giovedì 31 maggio 2012

Adesso una marcia CIVICA in piu' per il Comune di Palermo

Un esempio concreto  di  democrazia  partecipativa
sul tema  RIFIUTI  ZERO

Dalla  dssa  Gabriella  Pravata'
direttrice  del  CESMI
aderente  a  MCS


Cari Amici,inoltro la proposta che ho fatto nella passata riunione MCS Palermo alfine di essere attivi e presenti nella nostra città in coerenza con ciòche è il comune obiettivo e con ciò cha abbiamo detto ai candidatisindaco alla riunione organizzata dai Vespri:a- far sottoscrivere, come da loro promessa, l'adesione del Comune diPalermo alla Strategia Rifiuti Zero;b- chiedere una Casa del Cittadino da realizzarsi ad es a Palazzo delleAquile, presso cui il cittadino può rivolgersi per indicare i problemidella città e le soluzioni proposte.Chiedo alle associazioni di comunicare via mail la loro opinione inproposito ed in caso positivo chiedo di firmare la richiesta del documentoallegato.Grazie un abbraccio Gabriella

LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO 2020


La strategia Rifiuti Zero, ideata e promossa nel mondo dallo scienziato americano Paul Connett,

professore emerito della St. Lawrence University di New York e consulente sui rifiuti all'ONU,

affronta in modo sostenibile il problema dei rifiuti, operando concretamente e su diversi piani, per

andare verso l'obiettivo Rifiuti Zero entro il 2020.

Rifiuti Zero richiede un cambiamento di mentalità. L'impegno non dovrà più essere quello di

liberarsi dei rifiuti,
 ma di assicurare delle pratiche sostenibili con le materie prime all’inizio del

processo produttivo. Le comunità che si trovano ad affrontare materiali di scarto, quali imballaggi e

oggetti che non possono riusare, riciclare o compostare non possono da sole assumere l'impegno

della gestione dei rifiuti, anche le industrie devono fare la loro parte. Il riciclo totale non è attuabile

senza l’aiuto dell’industria. Rifiuti Zero collega “la responsabilità delle comunità” alla

“responsabilità delle industrie” in maniera consapevole.

La strategia Rifiuti Zero individua la responsabilità estesa del produttore, come viene descritto

nella direttiva europea 98/2008 (introdotta nell’ordinamento giuridico italiano con il decreto

205/10) dove si afferma l'importanza di rafforzare la prevenzione e facilitare l'utilizzo efficiente

delle risorse durante l'intero ciclo di vita dei prodotti, comprese le fasi di riutilizzo, riciclaggio e

recupero dei rifiuti.

L’attuale sistema industriale e la società usa e getta sono basati su un flusso uni-direzionale della

gestione delle risorse vergini verso impianti di inecenerimento dei rifiuti e discariche inquinanti;

pratiche sicuramente non sostenibili. L’estrazione, la lavorazione, il trasporto e l’eliminazione di

risorse è una causa primaria di distruzione ambientale e di riscaldamento globale. Il nostro compito

è quello di trasformare il nostro sistema industriale uni-direzionale in un sistema circolare, chiuso,

riciclando le risorse scartate dalle comunità alle industrie.

La natura non produce rifiuti, sono un’invenzione umana. Il nostro compito - sia per le

comunità, che per le industrie - è quello di riciclare questi materiali per essere in futuro utilizzate.

Per fare ciò, abbiamo bisogno di una forte leadership politica che unisca la comunità e le

industriale.

L’obiettivo RIFIUTI ZERO entro il 2020, non è una destinazione ma un percorso

metodologico attraverso i “10 passi verso Rifiuti Zero” :

1.Separazione dei rifiuti alla fonte

2.Raccolta differenziata porta a porta

3.Compostaggio

4.Riciclaggio

5.Riuso e riparazione

6.Iniziative di riduzione dei rifiuti

7.Incentivi economici

8.Separazione del residuo e Centro di Ricerca Rifiuti Zero

9.Responsabilità industriale

10.Discarica temporanea per il non riciclabile e la frazione organica sporca stabilizzata.

