domenica 28 settembre 2014

D'Alema esterna su Renzi

http://www.corriere.it/politica/14_settembre_28/renzi-difficolta-bruxelles-lavoro-sbaglia-mediazione-c-e-61a687f6-46d9-11e4-b58c-ffda43e614fc.shtml

I faciloni contro l'articolo 18

..LA vera forza ed efficacia della legge sta proprio nella deterrenza sanzionatoria ,nel numero esiguo di casi contrari , nel clima di sicurezza e garanzie sociali diffuse per essa. In questo senso occorre dire, al contrario di quanto affermano certi sofismi e  rappresentazioni, che l'articolo 18 fornisce un impianto sociale di indubbia rilevanza e  una  conquista  dalla quale  non si puo'  tornare  indietro ..

di M.G.
Un giorno viene da voi  un mattacchione  che  comincia    a  dire :  in Italia  ci  sono in media  ,in rapporto  alla popolazione , soltanto  1500  omicidi  all'anno.Siamo  ben  60 milioni in tutto  ,quindi  1500  omicidi ,con punte  di appena  600  per  esempio  nel  2005,  possono  ben  essere controllati  e prevenuti  con altre  forme  e maniere   Visto che il reato e' di cosi' poco  conto , numericamente  si intende ,cancelliamolo e  depenalizziamolo del tutto , codice  penale alla mano  ,tanto  serve  relativamente  a poco .LA  vera  arma  e'  l'educazione del popolo  e  un maggior  controlo  sociale  .
Con la  stessa forma di questa   favoletta  assurda , se applicata  all'articolo  18  e al mondo  del lavoro , stiamo  permettendo  a  Renzi  e  a  molti altri  interessati  di  contrabbandare  un pessimo  ragionamento come  se fosse  puro  buon senso   . E'  evidente  che   abolendo  il reato di omicidio in molti  ,con serie  probabilita' , si  darebbero  a  questa  efferata  pratica   con maggiore intensita'  e frequenza non avendo  piu'  freni legali inibitori  per  trattenersene .
PEr  scegliere  un discorso meno  cruento, pensiamo  agli autovelox e  ai  controlli  su  alcool mentre  si  guida .
Il senso  e la vera  forza  di una  legge non si misura  dai  casi nei quali  si e'  costretti  ad  adire  vie  legali per  difendere  il diritto in essa  rappresentato e  per  cui  in certe  occasioni  il processo  e'  avviato  proprio per difenderlo.LA vera  forza ed  efficacia  della legge invece  sta proprio nella deterrenza sanzionatoria ,nel  numero esiguo di  casi  contrari , nel  clima  di  sicurezza  e  garanzie  sociali  diffuse per  essa. In questo  senso occorre  dire, al  contrario  di quanto  affermano  certe  sofistiche  rappresentazioni,  che  l'articolo  18  fornisce  un impianto  sociale  di indubbia  rilevanza  e  permette  ,sul versante  delle  garanzie  civilistiche  e giuridiche,di  costruire  pace  e sicurezza  sociale ,offrendo garanzie  alla stabilita'  del lavoro  e  dell'impresa ,cosi'  come  delle  formazioni/istituzioni  individuali e  sociali  ad  essa sovraordinate come  la persona  e la    famiglia .Il nomadismo  lavorativo non e' una via  praticabile  da tutti ,ma  soltanto  a certe  condizioni e  a certi livelli  .Non si confondano gli aspetti  economici  dell'impresa  con gli aspetti del diritto  del lavoro, della persona  e della famiglia e  della  societa'.
LA  forza  e l'importanza dell'articolo  18 dello  Statuto  dei lavoratori  non  e'  evidente  dal numero  di processi e di lavoratori  garantiti, ma  proprio  dal  rovescio  del tessuto, cioe' dal numero di  lavoratori  e  di famiglie, nonche'  dal sistema  economico e  sociale , che  tale  impostazione  ha  garantito e  sostenuto, anche  con la  deterrenza e grazie  al principio .
La  nostra  stessa Costituzione  ,e  anche  le  Costituzioni  del  Concilio, per  rispondere  anche  ai vescovi, sono affermazioni  di principi .Altro  e' il problema  dell'apllicazione.
PEraltro  un quarantennio di  distanza  dalla promulgazione  non e' un tempo abbastanza  lungo  per considerare  superato un punto   la cui  conquista  e riconoscimento  ha visto  intere  generazioni  immolare  al lavoro  e  alla lotta  sociale  la stessa vita ,  versando  il sangue  dei lavoratori .Chi propone  scelte  come  l'abolizione  dell'art 18 e' come  chi nega e  getta  nell'ingnificanza ,nel negazionismo, nell'oblio ,quella  che  e' stata  una  forma di  olocausto  civile appartenente  alla  stessa  storia  e  natura  dell'uomo . 

mercoledì 24 settembre 2014

Nuove Musiche

Si allega il depliant.

Nuove Musiche 2014 è un Festival organizzato dal Teatro Massimo in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” e l’Università di Palermo, idealmente collegato alle Settimane Internazionali di Nuova Musica che, negli anni Sessanta, resero Palermo protagonista del dibattito musicale e culturale. Storicizzato il passato, è con rinnovata attenzione che oggi si cerca di riflettere sul presente: il Festival nasce infatti per proporre la scena odierna della nuova musica ma anche ascolti del Novecento e delle avanguardie, con approfondimenti e attività collaterali nello spirito autenticamente interdisciplinare delle Settimane, ancora attuale perché coniuga proposta culturale, divulgazione e occasione d’incremento turistico.

Nuove Musiche 2014 include appuntamenti con rinomati ensemble internazionali specializzati nel repertorio contemporaneo oltre che con l’Orchestra del Teatro Massimo e gli ensemble e i solisti del Conservatorio di Palermo.

