lunedì 26 maggio 2014

Uno sguardo (soprattutto locale) ai risultati delle elezioni Europee

di Mario  Guglielmino

A Palermo  Leoluca Orlando prende  posizione  a favore  del  PD  qualche  giorno  prima  delle  elezioni,  salendo  come  suo  solito  sul carro  del vincitore  in  corsa ( perfetto  stile  tram  New  Delhi ore punta ). Non  sembra averne tratto  granche ' beneficio  la  compagine  democratica ( soltanto  5  i punti  di  vantaggio qui rispetto  al M5S),come  nel  resto  dell'isola  , PD che appare  anzi  nella  sua  totale  sgangheratezza ,e  offre  la  possibilita'  ai  grillini  di  cullarsi  con un bel  29 %  su  una  conferma che  e'  in  controtendenza  rispetto  a tutta  l'Italia .(ben  venti punti di  stacco  altrove)
La  Sicilia  si  mostra  quindi   roccaforte  grillina ,nonostante  i problemi siano anche  loro (soprattutto  una  certa  perdita  di aderenza  con l'elettorato ..piuttosto riflettano ! ),segno di speranza  che  la  consapevolezza  dei  siciliani e  l'aumentata  sensibilita'  riguardo  ai  temi  della  partecipazione  diretta  e  alla  necessita'  di  vigile  presenza  in politica  siano  ormai  un dato  acquisito.
Orlando  e il PD  riflettano anch'essi  a Palermo   sull'atteggiamento da tenere  prossimamente  con tutte  quelle  componenti  civiche che  , pur  non professando totalmente  fede  grillina  desiderano  tuttavia  introdurre  nella  vita  cittadina  e politica  alcuni  semi  di  quella partecipazione  oggi  ineludibile. Sia  monito  per  tutti  l'esempio  di grossi  centri come Bagheria (amministrative con M5S in testa ,anche   se  con scarse probabilita'  di affermarsi  al ballottaggio) e ancor piu'  Caltanissetta  con l'exploit  a  sindaco ( probabilmente  da  decidersi  al ballottaggio  ma  con  ampio  margine,  del  rappresentante e  tra  i  fondatori dei Movimenti  Civici Siciliani  ( Intesa  Civica  Solidale  ,il  Dr  Giovanni  Ruvolo) ,nel quadro  di un reciproco  riconoscimento e alleanza  con  PD  e altre  liste  civiche.
Aprire  le  porte  della politica  e  della rappresentanza direttamente  ai  cittadini,oltre  che  al tradizionale  strumento  partito, e'  condizione  indispensabile  per  qualsiasi  futura  strategia  politica .La  politica  vecchia maniera  , arroccata  su  correnti ,  clientele ,partitismo  non ha  piu' senso ed  e' destinata  ad esser  giudicata   severamente e  a  perdere  consenso .
A livello  regionale  proprio   Crocetta  riceve  la  batosta  che  merita pienamente (non c'e' che  dire ).Dopo  aver  infatti promesso ascolto e partecipazione e  rivoluzione  ha  cominciato a trastullarsi  in giochetti  di  equilibrismo degni  della peggiore  DC .Il Pd  in questo  caso  ha  fatto
da  ignobile  sponda e  ,gia'  oggi nel post  elezioni,nonostante  la  supremazia ottenuta  in Italia, e forse  conscio  della  piu'  sotterranea vera   sconfitta locale , attacca  non per  risolvere  gli atavici  problemi  dell'Isola  ma  per  ottenere  una  ulteriore girandola  di poltrone  assessoriali .Siamo  al Luna  PArk (con Raciti  in testa) .
Forza Italia pare  arrestarsi li' , dove l'Europa  pare  lontana ,ma  e'  ancora  forte  su base  locale  in molti  comuni  andati  al  voto  anche  per le  amministrative.
Dallo  stesso lato, piu' o meno, viene  premiata l'opera  di  Nuovo  Centro  Destra e  il coraggio  di  Alfano e  i  suoi .In effetti,  se  ben  gestita,  questa  operazione  potrebbe  portare  in Italia  alla  nascita  di una destra  almeno  distante  da  interessi   mediatici  televisivi .E  almeno  loro  sono  immuni   dal conflitto  di interessi  che  i pavidi  del PD  non osano nemmeno  nominare .La  destra  dei  colletti  bianchi,ma  almeno  una  volta ,  senza  calcio  né  pubblicita'  né  antenne  o  frequenze  televisive.
A livello  nazionale  il PD  raccoglie  i  frutti  che  lo  sbarazzino  Fonzie Renzi  procura.Gli italiani comunque  approvano, e non   sembrano  badare  alla sottile forma. Meglio cosi', per un leader  non  venuto  dalle  urne ma  solo  "confermato".
PEr  quanto  ci  riguarda  non ci  rimane  che   pregare intensamente  che  la fretta  di  fare  ,  senza  badare  al  "Che  FAre ? "   non porti   a tristi  epiloghi  di  osannate  e  prossime pseudo riforme, dalla caratteristica  di altissima  teratogenicita'.

La  lista  Tsipras  sulla  quale  abbiamo  puntato  la  nostra  attenzione  non guadagna  in  Sicilia  che  la  citazione  per  essersi  battuta  con onore  almeno  nelle  citta' piu'  grandi. Paga  senz'altro la scarsita'  di  mezzi  e la  poca  conoscenza ,da  parte  di  tanti  siciliani,  dei grandi problemi europei.
In ogni  caso  supera la  soglia  a livello  italiano  e cio'  consente  di portare  qualche rappresentante , oltre  a  quelli  che  verranno dalla Grecia  e  che , possiamo  contarci , contribuiranno  a rendere piu'  viva la  voce  di  questo  ancora  poco  conosciuto  ma  intelligente  partito fatto  da  cittadini e  politici ,e  piu'  umane  le  condizioni  imposte dalle  menti  burocratiche  e  austere  di  Bruxelles ,per  arginare  il disumano e assurdo  rigorismo economico della  Germania e  lo  strapotere  dei  grandi  gruppi  finanziari. 

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