La realizzazione dell'obiettivo Rifiuti Zero, o semplicemente l'avvicinarsi a quella realizzazione,

non sarà facile. L’attuazione di questi sistemi, sebbene semplice come principi, richiede tanto duro

lavoro, perseveranza e creatività da parte degli amministratori e dell’industria. Riteniamo che

l’adozione dell’obiettivo Rifiuti Zero, come politica di un’amministrazione locale o di un’industria,

sia il miglior modo per iniziare un percorso di tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.

Spinge a cambiare il vecchio modello per far sì che i rifiuti siano vere risorse da recuperare.

Per l’amministratore locale, il nuovo modello Rifiuti Zero trasforma il vecchio compito di

“eliminare i rifiuti” attraverso discariche o inceneritori, mettendo in atto le buone pratiche per una

gestione sostenibile degli stessi.

Il modello Rifiuti Zero significa anche lavorare costruttivamente: amministratori e cittadini che

creano un fulcro di condivisione e partecipazione attiva.

Perchè aderire al protocollo “RIFIUTI ZERO entro il 2020”?

a. Va verso la direzione giusta, perchè quantunque il compito appaia immenso, l’approccio

Rifiuti Zero sta conducendo la nostra società nella direzione giusta.

b. E' Sostenibile, perchè è certamente di gran lunga migliore rispetto a dipendere da una

discarica per rifiuti indifferenziati o per le ceneri di impianti d'incenerimento.

c. Il sistema migliorerà mano a mano che un numero sempre maggiore di produttori imparerà

a riprogettare gli oggetti e immetterli nel mercato in modo ecocompatibile.

d. Favorisce la cittadinanza attiva riguardo la responsabilità delle comunità. I cittadini non

sono il problema. Quando si rendono conto che la separazione dei rifiuti alla fonte è

semplice, che è nell’interesse della nostra vita e del pianeta, che gli amministratori hanno

organizzato sistemi efficaci per trattare i materiali scartati che loro separano, cooperano

prontamente per far funzionare il sistema.

e. Ci sono dei vantaggi economici per quanto riguarda l’economia locale: il guadagno è

maggiore rispetto al sistema di gestione dei rifiuti quali discariche e inceneritori. Per questi

ultimi un’enorme quantità di denaro viene investito in macchine tecnologiche e la gran parte

di questo lascia intere comunità e probabilmente il Paese e va nelle tasche di pochi

imprenditori. Invece, con impianti a bassa tecnologia individuati secondo la strategia Rifiuti

Zero, la maggior parte del denaro rimane nella comunità, permettendo la nascita di aziende

locali e nuovi posti di lavoro.

f. Favorisce una consapevolezza ambientale, perchè mette tutta la comunità di fronte la

realtà di questo pianeta dove le risorse sono limitate.

Elenco dei Comuni Italiani aderenti alla strategia Rifiuti Zero - Totale abitanti 2.172.139

(aggiornato a gennaio 2012)