Tre le prime assolute: La città di Francesco Carluccio, eseguito da FontanaMIXensemble diretto da Francesco La Licata; Insieme di Luca Francesconi (nuova commissione del Teatro Massimo) da Ex Novo Ensemble; Canone riverso di Giuseppe Rapisarda, nel concerto organizzato dal Conservatorio. Alter Ego presenta composizioni scritte per l’ensemble o di propria elaborazione. In cartellone anche due compositori altamente rappresentativi della nuova musica siciliana: Salvatore Sciarrino e Federico Incardona. Il Kwartludium illustrerà l’attuale scena musicale polacca e debutterà a Palermo l’ensemble vocale tedesco Neue Vocalsolisten Stuttgart, considerato fra i migliori in attività. Omaggio a Stravinskij nel concerto dell’Orchestra del Massimo diretta da Gabriele Ferro e in quello dell’Accademia XXI del Conservatorio diretta da Giuseppe Cataldo.
Il calendario si concluderà con un concerto-performance itinerante per le vie della città organizzato dall’Associazione Curva Minore.

Il programma comprende un ciclo di conferenze, nonché una mostra documentaria sulle Settimane e una rassegna di video.


Coraggio -intelligenza strategica = temerarieta'

Il coraggio  senza  una  vera  intelligenza  strategica  non serve  a nulla .Cosi'  come  senza la  prudenza ,diventa  temerarieta' .
Figuriamoci  adesso  se  dobbiamo  dar credito a  uno  che  dopo  80  anni  di assistenzialismo  statale  verso la FIAT ha  trasferito  in maniera  indegna  e  ingrata  ogni  centro  di  attivita'  all'estero....
http://www.huffingtonpost.it/2014/09/24/marchionne-renzi-piace_n_5875572.html?1411573933&utm_hp_ref=italy

Dalla Polonia una lezione

Dalla Polonia  (dai lavoratori delle miniere) una lezione
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2014/09/24/russia-minatori-polacchi-bloccano-carbone-importato_O5OWepbjHE4xArCDD1fxKO.html

Crocetta strapazzato.Movimento 5 stelle lancia lo "SFIDUCIA DAY" ,appuntamento al 26 0ttobre

Crocetta  umiliato diserta  gran parte  della  discussione  d'aula
Siano  almeno  conseguenti
http://livesicilia.it/2014/09/24/riforme-piano-giovani-e-larghe-intese-crocetta-a-sala-dercole-la-diretta_542201/

De Bortoli caustico su SuperRenz-man.

Questo il testo del fondo di Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera:
Devo essere sincero: Renzi non mi convince. Non tanto per le idee e il coraggio: apprezzabili, specie in materia di lavoro. Quanto per come gestisce il potere. Se vorrà veramente cambiare verso a questo Paese dovrà guardarsi dal più temibile dei suoi nemici: se stesso. Una personalità egocentrica è irrinunciabile per un leader. Quella del presidente del Consiglio è ipertrofica. Ora, avendo un uomo solo al comando del Paese (e del principale partito), senza veri rivali, la cosa non è irrilevante.
Renzi ha energia leonina, tuttavia non può pensare di far tutto da solo. La sua squadra di governo è in qualche caso di una debolezza disarmante. Si faranno, si dice. Il sospetto diffuso è che alcuni ministri siano stati scelti per non far ombra al premier. La competenza appare un criterio secondario. L’esperienza un intralcio, non una necessità. Persino il ruolo del ministro dell’Economia, l’ottimo Padoan, è svilito dai troppi consulenti di Palazzo Chigi. Il dissenso (Delrio?) è guardato con sospetto. L’irruenza può essere una virtù, scuote la palude, ma non sempre è preferibile alla saggezza negoziale. La muscolarità tradisce a volte la debolezza delle idee, la superficialità degli slogan. Un profluvio di tweet non annulla la fatica di scrivere un buon decreto. Circondarsi di forze giovanili è un grande merito. Lo è meno se la fedeltà (diversa dalla lealtà) fa premio sulla preparazione, sulla conoscenza dei dossier. E se addirittura a prevalere è la toscanità, il dubbio è fondato.
L’oratoria del premier è straordinaria, nondimeno il fascino che emana stinge facilmente nel fastidio se la comunicazione, pur brillante, è fine a se stessa. Il marketing della politica se è sostanza è utile, se è solo cosmesi è dannoso. In Europa, meno inclini di noi a scambiare la simpatia e la parlantina per strumenti di governo, se ne sono già accorti. Le controfigure renziane abbondano anche nella nuova segreteria del Pd, quasi un partito personale, simile a quello del suo antico rivale, l’ex Cavaliere. E qui sorge l’interrogativo più spinoso. Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria.
Auguriamo a Renzi di farcela e di correggere in corsa i propri errori. Non può fallire perché falliremmo anche noi. Un consiglio: quando si specchia al mattino, indossando una camicia bianca, pensi che dietro di lui c’è un Paese che non vuol rischiare di alzare nessuna bandiera straniera (leggi troika). E tantomeno quella bianca. Buon lavoro, di squadra.

Stigliz: cosi' andate direttamente nel fosso .

Ecco  una  raccolta   di link  utili  alla  formazione  di un giudizio  consapevole sulla  politica  economica  italiana e mondiale,sulle  riforme necessarie e  sulle  discrasie della politica e  del  corporativismo all' italiana,tre  temi  strettamente  interdipendenti sui quali  si  gioca  l'attuale  dibattito e  di cui occorre  tener conto poiche'  influiscono  direttamente sin  nelle  scelte delle nostre  amministrazioni  comunali .


