sabato 25 gennaio 2014

LEGGE ELETTORALE


Qui  di  seguito  alcuni  contributi  tratti  da  L&G   e  da  ALBA in merito  a  quanto  sta  accadendo nel panorama  politico  italiano.

http://www.libertaegiustizia.it/2014/01/24/lincontro-al-nazareno-il-punto-piu-basso-del-pd/

http://www.libertaegiustizia.it/2014/01/20/profonda-sintonia/
 
Il ‘nuovo’ (Renzi) che avanza: una legge elettorale peggiore del Porcellum (incostituzionale)
 
“È proprio vero che una legge elettorale non può risolvere i problemi del paese, che sono sempre più profondi e investono una decadenza politica, culturale, sociale, economica. Ma quel che una legge elettorale può fare è anche più grave: essa può rendere inestirpabili le radici di questa crisi, espellendo definitivamente dagli spazi delle decisioni tutti coloro che ne stanno subendo gli effetti.
L’intento politico della proposta avanzata dal nuovo “uomo solo al comando” (il cui unico potere sovrannaturale sembra quello di resuscitare gli avversari politici) non appare infatti troppo nascosto o difficile da interpretare. Il gioco è servito in tre mosse. Un premio di maggioranza mostruoso, per cui una piccola parte del paese non ha più alcuna necessità di allargare il proprio consenso ma può governare continuando a favorire solo gli interessi di alcuni, utilizzando ancora e ancora il ricatto del voto utile e l’avvilente impotenza del “votiamo il meno peggio”. Una serie di sbarramenti che appaiono delle ciniche condanne a morte nei confronti di quelli che impropriamente vengono definiti “piccoli partiti”. Ciascuno di questi partiti, con questi sbarramenti, potrebbe rappresentare circa quattro milioni di persone (e chi va a spiegare a quattro milioni di persone che essi sono troppo pochi per dover essere rappresentati? Forse un politico la cui attuale legittimazione che gli permette di far tutto questo è di nemmeno due milioni di voti?). Un listino bloccato che, tradendo ogni promessa e disprezzando l’indignazione degli italiani, preserva il controllo del parlamento da parte di pochi notabili, i quali non avranno da garantire nessun territorio o comunità ma solo quelle elites che hanno ridotto questo paese a un punto di non ritorno.
È inutile anche notare come la mitologica governabilità non viene affatto assicurata, essendo chiaro a tutti che in questi ultimi anni l’immobilismo della politica è stato legato a coalizioni strumentalmente pensate in funzione elettorale e prive di un qualsiasi comune orizzonte politico. E questo modello di coalizioni del tutto funzionali diventa adesso irreversibile, addirittura. Come è inutile sottolineare che tutti i suggerimenti della Corte costituzionali sono stati ignorati, con un atteggiamento di sfida che è una provocazione senza precedenti. È tutto inutile perché non si può chiedere a coloro che vogliono imprigionare la democrazia in Italia di impegnarsi a liberarla. Ci si può però mobilitare per resistere, mettendo insieme i cittadini del 12 ottobre e quelli del 19 ottobre, coloro che sono sfiduciati e coloro che presidiano la resistenza sui territori duramente attaccati. Da subito e tutti insieme, per essere all’altezza dell’attacco gravissimo cui la nostra democrazia viene sottoposta”.
ALBA Comitato Operativo

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