01. CAPANNORI (Lucca) 46.207 abitanti

02. CARBONIA (Carbonia Iglesias) 29.821

03. AVIANO (Pordenone) 9.277

04. GIFFONI SEI CASALI (Salerno) 5.271

05. VINCHIO (Asti) 677

06. COLORNO (Parma) 8.979

07. SERAVEZZA (Lucca) 13.449

08. CALCINAIA (Pisa) 11.396

09. MONSANO (Ancona) 3.223

10. MONTIGNOSO (Massa Carrara) 10.553

11. LA SPEZIA 95.641

12. VICO PISANO (Pisa) 8.417

13. CORCHIANO (Viterbo) 3.796

14. SOMMA VESUVIANA (Napoli) 35.097

15. BOSCOREALE (Napoli) 26.920

16. MONTE SAN PIETRO (Bologna) 10.976

17. MAIORI (Salerno) 5.649

18. COLLESANO (Palermo) 4.254

19. FORTE DEI MARMI (Lucca) 7.760

20. SASSO MARCONI (Bologna) 14.719

21. MARINEO (Palermo) 6.814

22. VILLA BASILICA (Lucca) 1.789

23. PIETRASANTA (Lucca) 24.833

24. BORGO A MOZZANO (Lucca) 7.381

25. PORCARI (Lucca) 8.121

26. MASSAROSA (Lucca) 22.933

27. VILLA VERDE (Oristano) 384

28. ALESSANO (Lecce) 6.552

29. CORSANO (Lecce) 5.693

30. GAGLIANO DEL CAPO (Lecce) 5.485

31. MORCIANO DI LEUCA (Lecce) 3.460

32. PATU' (Lecce) 1.740

33. SALVE (Lecce) 4.708

34. TIGGIANO (Lecce) 2.931

35. MIRABELLO MONFERRATO (Alessandria) 1.399

36. CALATAFIMI SEGESTA (Trapani) 7.258

37. SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (Napoli) 9.561

38. PORTICI (Napoli) 53.981

39. TRECASE (Napoli) 9.311

40. TORRE DEL GRECO (Napoli) 87.197

41. BOSCOTRECASE (Napoli) 10.645

42. UMBERTIDE (Perugia) 16.890

43. ALCAMO (Trapani) 45.835

44. BUSETO PALIZZOLO (Trapani) 3.095

45. CASTELNUOVO CILENTO (Salerno) 2.614

46. ANGUILLARA (Roma) 18.882

47. BRACCIANO (Roma) 18.889

48. CERVETERI (Roma) 36.229

49. LADISPOLI (Roma) 40.855

50. MANZIANA (Roma) 6.951

51. ORIOLO ROMANO (Roma) 3.759

52. TREVIGNANO ROMANO (Roma) 5.949

53. BIANCAVILLA (Catania) 23.947

54. SENIGALLIA (Ancona) 45.027

55. CARRARA (Massa-Carrara) 65.573

56. NAPOLI 959.574

57. VENAFRO (Isernia) 11.545

58. CASTELBUONO (Palermo) 9.301

59. FRIGENTO (Avellino) 4.017

60. AGEROLA (Napoli) 7.456

61. BENEVENTO (Benevento) 62.035

62.BASSANO in TAVERNINA (Viterbo) 1.319

63.GALLICANO (Roma) 6.058

64.RIGNANO FLAMINIO (Roma) 9.790

65.CAPRANICA (Viterbo) 6.673

66.TIVOLI (Roma) 56.531

67.PREVALLE (Brescia) 6.995

68. GIULIANOVA (Teramo) 23.606

69. MODUGNO (Bari) 38.826

70. SANT’ORESTE (Roma) 3.870

Zero Waste

Proposta N° ___________ / Prot.

Data ______________________
Stemma del comune
Inviata ai capi gruppo Consiliari

il _______________ Prot.N° _______
L’impiegato responsabile
_____________________


Comune di ….

PROVINCIA DI …

Deliberazione originale della Giunta Municipale e/o del Consiglio Comunale




N°_______ del Reg.

Data _____________

OGGETTO :
Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”
Parte riservata alla Ragioneria
Bilancio _______
ATTO n.________
Titolo ______ Funzione ______
Servizio ______ Intervento ______
Cap._________
NOTE







L’anno duemiladodici il giorno _________________ del mese di___________ alle ore________ nella sala delle adunanze del Comune, si è riunita la Giunta Municipale con l’intervento dei signori:

Pres. Ass.