Prof Joseph Stiglitz ,premio Nobel  per  l'economia



Segnaliamo  su Radio Radicale ,collegandosi  al  sito e  cliccando  su  "riascolta", la lectio magistralis alle  Camere  tenuta  dal premio  Nobel  per  l'economia  Stiglitz  .(RADIO  RADICALE -clicca su  icona RIASCOLTA  e  in  palinsesto di data 23 9 2014   alle  ore  16,18 -clicca  su  RIPRODUCI  )
E' un documento chiarissimo che  dimostra  ,dati  e  teorie alla mano,come  il tam  tam della  politica europea e  italiana   sta  correndo  ,sui presupposti culturali  dell'austerita' ,non verso la  ripresa  ma scientificamente  verso  il baratro . Risulta  chiaro  come occorre  al piu' presto    attivare   una  efficace  risposta  e  iniziativa  politica  di  consapevole  progettualita' in totale  controtendenza.
Questo ascolto completo offre  importanti e ineludibili contenuti per  chi  desideri  comprendere e  soprattutto  per  chi non desidera essere preso  in giro da politiche  degli annunci ,da falsi  profeti   e  granchi. 
Qui  soltanto  un breve resoconto  giornalistico.
http://espresso.repubblica.it/affari/2014/05/06/news/joseph-stiglitz-l-euro-un-errore-ma-non-si-puo-tornare-indietro-1.163912

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Premio-nobel-Stiglitz-Renzi-sta-facendo-bene-ma-ha-mani-legate-8aa8b7cb-bf03-4ee9-b812-e3d9884f3d7d.html


Professor of Science and Technology at the University of Sussex (SPRU).
Ugualmente di grande  importanza per una  visione  generale  il contributo  della  Profssa Mariana  Mazzucato, economista  ,in particolare sul libro " Lo  Stato  innovatore " e  nei  suoi interventi -lezioni che  potete  ascoltare su  questo link
http://marianamazzucato.com/projects/the-entrepreneurial-state/lo-stato-innovatore/


Per  alcuni  aspetti e considerazioni sul versante  politico  e  sindacale italiano  vedi i link su
http://vociattive.blogspot.it/2014/09/contro-le-renzianate.html









martedì 23 settembre 2014

Per aiutarci a comprendere la crisi e i modi per uscirne

http://www.radioradicale.it/palinsesto/2014/9/22
clicca  su " riproduci "  ore  18,13  e  20,06  , rispettivamente  per  intervista  a  Bersani e  altri contributi sulla  crisi  .

http://marianamazzucato.com/projects/the-entrepreneurial-state/lo-stato-innovatore/

Alcuni importanti  riferimenti per  districarsi nel mare magnum  delle  Renzianate di turno

lunedì 22 settembre 2014

..e per l'Italia non va meglio

http://video.repubblica.it/dossier/governo-renzi/renzi-negli-usa-faremo-di-tutto-per-cambiare-l-italia/177976/176711?ref=HRER1-1..mentre  Renzi  negli USA in preda  a  delirio  di onnipotenza  ed  autoesaltazione(  segni  evidenti di  picchi  di  debolezza  e  frustrazione )  canta  il cambiamento  "violento"  ( si riferisce  forse  a rapporti  ..di un certo  tipo   ,da  bunga  bunga ,per intenderci) ,qui  Verdini  e' ancora  una  volta  indagato .Con questi  qui  fare  una  riforma  significa  affidare pecore  al  capo dei lupi.
Il problema  adesso  non e'  il se  ma  come  andremo  a sbattere ,e  il PD  si fara molto male.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/09/22/news/verdini_rinviato_a_giudizio_per_l_acquisto_di_un_palazzo_a_roma-96398519/?ref=HREC1-11

Ci siamo stancati delle solite facce.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/22/news/nuovo_incarico_in_vista_per_la_monterosso_stata_designata_per_l_ismea-96390545/

LA  domanda  sorge  spontanea: abbiamo  criticato i politici  che  hanno affossato  la  Sicilia negli ultimi  anni  ( Cuffaro, Lombardo, adesso  per  altri motivi  Crocetta ) .MA  non ci viene  in testa  che  a governare sono  anche  questi tecnici,sempre  quelli,  che  rispuntano  come l'acqua  da  un calzino  bucato ? Il riciclaggio di  amministratori con vari  insuccessi acclarati  e'  sempre  una  malattia  trasversale ai tempi  e alle  fazioni politiche .Come  fa  una  persona  che  e'  stata  designata  da  Cuffaro  a lavorare  bene  con  Crocetta,passando  per  Lombardo ? Misterium fidei

sabato 20 settembre 2014

A fera BIO

ultimo appuntamento de 
'a Fera Bio Palermo 2014...SERALE
...il mercatino Equo Bio Locale 
domenica 21 settembre ore 18,00-22,00
a Palazzo Steri, p.zza Marina 61 Palermo


le vostre aziende biologiche preferite..l'artigianato ecologico locale...le associazioni onlus..spettacoli..musica...e atmosfere suggestive!!

...e da OTTOBRE, si ricomincia con le edizioni mattutine!!!!

