Dopo la condanna il ricatto, che qualifica ancor piu' la piccola mente della gentaglia da cui proviene .
L'insolenza e l'insipienza superano qui ogni soglia di tolleranza e ogni livello di guardia arrivando persino a chiedere la grazia per il leader puttaniere ed evasore riconosciuto, minando alle fondamenta ogni certezza del diritto ,della civilta' dello stato e aprendo al governo delle consorterie feudali.
Adesso , e' il tempo e il caso di dire , ci hanno proprio " rotto ".
Qualcuno almeno faccia tacere lo scempio.
Mario Guglielmino
sabato 3 agosto 2013
Il Corruttore e la sua congerie ricattano il paese
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