1) Sindaco
2) V. Sindaco
3) Assessore
4) Assessore
5) Assessore
6) Assessore
7) Assessore
8) Assessore
9) Assessore
10) Assessore




Presiede il Sindaco ______e partecipa il Segretario Generale _______



Il Sindaco, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la riunione ed invita a deliberare sull’oggetto sopraindicato.Il Responsabile del procedimento di cui all’art. 5 della L.R. 10/91, propone la seguente deliberazione avente ad oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”





VISTO il D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta "Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati" ed in particolare l'art. 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;

VISTO il D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta "Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati" ed in particolare l'art. 180 che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all'art. 179 riguardino in particolare:

* la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l'uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell'impatto di uno specifico prodotto sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita del prodotto;

* la previsione di clausole di gare d'appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;

* la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d'intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;

VISTO il Piano Regionale di gestione dei Rifiuti adottato con Ordinanza Commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002 e successive modifiche e integrazioni che nel capitolo dedicato alle premesse cita l'importanza della "promozione del recupero dei rifiuti onde ridurre il quantitativo destinato allo smaltimento e di risparmiare risorse naturali, in particolare mediante reimpiego, riciclo, compostaggio e recupero dell'energia dei rifiuti";

VISTA la Legge Regionale siciliana n. 9 dell' 8 aprile 2010 ed in particolare l'art. 1 "Oggetto e finalità" il quale prevede, tra le altre, per la suddetta legge le seguenti finalità:

a) prevenire la produzione di rifiuti e ridurne la pericolosità;

b) promuovere la progettazione di prodotti ed imballaggi tali da ridurre all'origine la produzione di rifiuti, soprattutto non riciclabili, adottando anche le necessarie forme di incentivazione;

c) promuovere l'informazione e la partecipazione dei cittadini, attraverso adeguate forme di comunicazione, rivolte anche agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado;

d) promuovere il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti urbani e speciali;

e) promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e di quelli assimilati agli urbani, adottando in via prioritaria il sistema di raccolta porta a porta e definendo sistemi di premialità e penalizzazione finalizzati ad aumentarne le relative percentuali;

f) incrementare l'implementazione di tecnologie impiantistiche a basso impatto ambientale, che consentano un risparmio di risorse naturali;

g) ridurre la movimentazione dei rifiuti attraverso l'ottimizzazione dello smaltimento in impianti prossimi al luogo di produzione, con la garanzia di un alto grado di tutela e protezione della salute e dell'ambiente;

h) favorire la riduzione dello smaltimento in discarica;

i) riconoscere il ruolo dei comuni quali responsabili del servizio erogato ai propri cittadini, anche attraverso soggetti diversi, ai sensi dell'articolo cittadini, anche a traverso soggetti diversi, ai sensi dell'articolo 4;

J) valorizzare la partecipazione dei cittadini, con particolare riferimento a forme di premialità economiche in funzione dei livelli di raccolta differenziata raggiunti;

k) rendere compatibile l'equilibrio economico del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le risorse pubbliche disponibili e con le entrate derivabili dalla riscossione della TARSU o della TIA, avuto riguardo alla necessità di tutelare con misure di perequazione le fasce sociali più deboli e di ridurre l'evasione e l’ elusione fiscale in materia.

ATTESA la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici connessi all'ambiente attraverso una riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed un incremento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati per il mantenimento e miglioramento degli obiettivi fissati dall'art. 205 del succitato D.Lgs. n.152/06 che prevede in particolare il raggiungimento per l'anno 2012 di almeno il 65% di raccolta differenziata;

VISTI il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012 è un obiettivo di legge come sancito dall'art. 205 del D.Lgs. 152/06 ;

VISTO il successivo comma 1109 che dispone per gli anni successivi al 2011 che la percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare sarà stabilita con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in vista di una progressiva riduzione della quantità di rifiuti inviati in discarica e nella prospettiva di rendere concretamente realizzabile l'obiettivo "Rifiuti Zero" ;



