lunedì 1 febbraio 2016

Sicilia - Il Parlamento approva il governo ignora

Care e cari tutti,
 
di seguito il comunicato inviato alla stampa sulla scelta annunciata ieri in IV Commissione ARS dall'Assessore Contraffatto di non resistere all'impugnativa . Dalla seduta sono emersi diversi elementi in parte riassunti nel comunicato. Per parte nostra io ed Alfio La Rosa invitati per il Forum alla seduta abbiamo fatto una serie di osservazioni e richieste che formalizzeremo per iscritto all'Assessore, che per un altro impegno istituzionale non ha potuto ascoltarci per più di 4 minuti. La prima parte della seduta molto tumultuosa non è stata pubblicata sul sito ARS. La seconda parte è visionabile collegandosi al link di seguito o dalla pagina youtube del sito ARS ci sono molti passaggi interessanti, i nostri interventi sono alla fine. 
 
 
Un abbraccio antonella  leto

Sicilia - Il Parlamento approva il governo ignora
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Incredibile ma vero! il governo Crocetta rinuncia a difendere le prerogative del Parlamento siciliano e dello Statuto autonomo e non si costituisce in giudizio per opporre resistenza all’impugnativa di Renzi sulla legge per l’acqua pubblica.

Palermo, 3 febbraio. Ieri, durante la seduta di IV Commissione Ambiente e Territorio ARS, l’Assessore Vania Contraffatto ha annunciato che il governo Crocetta ha deciso di non resistere all’impugnativa di Renzi sulla legge 19/15 per l’acqua pubblica. Un tempismo perfetto visto che scadevano ieri i termini per la Regione di opporre resistenza presso la Corte Costituzionale all’impugnativa nazionale che vorrebbe mettere il bavaglio alla potestà legislativa dell’Assemblea regionale.

Alla domanda di conoscere con quali atti formali la giunta ha valutato e disposto di rinunciare alla costituzione in giudizio, l’Assessore ha candidamente risposto che: "non ci sono atti ufficiali dove si decide di non costituirsi perché quando si è andato a parlare con il sottosegretario Bressa, il presidente Crocetta rappresentato dal vicepresidente Lo Bello, presente io, il capo dell’Ufficio legislativo e legale, il capo di Gabinetto di Bressa, presente l’autorità per l’energia ed il gas, gli avvocati del ministero dell’Ambiente, l’intesa è stata che avremmo presentato un disegno di legge di iniziativa governativa dove si eliminavano gli elementi macroscopici di impugnativa in modo che presentato ed approvato quello, lo Stato ritirava l’impugnativa per cessazione della materia del contendere. Questi sono stati gli accordi che sono stati fatti per cui si è impegnato il governo." L’assessore ha aggiunto che è quasi pronto il testo di legge governativo.

Dunque il governo Crocetta convocato dal Ministero accetta di aggiustare una legge non gradita a Renzi, confermando la devoluzione di potestà legislativa del Parlamento siciliano, mortificando la più importante e continuativa mobilitazione di cittadini ed enti locali a favore dell’acqua pubblica e calpestando ancora una volta la volontà popolare espressa dalla maggioranza assoluta dei siciliani con i referendum del 2011 e con la promozione della prima legge di iniziativa popolare e consiliare per l’acqua pubblica, senza sentire il bisogno, come abbiamo appreso ieri, di confrontarsi su ciò con l’Assemblea regionale nè con la stessa maggioranza che sostiene Crocetta.

Il dubbio più che legittimo è che con questa manovra Renzi voglia sottrarsi al giudizio della Corte su un tema in cui la legislazione di riferimento è quella europea più che quella nazionale, al contempo cercando di ottenere una revisione della legge siciliana nell’indirizzo a lui gradito, e sempre sostenuto dall’Assessore nominato dalla sua stessa area politica.
Sulle contraddizioni di un Presidente che si è fatto eleggere promettendo l’acqua pubblica e che rinuncia ad esercitare le prerogative del Parlamento siciliano e dello Statuto autonomo giudicheranno i cittadini.

Noi lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo, nessuna trattativa al ribasso sull’acqua pubblica in Sicilia, se le modifiche proposte non saranno migliorative si aspetti la pronuncia della Corte.
Facciamo appello ai cittadini, agli enti locali, alle forze associative e politiche a mobilitarsi e prendere parola sul rispetto della democrazia e della volontà popolare nella nostra regione e nel Paese.
Al Presidente dell’Assemblea, ai 90 parlamentari che hanno votato la legge, ai componenti della IV Commissione ARS che dovranno valutare il testo della giunta facciamo appello a vigilare ed opporsi a qualsiasi mediazione al ribasso.
Lo stesso Assessore ed il Dirigente Generale hanno ammesso ieri che la legge è in vigore e va applicata. Se modifiche vanno introdotte devono andare nell’indirizzo di un rafforzamento dei contenuti pubblicisti e partecipativi della legge.

SI SCRIVE ACQUA E BENI COMUNI, SI LEGGE DEMOCRAZIA
Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni
a.l. 3336599512 a.l.r. 3296813727

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