia


INVITO
CRACK SICILIA
Quali risposte alla crisi economica della Sicilia ed alla fine di un modello economico?
Palermo, 30 ottobre 2014 ore 16.00
Istituto Gramsci
Cantieri Culturali alla Zisa

Ne parleremo con
Corradino Mineo, Michele Pagliaro, Steni Di Piazza
La crisi economico-finanziaria iniziata nel 2008 ha avuto conseguenze drammatiche sul sistema occupazionale siciliano: una riduzione netta di circa 160 mila posti di lavoro (-11,8%) concentrata soprattutto nei settori delle costruzioni (- 60 mila occupati) ed in quello del commercio (-70 mila occupati), ai quali si aggiunge la riduzione di circa 23 mila occupati nel settore manifatturiero dal 2008 al 2013.
Quello che emerge dai dati è che la crisi economico-finanziaria, con la riduzione dei trasferimenti e degli investimenti pubblici dallo Stato, ha amplificato le distorsioni del modello di sviluppo del Mezzogiorno basato sulla filiera risorse pubbliche, edilizia, commercio.
Se è corretto affermare che i limiti strutturali che condizionano la crescita in Italia (giustizia civile e PA inefficienti, poca concorrenza, elevato costo del lavoro) sono amplificati in Sicilia e nel Mezzogiorno da condizioni di contesto svantaggiose (carenza di infrastrutture, pervasività delle organizzazioni criminali, limiti nel sistema formativo), i dati del mercato del lavoro confermano che è entrato in crisi un modello sul quale si era basato lo sviluppo delle regioni del Sud, quello ad economia assistita, e non se ne è pensato per tempo un altro valido ed efficace.
Questa è la principale ragione dei 160 mila posti di lavoro in meno in Sicilia negli ultimi 5 anni. E sarà difficile crearli nuovamente, con o senza l'articolo 18, se non si interviene ripensando una strategia per lo sviluppo che, nel breve periodo, faccia ripartire gli investimenti pubblici. Va adottata per l'economia italiana, e soprattutto per il Mezzogiorno, una strategia di lungo periodo che modernizzi l'apparato industriale specializzandolo su produzioni ad elevato valore aggiunto (farmaceutico, energetico, produzioni multimediali) e in quelli dove si posseggono materie prime non riproducibili in altri contesti (cultura, turismo, agroalimentare), unica condizione per competere nel mercato internazionale non su prezzi e salari, ma valorizzando risorse proprie non riproducibili in altri contesti. Investendo nelle infrastrutture materiali (strade, ferrovie, scuole, riqualificazione ambientale) e immateriali (conoscenza - istruzione, formazione, ricerca) fondamentali per lo sviluppo, utilizzando efficientemente le notevoli risorse dei fondi strutturali ancora non spese e programmando, secondo una strategia di sviluppo che segua tali linee di intervento, le ulteriori risorse previste dal nuovo ciclo di programmazione Europa 2020.
Ne parleremo con
Corradino Mineo, Michele Pagliaro, Steni Di Piazza e numerosi/e altri/e interessati/e alla riflessione sullo sviluppo futuro della Sicilia
Piero David Coordinatore Regionale Area Civati PD
Antonella Monastra Portavoce Area Civati PD

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ANTONELLA MONASTRA
www.antonellamonastra.it
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Ufficio stampa tel. 3381932703
Gruppo consiliare 091 7402276

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