VISTI gli obiettivi della Legge Regionale Siciliana n. 9 del'8 aprile 2010 che all'Art. 9 "Piano regionale di gestione dei rifiuti" indica i seguenti livelli minimi per la raccolta differenziata e per il recupero di materia:

anno 2012: R.d. 20 per cento, recupero materia 15 per cento;

anno 2013: R.d. 40 per cento, recupero materia 30 per cento;

anno 2015: R.d. 65 per cento, recupero materia 50 per cento;



A) Specificare le azioni portate avanti o in corso dall’amministrazione e i raggiungimenti ottenuti nella gestione dei rifiuti

B) Specificare se c’è l’utilizzo di fondi per promuovere la raccolta differenziata.





1) PREMESSO che a livello nazionale e internazionale molte città hanno assunto il percorso verso "rifiuti zero" alla data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l'incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la "responsabilità estesa dei produttori" con la quale coinvolgere fattivamente il "mondo produttivo" nell'assunzione di "produzioni sempre più pulite ed in grado di "incorporare" i costi ambientali delle merci prodotte;



2) RICHIAMATO in particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine in varie parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l'Australia (Canberra e la regione sud occidentale del Paese), della Nuova Zelanda, del Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito; e che molti sono i comuni in Italia che hanno già aderito a questo percorso deliberando l'adesione alla Strategia Rifiuti Zero;



3) CONSIDERATO che un'attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al massimo recupero di beni e materiali si pone in linea anche con gli obiettivi di generalizzare la diminuzione dei "gas serra" resa sempre necessaria e stringente da "accordi internazionali" che puntano ed obbligano i governi a "Tagliare" le emissioni di C02 legate anche alla produzione dei beni di consumo a partire dagli imballaggi;



PROPONE DI DELIBERARE



Di intraprendere il percorso verso il traguardo dei "Rifiuti Zero" entro il 2020 stabilendo per il 2012 il raggiungimento del 55% di raccolta differenziata per il 2013 il 60% e per il 2014 il 65%;

Di istituire appena possibile un sistema tariffario che tenga in conto almeno in parte, nei vincoli previsti dalla normativa di settore, della effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche;

4. Di realizzare entro il 2013 un centro comunale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli e imballaggi possano essere re-immessi nei cicli di utilizzo ricorrendo eventualmente anche all'apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato;

5. Di collaborare alla definizione progettuale e di supportare a qualsiasi livello lo sviluppo d’ iniziative pubbliche o private che prevedano la realizzazione sul proprio territorio di:

impianti di compostaggio e di valorizzazione della frazione organica recuperata e trasformata in compost;



di "ecopunti" finalizzati alla incentivazione dell'auto-conferimento ed in generale alla sensibilizzazione alla riduzione, al riuso e al riciclo;

impianti di selezione delle varie frazioni da avviare a riciclo;

impianti di trattamento a freddo dei rifiuti residui che prevedano innanzi tutto un ulteriore recupero di materia, l'eventuale sfruttamento senza combustione dell'energia ricavabile nei rifiuti (per es. digestione anaerobica), e l'eventuale produzione di materia prima seconda (per es. sabbie sintetiche), e comunque prevedano sempre lo studio e la minimizzazione del rifiuto residuo da smaltire in discariche temporanee;

6.Di avviare, attraverso la presente adesione alla strategia internazionale Rifiuti Zero, un percorso che conduca anche ad una corretta gestione del territorio (controllo della cementificazione, recupero e riqualificazione strutture e aree dismesse, progettazione e programmazione partecipata del territorio, bioedilizia, ecc.), alla riduzione dell'impronta ecologica della macchina comunale (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, ecc.), alla mobilità sostenibile (car-sharing, pedibus, ecc.), ed in generale alla incentivazione di nuovi stili di vita (autoproduzione, filiera corta, turismo ed ospitalità sostenibili, commercio equo e solidale, ecc.). Un percorso che condurrà questo comune all'adesione all’ Associazione dei Comuni Virtuosi;