PASSATE PAROLA


......e seguiteci su:


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GASualmente
Ass. Univ. - Gruppo d’Acquisto Solidale
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martedì 16 settembre 2014

“Ehrenpreis des Deutschen Nachhaltigkeitspreises” –

 
..Nel proemio di presentazione  alla  sua relazione  annuale  il professore e  sindaco  Leoluca  Orlando , in pieno  accesso  di  narcisistica autoesaltazione e  di ottimismo ,  cita  , per i  consapevolissimi e  acculturati  cittadini  palermitani , in idioma tedesco l'onorificenza  ricevuta ,da  cui  l'altisonante virgolettato a  titolo  di codesta   nota sull' uffizial evento , cogliendo verosimilmente  impreparati  non solo l'ammirata  e  affascinata   casalinga  del  Capo o  della  Vucciria   che ,dinanzi a  cotal  sfoggio,  desideri approcciarne l'esplicativo  testo  , ma  anche i piu' smaliziati   barbari gallo francofoni e /o fiamminghi ivi residenti .
Come  per  i palloni  d'elio che affollano  il piano  del palazzo  dei Normanni  o  della  Cattedrale ....sta  a noi  seguirLo  nella  fantasmagorica  ricostruzione  di un anno  di  amministrazione ,che  ha ,si , avuto  (questo lo dobbiamo riconoscere  ) il merito  di  porre  un argine  alla deriva  totale  Cammaratesca ( anche  perché  al peggio  era  difficile ulteriormente  performare)  , ma  che  non ha  saputo  affatto  porre  nuove  condizioni  di vitalita' né  dare  la svolta  sperata  alla citta' .
Tra  le  118  (..118  ,un numero  una  garanzia) pagine  di un documento  che avrebbe dovuto  essere  presentato ,   per correttezza e  natural  proprio fine, anche  in uno svolgimento pubblico   assembleare ,cioe' quanto meno   alla presenza  dei  cittadini diretti  interessati  (  cui peraltro  e'  inviato  tra  i  destinatari ) , e  non soltanto , in modo quasi  riservato ,senza preavviso, al  consiglio comunale , spicca  la cospicua  lista  delle  cerimonie  e  dell'ufficio di   rappresentanza . Quindi seguono ,piu'  che altro, molti proponimenti , parole e  progetti ancora solo sulla  carta,ancora  solo  iniziati, a meta'  della  realizzazione , o con evidenti e  certi  inciampi di progressione  (anche  se  spesso non addebitabili all'amministrazione  ,causa  crisi economica  in corso ).
.Attivita'  onirica?
Tra  le  attivita'  che  sembrano  piu'  qualificanti  e  concrete ,a  dire  il vero, quelle delle  assessore   Evola e Ciulla , che pur  nella carestia   di mezzi e con un  lavoro  silenzioso dietro le  quinte sembrano  aver  dato  un indirizzo costruttivo , almeno  nelle intenzioni.E  ,pur se con tratti  di  parsimonia  e lentezza  (al cospetto dell'interesse e  della  sensibilita' mostrate  da  una  cospicua  parte  dei  cittadin* che  hanno  offerto  entusiasmo civico , progetti, stimoli suggerimenti ) , dobbiamo  anche citare l'attivismo  dell'assessore  Catania in merito a  mobilita' e  partecipazione,ma  i frutti  di  questo lavoro  sono  ancora allo stato  acerbo e  attendiamo  spirito  di ulteriore  servizio e  collaborazione.Il Dott Giambrone  ha  saputo  allestire  dopo anni un pregevole   cartellone al  Teatro Massimo , ma  sul fronte  generale  della  cultura  ha  dovuto  far  i conti  con le misere  casse  e il poco pane riservato  ai teatranti.Buoni risultati, grazie  all'impegno e  alla  sollecitazione  propositiva  di  alcuni  cittadini,arrivano  dagli orti urbani e  dalle  attivita'  dei  Social Street, mentre  le  decantate  attivita'  degli  ETM  non sembrano  corrispondere  a  un adeguato  livello  di  implementazione con l'attivita'  amministrativa  ,gestionale, organizzativa  su vari  aspetti  della  vita  del  comune ( dai trasporti alla  gestione  dei  rifiuti, alla partecipazione  dei cittadin*  etc ,non trovando  spesso riscontro  né  seguito alle  proposte che  vengono presentate   sul tavolo ) .Altri  assessori (e  consiglieri comunali tutti )  rimangono  all'orizzonte,  sanza  infamia  e sanza  lode ,relegati  a un ruolo  secondario non solo  dalla  prestanza  dell'impresario ma  anche  per  un mix dato  da   scarsita' di mezzi,confusione (o  assenza ) progettuale  imperante e basso  profilo di intenti .Questi  sono  soltanto  brevi  cenni.Certamente  per  farsi un'idea del  documento occorre  leggerlo per  intero , cosi'  come per  un giudizio sulla  realta'  dei fatti,che  non puo'  prescindere dall'osservazione e  dall'esperienza quotidiana.
Cio' che  colpisce direttamente e  senza  tema di errore i sensi  e  l'intelletto  dei palermitani  e'  invece , molto  piu'  pedestramente e  prosaicamente , l'immagine  di una  citta'  ancora  sporca , in alcuni  casi  proprio  lercia ,cadente e decadente, nella  quale  a  un elevato  livello  di tassazione  non corrisponde un pari livello  ,né  adeguato,  di  servizi né  di  progettualita'  di  rilancio .Una  relazione vivente   e vissuta ,questa  si, in carne  e  ossa ,che frustra il senso  civico  di tutti.
Sembra  che  i lavori  ,in corso , per  importanti opere  pubbliche , e la sempiterna  questione  di alcune aziende  partecipate  e  dei  loro   pletorici e  inefficienti  organici , filiazioni e  gemmazioni saprofite  di  atavici clientelismi politici , nonché la  questione  ossessiva  della  quadratura del bilancio , chiaramente sulla  pelle  dei palermitani , costituiscano la  chiave esclusiva  di lettura e  interpretazione personalistica , il leit motiv ,  di  questo ennesimo  periodo dell'olocene   orlandiano .
La  distanza  dai cittadini , di cui e' proprio icona  la  presentazione  di questa  relazione  avvenuta ,di fatto , attraverso i giornali ,e'  purtroppo uno dei  segni negativi  di questa  amministrazione.
Un atteggiamento  di  paternalismo e  autocrazia traspare  da molte prese  di posizione che frustrano,appunto,   alcune  esigenze  che  emergono direttamente  dai  cittadini , mentre  durante  la  campagna  elettorale  queste  richieste  avevano  ricevuto ,al  contrario,   molte  rassicurazioni  riguardo  al  futuro  stile  e  impronta di  governo. E ' da dire  ,a  onor  del vero, che  non solo il sindaco ma   tutta  la  classe dirigente del comune sembra  ancora  non adatta  né pronta  a  una relazione proficua e  aperta con le sensibilita'  e  stimoli provenienti  dalla societa'  civile, unica  forza  in grado  di generare  potenzialmente  e  dialetticamente il cambiamento  di cui  ha  bisogno  la  citta'.E  che  lo stesso Orlando  ammette  e riconosce le  gravi criticita' e  carenze  di un percorso appena  cominciato .
Quindi  finora  nulla  di  veramente  nuovo  sotto il sole : tutto  quanto fa  spettacolo ,brodo e  babbaluci !Viva  Palermo e  Santa  Rosalia!
MG

