sabato 13 luglio 2013

Voci dal Centro Astalli


“BOLLE DI SAPONE”
Esprimere i sentimenti e le
risonanze di una giornata segnata
dalle immagini che il mezzo
televisivo ci ha restituito sulla visita
di papa Francesco a Lampedusa
più che difficile può risultare un
vano esercizio letterario.
Il senso di quella visita lo avevamo
già colto al momento
dell’inaspettato annunzio, oltre che
desunto dai messaggi che ci
hanno raggiunto in questi primi
cento giorni di pontificato.
Sono state, invece, le immagini a
trasmetterci nuovi messaggi, in un
clima di commozione che credo
abbia contagiato molti di noi,
immagini di luoghi che fino a ieri
avevano evocato reazioni di
rammarico, di dolore, quando non
di vergogna, ma che oggi ci hanno
restituito la realtà di una comunità
isolana molto particolare,
realmente multietnica e
straordinariamente coesa
nell’accoglienza festosa di un papa
giunto fino a quella latitudine a
chiedere perdono dei morti
dimenticati.
Una visione accompagnata da
parole quanto mai forti e dirette:
"La cultura del benessere, che ci
porta a pensare a noi stessi, ci
rende insensibili alle grida degli
altri, ci fa vivere in bolle di
sapone, che sono belle, ma non
sono nulla, sono l'illusione del
futile, del provvisorio, che porta
all'indifferenza verso gli altri, anzi
porta alla globalizzazione
dell'indifferenza.......Chi di noi ha
pianto per la morte di questi fratelli
e sorelle ?......Ci siamo abituati alla
sofferenza dell'altro, non ci
riguarda, non ci interessa, non è
affare nostro siamo una società
che ha dimenticato l'esperienza
del piangere “
E’ stato un discorso certamente
rivolto. in senso stretto, alla politica
nazionale e mondiale, alle strutture
di peccato della società
occidentale, ma è anche un
interrogativo che il papa ha rivolto
a se stesso ed a ciascuno di noi,
anche a chi si sente impegnato
proprio nell’accoglienza di quei
migranti.
E’ un discorso che scava nelle
nostre coscienze, che ci spinge ad
esaminarci, perché ciascuno trovi
nelle pieghe della propria
esistenza quel “povero” dal quale
ha distolto lo sguardo proprio nel
momento in cui si dedica a quel
servizio.
E’ anche uno stimolo a trovare
ogni giorno, come singoli e come
gruppo di operatori, la motivazione
profonda di un’azione che non
debba mai degenerare nella
routine.

Alfonso Cinquemani



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SOLIDARIETÁ E FESTA AL CENTRO ASTALLI

In questi giorni si è tenuta una festa
di sostegno alle iniziative del centro.
In momenti di crisi delle donazioni,
a causa dei tempi che stiamo
attraversando,si è pensato ad una
festa,come modo migliore, per
coinvolgere, il maggior numero di
persone a supportare il centro.
Dopo avere coinvolto,un piccolo
gruppo di volontari,
nell'organizzazione,si è dato inizio
alla fase operativa
Per cominciare ,si sono addobbate le
pareti con foto,cornici ,drappi
colorati,fioriere ricavate da bottiglie di
plastica, si è inoltre realizzata con
legni, lane ed altro una bellissima
supermaschera tribale.
Si è inoltre allestito,un piccolo stand
di vestiti usati,che sono stati esposti
con l'aiuto di manichini,specchi
e cravatte,in modo creativo ed
originale.
Si è molto puntato per la riuscita della
festa anche sulla
illuminazione
serale,che grazie alla
combinazione di luci
colorate e candele,
a reso indimenticabile
la scena.
Punto forte della
serata,è di grande
coinvolgimento è stata
la musica,
La proposta
musicale,si è composta
di due parti ben
distinte,nella prima si è assistito alle
performance molto coinvolgenti,
di due gruppi etnodance,la seconda
ha avuto protagonisti,due
entusiasmanti dj,che hanno fatto
anche da colonna
sonora,all'esibizione di un writer-
artista, che ha realizzato un
bel paesaggio su una tela.
Da non dimenticare,la bellissima
mostra fotografica,allestita in una
saletta attigua,dove ben tre fotografi,
hanno documentato visivamente gli
utenti del centro Astalli ed i servizi di
cui usuffruiscono .
Alla fine,dopo una fastosa è molto
apprezzata cena,al cui esito,hanno
collaborato le volontarie
del centro ,dimostrando,grande
esperienza culinaria,si è tenuto un
sorteggio,con premi messi in palio
da uno sponsor ( TecnicaSport ), a cui
vanno i ringraziamenti,per la
solidarietà.
Infine un sentito grazie a tutti i
numerosi partecipanti che con la loro
presenza, hanno dimostrato interesse
e affetto al nostro centro.
Visto il successo anche in termini
finanziari,della serata, promettiamo di
riprovarci a breve...
… magari a luglio …