7.Per quanto riguarda il conferimento della frazione residua dei rifiuti di intraprendere ogni utile iniziativa per minimizzarne i flussi di rifiuti, favorendo, anche in ambito di programmazione d'ambito e/o provinciale la realizzazione di impianti "a freddo" in grado di recuperare ancora materiali contenuti nei residui ed in grado di orientare costanti iniziative di riduzione volte a "sostituire" oggetti e beni non riciclabili o compostabili in particolare attivare le procedure di richiesta Compostiere uso domestico presso l'ATO di appartenenza.

8.Di attivare ogni utile iniziativa nei confronti degli Enti Competenti affinché i rifiuti residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento (la cui logica contrasta nettamente e senza compromessi con l'obiettivo rifiuti zero) o avviati "tal quali" a discarica;

9.D’ istituire l' "Osservatorio verso Rifiuti Zero" che abbia il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell'evolversi del quadro nazionale ed internazionale.

10.Di stabilire la seguente composizione dell' "Osservatorio verso Rifiuti Zero":



un rappresentante del comune (specificare i nomi)

un rappresentante della ditta che espleta il servizio di raccolta rifiuti (specificare i nomi)

uno o più rappresentanti di associazioni che si impegnano per l’attuazione delle buone pratiche in materia di rifiuti (specificare i nomi)



11.Di dare atto, altresì, che i membri del suddetto Osservatorio, che dovranno riunirsi almeno due volte all'anno non percepiranno alcun compenso.



· di volere dichiarare ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 della L.R. 44/91, il presente atto immediatamente esecutivo.

Il Proponente

Responsabile di Procedimento



















LA GIUNTA MUNICIPALE E/0 Il CONSIGLIO COMUNALE



Vista la superiore deliberazione avente per oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”

Ritenuto di dover procedere alla sua approvazione;

Visti i pareri resi ai sensi di legge;

Visto (eventuali leggi di settore)



Ad unanimità di voti espressi palesemente



D E L I B E R A



1) Approvare la superiore proposta di deliberazione avente per oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero 2020”

Contestualmente

Ravvisata l’urgenza di provvedere;

Con voti unanimi espressi palesemente;



DELIBERA

dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.



Proposta di deliberazione della giunta comunale avente per oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero verso 2020”

_______________________________________________________________________________________

Pareri ……





Il Dirigente di Settore





__________________________

_______________________________________________________________________________________

Il sottoscritto Dirigente del Settore Servizi Finanziari.





Verificata la rispondenza della proposta di deliberazione in esame allo strumento finanziario;

Ai sensi …….. e successive modifiche ed integrazioni, esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile della proposta di deliberazione di cui all'oggetto.



______________ lì Il Dirigente di Settore



Visto: L’assessore al ramo

IL SINDACO



L’ASSESSORE ANZIANO
IL SEGRETARIO GENERALE













REFERTO DI PUBBLICAZIONE







Certifico io sottoscritto Segretario Generale su conforme dichiarazione del Responsabile Albo Pretorio, che



copia del presente verbale viene pubblicato il giorno ______________ all’Albo Pretorio ove rimarrà esposto



per 15 giorni consecutivi.



Il Responsabile Albo Pretorio
IL SEGRETARIO GENERALE


_____________________________






Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d’ufficio

ATTESTA



CHE la presente deliberazione è divenuta esecutiva il _____________________________



____________________________________________________________________________ .





 decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione (Art. ________



Dichiarata Immediatamente Esecutiva (Art._________



____________________________________________________________________________________



______________________________________________________________________________.



Dal Municipio__________________ IL SEGRETARIO GENERALE












Proposta N° __________ / Prot.

Data ______________________


Stemma del Comune
Inviata ai capi gruppo Consiliari
il _______________ Prot.N° _______
L’impiegato responsabile
_____________________









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