http://www.palermomania.it/news.php?orlando-ecco-il-mio-secondo-anno-da-sindaco-tanti-risultati&id=65308

Con i magistrati e con la politica sana


http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/16/news/minacce_rifiuti_e_clan_bagheria_in_piazza_con_il_sindaco_non_ci_fermeranno-95846366/

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/16/news/raid_nella_stanza_di_scarpinato_scatta_l_allarme_in_tribunale-95869482/

Solidarieta' incondizionata e  sostegno ai magistrati e  ai politici impegnati  in un'opera  di  risanamento e  pulizia,oltre  che  di  sviluppo sostenibile e  rispettoso del territorio .Le assurde  e  incivili  resistenze di una  parte ,purtroppo  ancora  presente e  influente,di  forze  e interessi contrari al bene  comune,la  bestialita' ,i metodi barbari e  sub umani ,le minacce ,le intimidazioni, le  ostentazioni  di  forza devono  essere  soltanto  stigmatizzate dalla  comunita' e  societa'  civile  e  trovare  un insuperabile ostacolo nel  coraggio  e  nell'unione  delle  parti sane . La mafia( e  l'incultura  mafiosa  ancor piu' subdola  diffusa  nel nostro modo  di pensare e di vivere )  non deve  soltanto  "calare  la testa", ma  deve essere  proprio  decapitata .I siciliani  si facciano  illuminare da  questa intuizione ,altrimenti il loro  futuro  sara' sempre  sottomesso,pieno  di incertezze ,ben triste e  povero ,con un atteggiamento  quietistico  e  fatalista che  conduce a  una  vita  timorosa,fatta di rozzi non ideali    e solo apparentemente vissuta .

lunedì 15 settembre 2014

Crocetta alla frutta , ma il resto ,non da meno, e' solo macedonia

http://palermo.blogsicilia.it/maria-rita-sgarlata-lascia-ormai-poca-serenita-per-assessori-del-pd/271069/
http://livesicilia.it/2014/09/15/il-pd-toglie-il-sostegno-a-rosario-crocetta-chi-vuole-proseguire-con-lui-ci-metta-la-faccia_538687/
http://palermo.blogsicilia.it/m5s-se-pd-non-recita-presto-crocetta-a-casa/271081/
http://livesicilia.it/2014/09/05/e-nelli-scilabra-disse-voglio-italia-lavoro-sms-di-fuoco-tra-lassessore-e-la-corsello_535276/

Tra  piscine, clickday , rimpasti  e  vario  tergiversare l'immagine  del  PD  e quella  di  Crocetta  in Sicilia  sono  ormai  ridotte  alla  pura  clowneria. E'  una  offesa  alla  Sicilia ..ma  paradossalmente e'  quanto  i  siciliani  si meritano .  Finche' questa terra  rimarra' ostaggio  della  "mamma  regione ",rinunciando  ad  affrancarsi  con le proprie  forze ,il clientelismo  e  il pressapochismo cialtronesco regneranno  indisturbati su  un popolo  che  ha  gia'  da tempo  perso  la  propria  dignita' ,come  e  peggio  di  quanto  avvenuto  con i  governi   Cuffaro e Lombardo.

MG

venerdì 12 settembre 2014

Fecondazione eterologa nei LEA ? La Lombardia frena


Eterologa : nei LEA  o  fuori  dai  LEA  (livelli  essenziali  di  assistenza) ?
Personalmente  penso  che   un  figlio  non possa  tradursi  in un  diritto a  ogni  costo e  costi quel  che  costi .
Poi  certamente occorre  effettuare un  discrimine . Sotto l'aspetto  etico e antropologico   la  procedura di  fecondazione omologa ,al fine di   sostenere  la  coppia con difficolta'  e  disturbi  della  fertilita', e'  cosa  buona che  trova  pieno  riconoscimento e  fondamento  in quanto  diritto.

Molti  dubbi  e perplessita' invece  suscita ,a mio  avviso ,la  fecondazione  eterologa  . Anzi, in questi  tempi  dove i cittadin* perdono  continuamente sul piano  delle  garanzie  proprio  per gravi  costi e carenza  di  risorse sia  nei servizi generali  che  di  salute, sembra davvero  poco opportuno che  si  destinino  fondi pubblici  per  consentire tecniche di  qualcosa  che sfiora ,in un certo senso ,nel  concetto, l'eu- genetica .

