sabato 3 agosto 2013

Il Corruttore e la sua congerie ricattano il paese

Dopo la condanna  il ricatto, che  qualifica  ancor piu' la piccola mente  della gentaglia  da  cui proviene   .
L'insolenza e  l'insipienza  superano qui  ogni  soglia  di  tolleranza  e  ogni livello di  guardia   arrivando  persino a  chiedere  la  grazia per  il leader  puttaniere ed  evasore  riconosciuto, minando  alle fondamenta  ogni  certezza  del  diritto ,della  civilta'  dello  stato  e  aprendo  al  governo  delle  consorterie  feudali.

Adesso , e' il tempo e il caso di dire , ci hanno   proprio  " rotto ".

Qualcuno  almeno faccia  tacere lo scempio.

Mario Guglielmino

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