Gianni Di Pisa



INCONTRI AL CENTRO ASTALLI : Emanuele Cardella
Oggi puntiamo la nostra attenzione,
su una delle "Colonne" del Centro
Astalli Palermo , Emanuele Cardella.
La sua collaborazione al Centro,è una
delle più lunghe e durature, infatti
risale al 2007 il suo primo incontro
casuale con delle realtà, che fino a
quel momento, gli erano del tutto
sconosciute.
Inizialmente si è occupato della
distribuzione alimentare attivo ogni
sabato mattina (servizio che da allora
ha subito molte modifiche).
Poi è passato ad incarichi sempre più
complessi e motivanti,fra questi
possiamo citare:
• Accoglienza e servizi ad essa
collegati.
• Statistica e Monitoraggio,in cui si
avvale di un database,che
comprende tutti coloro che hanno
usufruito dei servizi del Centro.
• Operatore e coordinatore di
diversi progetti cui il Centro
Astalli ha partecipato

Infatti, una delle sue iniziative più
riuscite è stata quella di coinvolgere,
in progetti attivi nel sociale, immigrati
e minori di diverse culture e ceti
sociali.
Concretamente, una presenza
essenziale e coordinatrice del Centro
Astalli.
Concludiamo il suo breve profilo, con
la citazione di un suo motto,che
dice:"più si conosce il prossimo ,più si
limano le differenze".


Gianni Di Pisa

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MEDITERRANEO ANTIRAZZISTA 2013
L’antirazzismo è di rigore!!!

"..Non aver paura di tirare un
calcio di rigore, non è mica da questi
particolari che si giudica un
giocatore.." scriveva Francesco De
Gregori in una delle sue celebri
canzoni.
 Ed in effetti nonostante la sconfitta
ai quarti di finale, proprio ai calci di
rigore, i ragazzi che hanno
rappresentato il Centro Astalli Jibril
Habib all'ormai affermatissimo
torneo Mediterraneo Antirazzista
2013 possono essere
assolutamente considerati dei
vincenti, umanamente prima che
calcisticamente.
 Dopo aver vinto l'edizione del 2009
e del 2012, anche quest'anno il
Centro Astalli di Palermo ha tenuto
molto a gridare insieme ai fantastici
e inarrestabili organizzatori
dell'evento uno dei suoi valori più
importanti, la lotta contro il razzismo.
 Dal 2008 la manifestazione ha
infatti come obiettivo la promozione
delle relazioni interculturali tra le
diverse componenti che abitano
nella città metropolitana, vedendo
coinvolte quasi tutte le comunità
immigrate nonchè i quartieri più
storici di Palermo ma anche di
Napoli, Roma e ora Genova.
Ed è in questo contesto che il
Centro Astalli non poteva mancare e
con sano spirito sportivo ha sempre
avuto la possibilità di essere
presente e arrivare puntualmente
alle fasi finali, grazie soprattutto ai
suoi fedelissimi volontari, in primis
Pippo Ventimiglia, che vogliono
inoltre ricordare con molto affetto
quel giovane ragazzo da cui prende
il nome la squadra, Jibril Habib,
scomparso per un tragico e orrendo
incidente. Credendo fermamente
che lo sport possa
essere "strumento per
abbattere frontiere e
costruire diritti"
aspetteremo con ansia
la prossima edizione,
saluti antirazzisti!

Alessandro Pecora



Anche quest’anno puoi destinare il 5x1000 delle tue imposte a sostegno delle attività che
il Centro Astalli Palermo svolge a favore dei migranti.

 Basta inserire il codice fiscale 97226110829 e la tua firma nel riquadro "sostegno del
volontariato" del modello utilizzato per la dichiarazione dei redditi "

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