Uguale  attenzione e  maggiore  porrei invece ,per  esempio , ad  aumentare  le  risorse li'  dove  un diritto  alla salute  e  alla  stessa  vita  e'  particolarmente  fragile  o  addirittura  leso : vedi il caso  dei pazienti costretti  ad  acquistare  farmaci  salvavita  perché  non  erogati  dal  SSN ,vedi  introduzione e  studio/ricerca  di  nuove  terapie ,vedi  attenzione  ad  altre  patologie anche  socialmente  rilevanti (da  HCV ,SLA, disabilita'  gravi , etc )

In certi  casi  ,invece  che  accedere  all'eterologa , sarebbe  auspicabile  ,e  direi  doveroso,  scegliere  e favorire  l'adozione di minori di fatto  abbandonati e  soli .

Questa posizione ,qui  espressa a livello personale ,piu' o meno  condivisibile,puo'  comunque  introdurre a  una  discussione  piu'  profonda  e  serena,non ideologica né  religiosa   ,in un ambito  dove il modo di affrontare il problema  pare  aver tolto i criteri  di valutazione  e  persino  gli  strumenti  di riflessione.

Cio'  nel  rispetto  degli intimi sentimenti  di tutti .

Mario  Guglielmino


giovedì 11 settembre 2014

Per la stupidita' della bestia umana



Uno  scriteriato senz'arte  ne'  parte  si prende  la  briga  di  osservare  un' orsa  da vicino mentre  allatta e  cura  i  suoi cuccioli.
E'come  se  sull'autobus o al supermercato all'improvviso qualcuno prendesse il passeggino di vostro figlio .

Il minimo  e'  uno  sganassone  assicurato.
L'orsa  e' stata  fin troppo  buona....
Ed  ecco il ringraziamento  degli animali  e  bestie  umane...
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2014/09/11/orsa-uccisa-bufera-galletti-provincia-chiarisca-brambilla-attacca-ministro-incapace-rossi-dimetta_ytLTDNCAiK6InQ0dESTDpM.html

Sanita' a mollo

http://www.helpconsumatori.it/salute/cittadinanzattiva-tdm-tagli-in-sanita-hanno-gia-compromesso-sicurezza-e-accesso-alle-cure/85417

martedì 9 settembre 2014

Fo e il giullare Francesco al teatro antico di Taormina





 


                                        di Mario Guglielmino

                                                
                                              Un grazie a Vito,


                          a Fabrizio e alla compagnia       
                                teatrale     ITINERARIA
                                               
    Dario  Fo subito dopo lo spettacolo  ,  dietro le  quinte             

                                                                              

E' sera ,quasi mezzanotte .Dopo tre ore trascorse ascoltandolo , senza alcuna stanchezza, senza alcun calo di tensione .
Anche la luna e ' nel cielo sopra le nostre teste ,pare aver anche lei voluto assistere ,aprendo occhi e orecchie di lassu' al passaggio di una cometa sotto l'Etna..

E mentre Francesco muore cantando le laudi in un tripudio di estasi e mistica profondamente umana -con Dario quasi disteso sulla sedia di scena ,unico supporto iconografico (oltre al comodino con due calici da bere e lo scenario naturale del taorminese) lungo tutto il percorso teatrale di questo immenso e profondo affresco di Fo sul Santo d'Assisi - alla fine,al canto e nel buio, Ti sembra di percepire gli stessi colori del cielo blu e stellato e gli odori e i suoni della notte ,il vociare dei frati compagni cui il testo rimanda .E con l'attore sprofondi ,improvvisamente e in modo sublime , nella contemplazione e nella comprensione finale di un "mistero buffo".Francesco giullare di Dio.

Tanti artisti ,anche grandi, musicisti, registi, attori ,poeti e prosatori, si sono misurati col genio di Francesco. Ma la grandezza e l'acutezza di Fo appaiono qui insuperate e aprono a prospettive non convenzionali.La figura di Francesco risulta   titanica nell' "infinitamente piccolo " ,analizzata e sviluppata ai massimi livelli da Fo quasi alter Francesco ,accompagnando lo spettatore /attore alla scoperta e al disvelamento .E non solo perche' la grandezza dell'attore Dario si mostri proprio nel comunicare le emozioni , i sentimenti, nel muovere passioni e diletti e nel far percepire con vivida immaginazione persino i colori , le rughe dei vestiti, le tonalita' della musica che sembra provenire direttamente dal '200 ,e i suoni della natura,di una intera valle umbra ,le sensazioni empatiche e sin-cen-estetiche del freddo , del caldo, il brivido della vergogna e la gioia di una scoperta. Ma anche perche' l'ermeneutica di Fo  sul Poverello entra in sentieri non esplorati e persino teologicamente essenziali .
Siamo di fronte a un Nobel, non per caso, dal sorriso istrionico e al pari umile quasi come bambino .Il novantenne Dario apre alle sconfinate varieta' di lettura su altrettanti livelli della sua narrazione .Letteratura, filologia ,esegesi, agiografia ,etica ,antropologia e ricerca di senso della vita sono presenti dialogicamente e in gioco in questa opera e contribuiscono a dare un quadro d'insieme di irrinunciabile godimento e di vera comprensione .

Si parte da uno spunto critico/ polemico. A ridaglie ,dice lo spettatore attore ,richiamato dal buon Dario sin dall'inizio a una funzione brechtiana partecipativa ,di teatro civile. La critica forte e' alle sovrastrutture ( anche qui ci sono) ecclesiali che gia' a pochi anni dalla morte traviarono persino la narrazione e la storia genuina del poverello giullare d'Assisi, massacrando a colpi di censura la prima Vita (di Celano e altre ) e offrendo una storia edulcorata e filtrata secondo i canoni meno sovversivi della fede romana.



