martedì 18 giugno 2013

Inquietanti assonanze italo - turche

Le vicende  di piazza  Taxim in Turchia  scuotono le coscienze  di tanti cittadini  del mondo .
 E' l'effetto mediatico empatico che sempre  in modo  nuovo e  lancinante provoca in noi la  visione delle violenze  perpetrate su mandato di certi  governi , i quali   intraprendono o  mostrano  o palesano finalmente  con chiarezza le  subdole interne deviazioni , se non proprio  derive totalitarie e  autoritarie.

Di fronte  all'amore  di un popolo  per  il proprio patrimonio  verde  ,e  cio'  con tutti  i  significati culturali, sociali, umani  cui il simbolo   rimanda , vediamo  l'accanirsi  di un sistema , necessitato  al  controllo  e al  pugno  duro sulla  situazione  per  mostrare  e  fondare la propria  fasulla legittimazione  e  quella idea  impostura pseudo culturale  della  superiorita'  ,consacrata  all'ideologia  mercatista,  sui fini  ormai considerati "alternativi"  e  meri  optional  dell'uomo (la  felicita' , la  qualita' della vita , il benessere  umano e  sociale,il rispetto  dell'ambiente ,della  natura, dei beni  comuni).

Esattamente  il contrario  di quanto richiederebbe  una sana  democrazia .

Di fronte  a  queste  crude immagini  non possiamo  non  cogliere  le  chiare  assonanze  di  regime piu' o meno  latente che  ricorrono nei  fatti     ITALIANI della  Val  di  Susa , al MUos  di Niscemi, e in tanti altri luoghi dove  il Moloch  dello  Stato  nelle  sue  significazioni  piu'  simulate e autoritarie  stringe  nella  morsa  persino  coloro  che  piu'  dovrebbe  proteggere  e che  costituiscono  l'essenza  e  il quid  della  propria  esistenza : i cittadini  indifesi .(ricordiamo  anche  i fatti  di  Genova)

Una  foto  tratta  da  heart google  (vedi  link ) ritrae  p.zza  Taxim.
Studiando  l'immagine generale comprendiamo  che  davvero  Istanbul soffre  di  chiusura  e mancanza  di  spazi  verdi.
Molti, i piu'  grandi,  sono proprio i cimiteri .
Altri  sono  forse  quelli  intorno a  grandi palazzi  delle  istituzioni  o parchi di non immediato e pubblico  accesso.

L'identita'  di un popolo che  si  ritrova  in una  piazza  verde  da'  fastidio al singolare  programma "riformista"    musulman-capitalistico  che  Erdogan ,il capo  del  governo  turco,intende  portare  avanti  senza far conto  delle  necessita'  del  consenso anche della  parte piu'  debole e con la  delicatezza  morale e  intellettuale di  un centinaio  di ruspe militarizzate  chiamate  alla  bisogna .

Evidentemente  e' in gioco la stessa possibilita'  ( per un pugno di alberi....era  il titolo provocatorio di un nostro precedente  articolo) di libera  espressione  del pensiero  diverso rispetto  all'establishment.

Anche  qui  ,come  in Siria , pur nella  diversita'  delle  situazioni , una  fitta  trama  di  complicita'  , patti  indicibili, ritrosie  di natura  diplomatica  derivanti  dai rapporti  economici  finanziari  internazionali   con  quel paese , contribuiranno a far  passare  sotto  silenzio le  sicure  atrocita' , senza  che  le  prese  di posizione  formali  degli  orgnanismi internazionali  abbiano influenza  sulla  situazione.

Ancora  una  volta  a  determinare  le  sorti  di un paese  sara' la  coscienza  civile  di un  popolo .
http://maps.google.it/maps?psj=1&bav=on.2,or.r_qf.&bvm=bv.47883778,d.bGE&biw=1111&bih=532&um=1&ie=UTF-8&q=piazza+taxim+istanbul+heart&fb=1&gl=it&hq=piazza+taxim+istanbul+heart&sa=X&ei=l2m_UbqTA4O1PKeVgNgF&ved=0CJsBELYD

MG

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