tavolo tecnico sull’emergenza casa
di Serena Termini.
Si svolgerà in prefettura alla presenza del sindaco e delle parti sociali.
Tra i temi in discussione: l’utilizzo dei beni confiscati ad uso abitativo,
l’auto-recupero degli immobili abbandonati, la situazione degli sfratti ed
il sostegno all'affitto
13 febbraio 2014 - 12:55
PALERMO – L’utilizzo dei beni confiscati ad uso abitativo, l’auto-recupero degli immobili abbandonati,
la situazione degli sfratti ed il sostegno al canone di locazione. Sono soltanto alcuni dei punti che il
prossimo sei marzo verranno discussi nel tavolo tecnico, convocato in prefettura sull’emergenza
abitativa a Palermo. A prenderne parte saranno il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Agnese Ciulla,
l’Iacp, l’Asp, l’Agenzia dei beni confiscati, il Sunia, i sindacati e i rappresentanti dei comitati di lotta per
la casa.
Intanto ieri, nella chiesa di San Saverio all’Albergheria, in presenza di molte famiglie ‘senza-casa’, si è
svolto il confronto tra sindaco, assessore e rappresentanti dei comitati di lotta per la casa.
“L’obiettivo è quello di confrontarci con l’amministrazione per attivare diversi percorsi risolutivi – ha
sottolineato Nino Rocca del comitato di lotta per la casa - a favore delle parecchie famiglie che sono
senza casa, delle persone senza dimora e tra queste di parecchi stranieri. Nel frattempo, considerato
l’alto numero di immobili chiusi, ci chiediamo quanto sia illegittimo per le famiglie con figli occupare
alcuni spazi, in attesa di regolamentarli, nel frattempo auto-recuperandoli. Non basta solo il dialogo, è
arrivato il momento di attivarsi. Naturalmente, chiediamo un tavolo tecnico permanente e partecipato
sul problema, a partire da quello che ci sarà il 6 marzo in prefettura”.
“Il comune deve adoperarsi per mantenere alto il livello di accoglienza di chi ha bisogno – afferma
padre Cosimo Scordato, parroco di San Saverio -. Casa e lavoro sono due nodi cruciali che devono
ritornare ad essere due diritti fondamentali per tutti. Studiamo insieme un quadro preciso che risponda
prima di tutto ai bisogni più emergenti di questa città”.
Tra le emergenze c’è quella legata alle famiglie che subiscono uno sfratto “per morosità incolpevole”.
“Purtroppo costatiamo che oltre agli sfratti ordinari, si sono aggiunti gli sfratti per morosità incolpevole
che sono 500 – tuona Pino Armanio del Sunia -. Sappiamo che il problema non riguarda soltanto
Palermo perché ci vogliono misure nazionali. Allo Zen2, però. esistono ancora parecchie famiglie a cui
non è arrivato, invece, il contratto di locazione del comune e nel frattempo la criminalità organizzata
lavora alla luce del sole. Perché non si attivano i controlli tra i 600 occupanti delle case dello Zen per
capire ogni singola situazione e distinguere i bisognosi dai furbi?”.
“Al problema non può essere data una sola soluzione – spiega il sindaco Orlando -. Ricordiamoci che
dopo 12 anni di barbarie siamo partiti da zero. La casa va affrontata come un problema organico ma
alla base c’è la mancanza del lavoro delle famiglie. Per questo, sollecitati dalla richiesta del Comitato
di lotta per la casa, abbiamo chiesto e fissato per il sei marzo alle 16, la convocazione del tavolo
tecnico sull’emergenza casa in prefettura a cui parteciperanno anche le parti sociali. Dieci i nostri punti
da discutere e, fra questi, il riuso degli immobili confiscati, la norma per l’auto-recupero degli immobili
abbandonati, il blocco degli sfratti e il social housing. Ci auguriamo che dal tavolo possa nascere un
cambiamento tale in grado di farci passare, gradualmente, dalla logica dell’emergenza a quella dei
progetti veri e propri”.
“Da un anno e mezzo abbiamo aperto il dialogo con molte delle famiglie senza casa che vivono
situazioni molto diverse tra di loro – ribadisce l’assessore Agnese Ciulla -. Pensare a misure uguali per
tutte non porta da nessuna parte. C’è una difficoltà seria nel reperimento delle case popolari quindi
occorre trovare altre forme che possono essere quelle del social housing di lungo periodo e quelle
dell’accompagnamento all’autonomia abitativa. Ci aspettiamo adesso gli sviluppi del prossimo tavolo
tecnico in prefettura”.
"Tra i punti al centro c’è il problema anche dell’integrazione all’affitto. Per quasi 11 mila richiedenti,
l’integrazione all’affitto sarà quest’anno di 25 euro all’anno", ha continuato l’assessore. "Per l’uso dei
beni abbandonati chiederemo, invece, interpellando anche la regione, una norma che preveda l’autorecupero.
Avere una legge regionale che possa governare il riutilizzo degli immobili chiusi ci
metterebbe nelle condizioni di fare da facilitatori, insieme ad altri enti, per i percorsi di auto-recupero.
Oltre alla casa, però, deve cambiare anche la logica dell’assistenza a partire dalla promozione del
lavoro e di tutte le potenzialità che hanno queste famiglie nel momento in cui accettano di inserirsi nei
percorsi di autonomia”. (set)
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