Ma un altro pericoloso , ben piu' grave e latente virus si cela dietro il berlusconismo. Un altro elemento che fa di questa visione una vera sociologia criminale e criminogena .
Il punto di approdo e la finalita' di questa ideologia strisciante infatti e' proprio il postulato /assioma di una fattuale "ineguaglianza fondamentale dei cives" , divisi e identificati secondo il loro ruolo/ status (e non per intrinseca dignita' ) ; e insieme la rivendicazione ostinata e arrogante dell'impunita ' del caesar , (del capo ) , nonché dei suoi adepti viciniori.
L'idea che si impone e' che il capo, in quanto tale ,vertice di strutture molto complesse, e' esposto e si avvale fisiologicamente delle varie modalita' di "a mia insaputa ".
Un alibi perfetto per ogni marachella piu' o meno grave .
L'assioma dell' " a mia insaputa " regge infatti ogni pseudo giustificazione difensiva berlusconiana.
Sono tante le conseguenze etico giuridiche di questa venefica interpretazione e implicita stratificazione del vivere sociale, prima fra tutte il mandare al macero il concetto stesso di responsabilita' oggettiva e soggettiva , fondamento e premessa di ogni civilta' etica e giuridica.
E poi , ancora piu' subdolamente , si profila nettamente , come corollario, una visione razzista e socialmente stratificata , per cui a pagare devono essere esclusivamente i gradini inferiori della gerarchia , mentre per necessita' del sistema e auto conservazione dello stesso, i vertici devono definitoriamente rimanere intoccabili .
Sotto questo aspetto tra il nazismo e il berlusconismo non corre alcuna differenza.
In societa' c'e' spazio solo per gli arrampicatori e gli affaristi collaboratori del nume tutelare .
Tutti gli altri vivano badando a se stessi ,in un mortale abbraccio qualunquista.
MG
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