venerdì 6 maggio 2016

La lobbie dei cittadini semplici

E' necessario creare la lobbie dei cittadini semplici.


E' un dato di fatto :chi abita e vive la citta', il "cittadino" in quanto tale ,non connotato da altra appartenenza socio economica ,non ha la stessa forza contrattuale di altre figure che invece popolano il complicato universo sociale urbano.

Alcune categorie di persone ,connotate tramite la definizione del loro impegno lavorativo quotidiano (per es :i lavoratori dei cantieri, i commercianti di quella o quell'altra zona, i dipendenti delle partecipate ,i costruttori e dili,i titolari di grosse imprese e cosi' via ) hanno e riescono ad ottenere maggior evidenza e forza contrattuale nei confronti dell'amministrazione,creando con maggior facilita' fronti compatti e suscitando attenzione e ascolto efficace.

Si apre quindi un paradosso ,che rende bene l'assenza ,nei progetti dell'amministrazione comunale,della considerazione del cittadino nella sua essenzialita',(ritenendola erroneamente per molti versi scontata ) quale semplice utente del PRIMO BENE COMUNE indivisibile diffuso e comune a tutti: la CITTA' che si abita e si vive -

E' esperienza quotidiana :ogni volta il cittadino semplice si scontra in impari confronto col Moloch dell'amministrazione .

Ecco quindi via via i problemi dei senza casa, dei cittadini che soffrono l'assenza di verde, di cura di arredo, di socialita' di mobilta' di aria pulita ,di servizi efficienti .I cittadini in quanto tali faticano a ottenere attenzione e per paradosso , dopo le elezioni (rito stancamente  ripetuto tra speranze e delusioni) , soltanto le lobbies , specialmente e conomico finanziarie, ottengono l'attenzione di politici e amministratori .

  Ecco perche' occorre con urgenza approvare appositi strumenti CIVICI per la co- gestione delle citta' da parte dei veri primi e diretti interessati, i cittadini.
Ecco perche' si rende necessario incontrarci e fare MASSA critica.L'unita' delle forze permette a ciascuno di raggiungere l'obiettivo .

A PAlermo  le forze sane e attive sono disgregate ,causa il tempo tiranno e una certa scarsa capacita' di connettersi tra gruppi ,associazioni, singoli cittadini..
CReare relazioni co-costruttive e' essenziale per cambiare questa citta'.

PEr muoversi meglio ,nel verde e in servizi pubblici degni di tale nome INCONTRIAMOCI e portiamo avanti insieme le nostre istanze.
Condividendo  l'impegno e la fatica , si moltiplicherebbe  il risultato

Non e' ,in tutto questo, il dato politico che importa ,e che anzi deve rimanere ben distinto, nel rispetto dei ruoli (civico e politico istituzionale amministrativo).Cio' sia chiaro :non si vuol scalzare prerogative che soltanto le circoscrizioni e i consigli comunali svolgono legittimamente.
E inoltre :che si sia favorevoli o contrari all'amministrazione in carica non importa , non e' in discussione cio'sotto l'aspetto politico .

Si discute invece della capacita' tutta CIVICA di stipulare un patto di collaborazione e un tavolo di partecipazione costante alle scelte dell'amministrazione, su temi ben definiti (beni comuni) disponendo di utili e agili strumenti ,come le Consulte,il LABSUS,altre modalita' di ascolto pratico .

Siamo convinti che spazi adeguati di cittadinanza attiva possano migliorare le performance di tutte le amministrazioni, di ogni colore politico.

L'importante e' avere gli strumenti ,garantirli, pensarli necessari ,con lo Statuto Comunale rinnovato, con le Consulte civiche , con appositi patti e regolamenti di gestione dei BEni COmuni indivisibili e di interesse collettivo diffuso.

La Partecipazione dei cittadini all'amministrazione ,con la capacita' propositiva e anche decisionale sull'uso dei BENI COMUNI , e' fondamentale per migliorare la qualita' di vita delle nostre citta' .

La partecipazione civica non e' antagonista ma favorisce semmai la buona amministrazione e gestione cittadina ,con un apporto di consapevolezza della  base .

Per questo chiediamo di rinnovare lo Statuto comunale di Palermo,prevedendo idonei strumenti di partecipazione, di decisione condivisa CON i cittadini .

Riguardo alle Consulte ,poi, manca soltanto la deliberazione ufficiale del Consiglio Comunale.

C'e'quindi una concordanza di fondo tra cittadini e amministratori.

Si colmi subito l'attesa della cittadinanza attiva, si dia corpo all'attivazione del percorso di patto partecipativo tra cittadini e amministrazione comunale


MArio Guglielmino
Palermo
VociAttive


 
 

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