Ma subito Dario lascia il terreno della polemica per addentrarsi, con la sua sapiente opera di filologo e studioso di letteratura e lingua antica da palcoscenico, e vero maestro di umanita' ,nei fatti salienti e meravigliosi della vita del Santo. Nessuno riesce a restituire il senso e la pienezza di quel GIULLARE come Dario .


Francesco nasce da una famiglia ,diremmo oggi, della borghesia medio alta.La giovinezza trascorre nell'apparente distrazione ,che e' comunque segno dell'estrema vitalita' del giovane.Questa vitalita' pero' non impedisce a Francesco di partecipare a vere e proprie rivolte civili, durante le quali ,con altri drappelli di giovani (dissipati,rivoluzionari,caciaroni ? ), nell'impresa di difendere il popolo dal signore tiranno d'Assisi ,trae con loro a terra persino le torri civiche con uso di corde, appeso come in altalena .
Particolari animosi ,ma anche voluttuosi , sottaciuti dall'agiografia tradizionale,o noti solo agli addetti ai lavori del dietro le quinte.

Ma la ricerca di Francesco e' comunque sin dall'origine ( in questo non confliggono le visioni di Dario e dell'agiografia ecclesiale) un istinto di ricerca della vita e una domanda di senso.Egli ,scalfito e colpito nel senso profondo ,trova la sua prima risposta nell'incontro con la sofferenza ,con la caducita' e la precarieta' dell'incontro con i lebbrosi.
Egli li abbraccia e li cura ,domanda i soldi per essi curare alla tenera madre.

Percepisce definitivamente il proprio limite e la finitezza.
Ancora le nebbie della giovinezza sono presenti, ma vengono diradate con l'atto deliberato : nell'episodio della spoliazione davanti al vescovo e alla famiglia ,padre mercante adirato ed esterrefatto compreso .

C'e' qui una intuizione folgorazione intellettuale e spirituale in Francesco,oltre che un vissuto empatico  di grande sensibilita' .

Appare sin dall'inizio ,ed e' la traccia di lettura per tutto lo spettacolo, l'idea di Dio e della vita come una immensa contraddizione tra opposti che viene dialetticamente superata attraverso l'unita' forgiata dalla gioia e dal sentimento della fratellanza universale del Creato.E ancor piu' con l'opera maieutica dello scandalo dell'ironia e delle tecniche della non violenza , l'assoluta capacita' sovversiva e scompaginante gli schematismi del sistema ,cogliendone con intelligenza i punti deboli,trovando la debolezza proprio li' dove sembrebbero ben fondate le loro hierocuntiche rocche .
Francesco ha chiaro che , in un'epoca di decadenza e di ricerca e riduzione della vita al piacere dell'effimero e del caduco elevato a valore assoluto, priva di testimoni, l'unico modo per avvicinarsi e avvicinare l'uomo al Vangelo e a Cristo e' attivare in ogni passo lo scandalo della Croce ,prendendo in parola pura il Vangelo ,la follia e l'ironia e l'esser giullare nel Creato .Per attivare il percorso che porta l'uomo dalla distrazione (dal dis impegno) all'impegno e all'orientamento,all'ingaggio col mondo del se' ,degli altri e dell'ALTRO,all'intima gioia del dono cristiano di se'.

Francesco nudo.
Francesco che parla al lupo ululando ,con gli astanti che ascoltano allibiti con l'ausilio del frate traduttore.E alla fine salutano a loro volta il buon lupo ululando.L'analisi della natura umana ,non meno violenta e feroce, anzi molto molto di piu', della natura animale.

L'attualizzazione degli episodi evangelici,il vangelo spiegato e aperto a tutti in un epoca di oscurantismo culturale ( non della cultura, ma della sua diffusione) .La necessita' di far notare ,ad

esempio alle nozze dell'amico, che l'acqua trasformata in vino da Gesu' alle nozze di Cana era proprio l'acqua usata per lavare i piedi e i talloni impolverati degli ospiti,sottolineando l'aspetto ilare della cosa,suscitando l'ilarita' ma anche cogliendo l'essenza tramite il sorriso o le risa .


Francesco ha compreso e comunica la lezione : Gesu' e Dio ,con messer lo fuoco Spirito, toccano il fondo marcio dell'uomo .Non solo da buoni Super man attenzionando i buoni sfortunati oppressi. Di piu' : il messaggio di Dio penetra nelle profondita' scabrose dell'uomo,di ogni uomo ,traendone quel lume di iniziale bonta' e almeno trasformando o orientando quell'irreprimibile , ma redento, marcio .

L'incontro con gli uccelli, quasi apprendistato per imparare a parlare agli uomini.
La ricerca di un luogo e di una vocazione anche li' dove pare non esserci spazio per la vita e il senso di ciascuno. E tramite gli uccelli, tramite l'apparente (o vera ? ) follia ,raggiungere ,per omeopatia e omologhia , il cuore degli uomini induriti.


Bellissimo e gustoso il grande affresco finale del viaggio a Roma con i fervidi contatti con la Curia romana di Innocenzo III e Onorio III per ottenere il " privilegio" della predicazione in lingua volgare e la bolla per la formazione delle piccole comunita' francescane.
L'episodio della predica ai porci ,il ritorno ad Assisi .

La ricerca per   la cura dei malanni ,nelle acque (pubbliche ) termali con l'episodio sul bene comune : le acque ,una volta pubbliche , sottratte al bene comune da un signorotto superbo del luogo, ....privatizzate.

