giovedì 19 maggio 2016

CAmpagna elettorale e partecipazione dei cittadini

Come si poteva immaginare, ad un anno dalle prossime amministrative, assistiamo in questi giorni all’inizio delle manovre per l’individuazione dei candidati sindaco. Come da prassi, è l’inizio dei corteggiamenti e degli ammiccamenti dei vari politicanti di mestiere, sostenuti come sempre dagli intramontabili partiti che seppur vituperati sono sempre pesantemente presenti. Si lanciano provocazioni, ci si auto-candida, cominciano le campagne di denigrazione nei confronti dell’uno e/o dell’altro candidato/a, dell’uno e dell’altro partito o movimento che sia. Tuttavia, nell'agitazione collettiva, i soliti protagonisti di questo squallido spettacolo dormono sonni tranquilli perché, secondo copione, sono certi che la maggior parte di quei pochi cittadini e cittadine che ancora credendo nella bontà del voto andranno alle urne potrebbero facilmente essere abboniti e ammaliati con promesse di ogni tipo, programmi allucinogeni, rassicurazioni e ingannevolmente anche con promesse lavorative, raccomandazioni, soldi o addirittura miseri pacchi di pasta. Questione di tempo e ci verranno a cercare, ancora una volta, per una delega in bianco sul loro operato che secondo legge potrà essere confermato o revocato solamente ogni 5 anni! Purtroppo ad oggi nessuna legge consente al cittadino/a, al popolo sovrano, di controllare e, qualora ce ne fosse bisogno, sfiduciare gli eletti nel corso del loro mandato; peraltro ancor più irrealizzabile è l’ipotesi, grazie al porcellum prima e all’italicum oggi, che i candidati possano essere scelti dai cittadini/e anziché dalle segreterie dei partiti. Ci verranno a cercare anche i 28 consiglieri uscenti o “uscieri” di Palermo, non me ne vogliano, che non hanno firmato la proposta di delibera per l’approvazione delle modifiche dell’attuale statuto comunale richiesta da 1064 cittadini e 70 sigle associative della città. Probabilmente anche l’attuale sindaco Leoluca Orlando e l’attuale Presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando, che nel 2012 (appena eletti) ci hanno incoraggiati nell’impresa di redigere una proposta di nuovo statuto comunale, ci cercheranno per avere il nostro voto, per essere rieletti, per riconfermare il loro “impegno” per il “bene” di questa città. In campagna elettorale si ricorderanno tutti dei cittadini e, come non mai nei 4 anni precedenti di sindacatura e consigliatura, gireranno come trottole per raggiungere tutti gli angoli più remoti della città, per raccontare al popolo che la democrazia è importante, che il cittadino/a è importante e che i problemi di ogni fascia sociale saranno oggetto del loro programma politico e bla bla, bla bla, bla bla. Tutto ciò per avere un voto in più del loro concorrente… Ci siamo stancati di vedere sempre lo stesso film, la stessa sceneggiata che aumenta inesorabilmente le fila di chi non ha più fiducia in questo sistema di selezione della classe dirigente e soprattutto di chi ha finito di sperare che il proprio voto possa avere un peso oggettivo per cambiare o comunque migliorare la vita civile della propria comunità. Vi abbiamo cercato noi in tutti questi anni perché, da cittadini/e savi, lungimiranti e appassionati del bene comune, abbiamo capito che per rendere efficiente ed efficace la macchina amministrativa occorreva scrostare l’apparato da tutte quelle patine di ruggine create, a volte ad arte, da chi anteponeva l’interesse di parte all’interesse comune. Abbiamo capito che occorreva ristabilire, dopo lunghi anni di buio in questa città, un rapporto di fiducia e di collaborazione tra Istituzioni e cittadini/e, che occorreva dare forma e linfa a quella bella espressione che molti anni fa formulò Don Milani: “La politica è l’arte di uscire insieme dai problemi, uscirne da solo è avarizia”. Uscire dagli steccati, dalle illogicità, dalle forme burocratiche asfissianti, dagli interessi di parte, dai ruoli preconfezionati o precostituiti per costruire insieme risposte concrete e sensate per tutti quei cittadini/e, soprattutto quelli più deboli, che vivono il disagio abitativo, ambientale, lavorativo, sociale, di mobilità e tanti altri per i quali la soluzione potrà arrivare solamente da un’azione corale mirata alla crescita civile e culturale di tutta la comunità. Vi abbiamo cercato, abbiamo lavorato fianco a fianco per più di un anno cittadini, associazioni e rappresentanti del Consiglio Comunale ma quando si è arrivati al punto cruciale, in cui doveva aprirsi il dibattito nella sede istituzionale principe di rappresentanza della cittadinanza, inspiegabilmente ci avete girato le spalle senza darci una motivazione plausibile, senza degnarci di quell’attenzione che sapete dimostrare solo in campagna elettorale. Ancor più sconvolgente è stato registrare le contraddizioni di qualche autorevole capogruppo che da me interpellato si è espresso favorevolmente per la deposizione della delibera in Consiglio per poi apprendere, nel giro di poche ore, che i fatti erano ben diversi dalle dichiarazioni. Roba da rimanere basiti, soprattutto per il comportamento inaspettato dei 16 consiglieri del gruppo 139 che, pur sostenendo un sindaco che da anni proferisce in tutte le occasioni l’importanza della democrazia partecipativa seppur nei fatti mostra non poche difficoltà nell’applicarla, si sono rifiutati di firmare un atto coerente con il loro programma elettorale di cui si sono fatti interpreti. E mentre in altre città d’Italia come a Bologna, Ancona, Napoli si avviano esperienze di partecipazione cittadina significative, noi qui a Palermo vogliamo continuare a sperare, operosamente, che questa o la futura amministrazione possa accogliere il contributo appassionato e disinteressato di tanti cittadini che vedono nella partecipazione una delle opportunità importanti per migliorare il vivere civile di questa città. Per favore non ci venite a cercare nei prossimi mesi per chiederci fiducia per il vostro prossimo mandato…non venite ad elemosinare in cambio di promesse vane il consenso per una funzione e un servizio che dovrebbe avere al centro i sogni, le idee, la passione, il futuro di tanti bambini/e, donne e uomini di questa città. Semmai veniteci a cercare adesso, incontriamoci ora: dimostrate a noi cittadini e forse a voi stessi che siete degni del ruolo che ricoprite. Iniziate il domani a partire dall’oggi…sappiate che indietro non si torna!
Vito Restivo
Voci Attive

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