Come per i palloni d'elio che affollano il piano del palazzo dei Normanni o della Cattedrale ....sta a noi seguirLo nella fantasmagorica ricostruzione di un anno di amministrazione ,che ha ,si , avuto (questo lo dobbiamo riconoscere ) il merito di porre un argine alla deriva totale Cammaratesca ( anche perché al peggio era difficile ulteriormente performare) , ma che non ha saputo affatto porre nuove condizioni di vitalita' né dare la svolta sperata alla citta' .
Tra le 118 (..118 ,un numero una garanzia) pagine di un documento che avrebbe dovuto essere presentato , per correttezza e natural proprio fine, anche in uno svolgimento pubblico assembleare ,cioe' quanto meno alla presenza dei cittadini diretti interessati ( cui peraltro e' inviato tra i destinatari ) , e non soltanto , in modo quasi riservato ,senza preavviso, al consiglio comunale , spicca la cospicua lista delle cerimonie e dell'ufficio di rappresentanza . Quindi seguono ,piu' che altro, molti proponimenti , parole e progetti ancora solo sulla carta,ancora solo iniziati, a meta' della realizzazione , o con evidenti e certi inciampi di progressione (anche se spesso non addebitabili all'amministrazione ,causa crisi economica in corso ).
.Attivita' onirica?
Tra le attivita' che sembrano piu' qualificanti e concrete ,a dire il vero, quelle delle assessore Evola e Ciulla , che pur nella carestia di mezzi e con un lavoro silenzioso dietro le quinte sembrano aver dato un indirizzo costruttivo , almeno nelle intenzioni.E ,pur se con tratti di parsimonia e lentezza (al cospetto dell'interesse e della sensibilita' mostrate da una cospicua parte dei cittadin* che hanno offerto entusiasmo civico , progetti, stimoli suggerimenti ) , dobbiamo anche citare l'attivismo dell'assessore Catania in merito a mobilita' e partecipazione,ma i frutti di questo lavoro sono ancora allo stato acerbo e attendiamo spirito di ulteriore servizio e collaborazione.Il Dott Giambrone ha saputo allestire dopo anni un pregevole cartellone al Teatro Massimo , ma sul fronte generale della cultura ha dovuto far i conti con le misere casse e il poco pane riservato ai teatranti.Buoni risultati, grazie all'impegno e alla sollecitazione propositiva di alcuni cittadini,arrivano dagli orti urbani e dalle attivita' dei Social Street, mentre le decantate attivita' degli ETM non sembrano corrispondere a un adeguato livello di implementazione con l'attivita' amministrativa ,gestionale, organizzativa su vari aspetti della vita del comune ( dai trasporti alla gestione dei rifiuti, alla partecipazione dei cittadin* etc ,non trovando spesso riscontro né seguito alle proposte che vengono presentate sul tavolo ) .Altri assessori (e consiglieri comunali tutti ) rimangono all'orizzonte, sanza infamia e sanza lode ,relegati a un ruolo secondario non solo dalla prestanza dell'impresario ma anche per un mix dato da scarsita' di mezzi,confusione (o assenza ) progettuale imperante e basso profilo di intenti .Questi sono soltanto brevi cenni.Certamente per farsi un'idea del documento occorre leggerlo per intero , cosi' come per un giudizio sulla realta' dei fatti,che non puo' prescindere dall'osservazione e dall'esperienza quotidiana.
Cio' che colpisce direttamente e senza tema di errore i sensi e l'intelletto dei palermitani e' invece , molto piu' pedestramente e prosaicamente , l'immagine di una citta' ancora sporca , in alcuni casi proprio lercia ,cadente e decadente, nella quale a un elevato livello di tassazione non corrisponde un pari livello ,né adeguato, di servizi né di progettualita' di rilancio .Una relazione vivente e vissuta ,questa si, in carne e ossa ,che frustra il senso civico di tutti.
Sembra che i lavori ,in corso , per importanti opere pubbliche , e la sempiterna questione di alcune aziende partecipate e dei loro pletorici e inefficienti organici , filiazioni e gemmazioni saprofite di atavici clientelismi politici , nonché la questione ossessiva della quadratura del bilancio , chiaramente sulla pelle dei palermitani , costituiscano la chiave esclusiva di lettura e interpretazione personalistica , il leit motiv , di questo ennesimo periodo dell'olocene orlandiano .
La distanza dai cittadini , di cui e' proprio icona la presentazione di questa relazione avvenuta ,di fatto , attraverso i giornali ,e' purtroppo uno dei segni negativi di questa amministrazione.
Un atteggiamento di paternalismo e autocrazia traspare da molte prese di posizione che frustrano,appunto, alcune esigenze che emergono direttamente dai cittadini , mentre durante la campagna elettorale queste richieste avevano ricevuto ,al contrario, molte rassicurazioni riguardo al futuro stile e impronta di governo. E ' da dire ,a onor del vero, che non solo il sindaco ma tutta la classe dirigente del comune sembra ancora non adatta né pronta a una relazione proficua e aperta con le sensibilita' e stimoli provenienti dalla societa' civile, unica forza in grado di generare potenzialmente e dialetticamente il cambiamento di cui ha bisogno la citta'.E che lo stesso Orlando ammette e riconosce le gravi criticita' e carenze di un percorso appena cominciato .
Quindi finora nulla di veramente nuovo sotto il sole : tutto quanto fa spettacolo ,brodo e babbaluci !Viva Palermo e Santa Rosalia!
MG
http://www.palermomania.it/news.php?orlando-ecco-il-mio-secondo-anno-da-sindaco-tanti-risultati&id=65308
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