E infine la morte ,con quanto gia' detto all'inizio.
La morte diventa per Dario e Francesco piu' e oltre che sorella ,un Carnevale ! E' in effetti un carnevale, se intendiamo che ,nella prospettiva cristiana,quella e' solo l'apparente inizio dell' assenza , e che c'e',oltre le sembianze, un ritrovo ben vivente , dove ci si incontra con il desiderato grande assente, cui spesso nella vita non si riesce nemmeno a dare un nome .

Francesco quel nome vuole cantarlo,nella gioia persino nel momento che "pare"dell'annichilimento .

Un grande bluff ,una partenza che apre all'ebbrezza dello spirito e al canto delle laudi., al ritrovarsi "dietro le quinte" della vita,e quindi ..nella vera vita o nella vita vera. Come volete.

Dario propone uno spettacolo compiuto e intimamente unitario , eppure pare che dal palco scelga continuamente ,man mano che va avanti, un testo diverso ,gramlotico , composto di quadri scelti con la cura e l' "impronta" del vasaio ,anche ascoltando il respiro del pubblico attore .

Un riferimento delicato e' sempre alla compagna di sempre,l'indimenticabile adorata Franca ,cui e' andato il suo primo pensiero.
Subito dopo , il cenno al teatro incastonato e incantato (luna piena compresa) in un panorama vivo ancora da due millenni ,situato in mezzo alla storia dell'uomo nel Mediterraneo di Ulisse ,di Omero, e oggi possiamo dire , di Francesco e di Dario .

Sceglie di donare 200 copie delle sue litografie al sindaco di Messina , Renato Accorinti, per l'istituzione di una biblioteca per bambini.



Taormina 7 settembre 2014



 
                                                                                                                                                                             




sabato 6 settembre 2014

Renzi ,l'ex boy scout : tutto frate vento ,frate sole ..et petrolio

http://www.gds.it/gds/sezioni/economia/dettaglio/articolo/gdsid/372718/
Tutto  cio' che  inquina  e deturpa  il paesaggio  va bene per  questo  yankee  toscano?
A  costo  di perdere ..un po'  di consensi  di ambientalisti ?
Evidentemente  Renzi  mette  nel  calderone non solo  i consensi  ma  anche   la  salute dei cittadin*, privilegiando  i  soldi delle  multinazionali,  che  nemmeno  in  Sicilia rimarrebbero.

Alla  faccia  del  nuovo, della  rottamazione  e  del  rinnovabile.
Qui  a essere  rottamato  e'  solo  il buon senso.

MG

giovedì 4 settembre 2014

Un saluto a Aldo

Il nostro amico  Cataldo Gallo  si  e' spento  oggi dopo una grave malattia .
Conserveremo sempre  un ricordo  di lui ,uomo  buono e garbato,impegnato con noi  insieme per la  ricostruzione  etica  e civile di questa  citta', anche nella  fondazione e  nella  vita dell'associazione  Voci attive e contribuendo , da esperto web ,  anche  a dar  vita  e forma  a  questo  sito blog associativo.
Alla famiglia e  ai cari esprimiamo solidarieta' nel  dolore  e  vive  condoglianze per la prematura  scomparsa . 
Voci  Attive-Palermo

Questa si che e' semplificazione !..si conferma l'incompetenza cronica degli amministratori scelti da noi cittadini

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/03/news/tassa_sui_rifiuti_e_nuova_ici_stangata_d_autunno_per_280_mila_contribuenti-94942067/

mercoledì 3 settembre 2014

Dario Fo e Francesco,giullari di Dio

TEATRO ANTICO
TAORMINA


7 settembre 2014 – ore 21.30




DARIO FO


LU SANTO JULLÀRE FRANCESCO


scritto e interpretato da Dario Fo

produzione Compagnia Teatrale Fo Rame
organizzazione Itineraria Teatro
Dario Fo debuttanell’incantevole Teatro Antico di Taormina, unica data del Sud Italia, con il suo Lu Santo Jullàre Françesco: il memorabile lavoro sulla vita del Santo d’Assisi, realizzato 15 anni fa e ora riscritto in un’inedita versione che non poteva mancare di riferimenti a Papa Francesco che del santo di Assisi non ha raccolto solo il nome, ma anche la funzione e lo spessore morale. Dopo averlo proposto in prima serata su Raiuno, Dario Fo torna nel Sud Italia con una data unica.

La storia medievale, i miti e le leggende si intrecciano all’attualità e alla storia contemporanea, grazie alla maestria giullaresca di uno straordinario Dario Fo:“Avevo pensato – spiega - di ristrutturare l’opera dopo la scoperta di testi scritti da seguaci di San Francesco che mettevano in luce che molto di quello che noi sappiamo di lui non è la verità. Francesco era un uomo del suo tempo, che viveva le situazioni, la rivolta della sua città, la lotta contro le prevaricazioni: tutto questo era sparito”.  Ma soprattutto, a modificare il suo punto di vista è stato l’arrivo al soglio pontificio di Papa Francesco: “Ho voluto raccontare anche questo grande personaggio, al quale anche i non cattolici guardano per la trasformazione del mondo”.

I protagonisti de Lu Santu Jullàre Francesco sono i personaggi dell’Italia medievale: dai semplici ai Cardinali e addirittura ai Papi.

La realtà storica e le leggende popolari si mescolano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita del santo umbro: la richiesta di approvazione della Regola a Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, la malattia agli occhi.

Rileggendo leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi tre secoli Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Un eretico di fatto, la cui storia è tornata alla ribalta ai giorni nostri con la salita al soglio di Pietro del nuovo pontefice.



Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava e di tutto “lo suo corpo fasea parola” come testimonia un cronista del suo tempo; nei suoi sermoni suscitava divertimento ma anche commozione fra i presenti che lo ascoltavano.

Dario Fo

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