giovedì 1 novembre 2012

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL VOTO DI GIORNO 28 OTTOBRE 2012


di  Vito  REstivo

Si poteva immaginare che ne avremmo viste delle belle a scrutinio finito…e in effetti è andata così:

- astensionismo al 53% (partito di maggioranza assoluta)
- crollo del PDL e inabissamento della destra
- uscita di scena di una parte notevole della nomenclatura (soltanto 30 dei 90 della passata
legislatura sono stati riconfermati)
- consolidamento dell’alleanza tra PD e UDC contrariamente a quanto accadeva nella storia
passata
- marginalizzazione dei partiti dell’estrema sx (Sel, IDV, Verdi e Comunisti)
- tenuta tutto sommato del partito dell’ ex presidente Lombardo, anche se non è più quel
13,8% del 2008, grazie agli ultimi colpi di coda clientelari messi a segno negli ultimi giorni
del suo mandato governativo
- affermazione di un nuovo soggetto politico: M5S
- parcellizzazione della rappresentanza civica (Forconi, ILF, Movimenti Civici etc.)

- elezione di un presidente fuori dagli “schemi”

La Sicilia, ancora una volta, si conferma laboratorio politico d’Italia.
Chiaramente, considerata la bassa percentuale di votanti, possiamo disquisire se questa
rappresentanza che esce dalle urne sia fedele o meno al volere dei siciliani ma è anche vero che
chi non si espone non può lamentarsi se le cose un domani dovessero andare male…

- Chi non ha votato ha chiaramente manifestato il disprezzo per una politica fatta da
politicanti opportunisti e corrotti o peggio ha disertato perché non c’era pecunia o altro in
cambio o ancora perché poco o niente si è parlato di progetti e programmi a tal punto di
giustificare il detto: “non voto perché sono tutti uguali”

- Il PDL siciliano oltre a una implosione interna per mancanza di idee sconta anche la crisi
generata dall’annunciato ritiro del leader Max dai ruoli di governo sia nel partito che nel
paese.

- Il PD sconta una discreta quantità di voti rispetto al 2008 dovuta al fatto di aver assecondato
il governo Lombardo, quindi politiche non adeguate allo sviluppo della regione, tutto ciò in
netto contrasto con il mandato ricevuto dagli elettori. Nonostante ciò riesce faticosamente a
intercettare candidati nuovi che si distinguono per l’impegno civico profuso nel territorio ed
apportare un minimo di ricambio al suo interno (vedi elezione di Ferrandelli)

- L’UDC anche se registra una lieve flessione rispetto alle elezioni del 2008 conferma, da
formazione monolitica qual è, il ruolo di ago della bilancia per possibili alleanze.

- I partitini dell’estrema sx, arroganti e miopi, hanno preferito non fare alcuna alleanza,
neppure con i loro più vicini, per non scalfire la loro “integrità morale” come anche tutti
quei movimenti e partitini provenienti dalla società civile che ben saldi ai loro principi
hanno preferito correre da soli svolgendo più un ruolo di testimonianza che di competizione
elettorale

- Il M5S intercettando il voto di protesta e valorizzando il lavoro di tanti giovani che da tempo
si “sbattono” nel territorio per la difesa dell’ambiente, dei beni comuni e per la buona
politica con solo 26.000,00 € di spese elettorali e la forza mediatica di Grillo (anche lui da
annoverare tra i prepotenti) riesce ad avere un’affermazione che va oltre le aspettative
scardinando le vecchie logiche della politica-partitica tradizionale. La loro presenza in
assemblea sarà un buon deterrente per bloccare la deriva alla quale sembra destinata la
classe politica attuale? Lo speriamo!!

- E in tutto ciò nella regione più ex-democristiana e conservatrice d’Italia viene eletto,
contrariamente a quanto prevedevano i sondaggi, un presidente catto-ex-comunista,
dall’antimafia praticata e non parlata, omosessuale dichiarato.
E i mafiosi a queste elezioni cosa hanno fatto? Pare che siano rimasti fuori…anche loro erano
poco interessati non avendo trovato, o meglio, non avendo preparato dei “buoni” referenti. E
poi, forse, il tam tam mediatico contro il voto di scambio e il periodo contingente di crisi
economica che ci coinvolge in qualche modo hanno favorito il loro allontanamento dalla
competizione elettorale…e comunque: occhio vigile! di certo un presidente come Crocetta è un
elemento di garanzia per tutti i siciliani onesti.

E’ indubbio che alla Sicilia del 61 a 0 e degli inciuci di qualche anno fa’ quella di oggi è da
preferire non fosse altro perché almeno si prefigura uno scenario più variegato, più confacente
alla realtà sociale e sicuramente più stimolante da diversi punti di vista.

Anche se non c’è una maggioranza netta vorrei sperare che con questo stuolo di eletti qualcosa
di buono possa accadere! Crocetta ha fatto appello alla responsabilità di tutti, prescindendo dal
gruppo di appartenenza, affinché si diano risposte concrete ai tanti problemi che assillano la
Sicilia. Forse per ottenere questa rappresentanza, paradossalmente, era necessario che i più non
andassero a votare…io credo che la maggior parte di coloro che hanno votato giorno 28 sono
stati uomini e donne onesti, motivati, non solo indignati e arrabbiati ma cittadini attivi che
nonostante tutto credono ancora nell’efficacia del voto ma che soprattutto si rifiutano di dare
una delega in bianco al dipendente eletto…gli attivisti del M5S e non i grillini come anche tanti
altri candidatisi nei partiti questo ci hanno insegnato; solo adesso la rivoluzione può partire e
cioè soltanto se attraverso il buon governo partecipato dai cittadini si riuscirà a dimostrare al
partito del non voto che il cambiamento è possibile a partire da se stessi. Abbiamo bisogno di
ricostruire un tessuto sociale e politico ormai frantumato e degradato e questo sarà possibile
soltanto con la collaborazione di tutti …ma affinché ci sia collaborazione è necessaria la
partecipazione dei singoli. Auspico che nei primi 100 giorni di questo nuovo governo si possa
dare dignità e concretezza alla partecipazione dei cittadini con iniziative che rinsaldino il
rapporto tra eletti ed elettori e non ultimo con l’approvazione di provvedimenti legislativi
adeguati. Condivido in pieno quanto afferma Cancelleri:
“Proporremo dei referendum finanziari, con cui chiederemo ai cittadini se vogliono spendere, ad
esempio, dieci milioni di euro per il ponte sullo stretto di Messina. I siciliani sceglieranno se
vogliono spenderli o meno, anche on-line. Questo debito è stato causato anche perché fino ad
esso le persone sono state escluse dalle scelte economiche della Regione. Possiamo eleggere
giovani del Movimento a 5 Stelle per svecchiare la classe politica. Ma poi non è cambiato nulla
se non cerchiamo di portare una sostanza diversa all'interno delle istituzioni”.
Allora auguri di cuore Presidente e Onorevoli, mi correggo signor Sindaco dei Siciliani e
signori Cittadini Eletti, perché le sfide che vi attendono non sono per niente facili ma ancor più
auguri ai Siciliani affinché diano il meglio di se stessi per restituire fierezza e dignità a un
popolo per lunghi anni maltrattato!


Vito Restivo   presidente Ass.Mov.Voci Attive Palermo

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