domenica 23 dicembre 2012

Lettera sulla sanita'

Ecco in anteprima  il testo  di una  lettera  che  prossimamente  con modalita' da  stabilire  invieremo  all'assessore alla sanita'  siciliana dssa Borsellino e  al presidente  Crocetta .
Un appello  perche' la  rivoluzione  culturale  e morale  si estenda  anche  a uno  dei  settori  piu' delicati per la  vita  del  cittadino e spesso  invece diventato strumentale  terreno  di  conquista  e di lotte  di potere.


Al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta


All’Assessore alla Sanità, drssa Borsellino



Da operatori nel sistema sanità della Regione Siciliana, o da “semplici cittadini”, rivolgiamo un accorato appello al Presidente della Regione, all’Assessore alla Sanità e a tutto il nuovo governo regionale affinchè le prime e fondamentali scelte nel settore sanitario segnino una radicale svolta ed un deciso cambio di tendenza rispetto al passato.



Ricordare alle SS.LL. che la salute è probabilmente il più importante bene del quale si debba aver cura è certamente superfluo. Chi opera nel settore della sanità con funzioni di diretta assistenza ai pazienti - medici, infermieri e qualunque altra figura sanitaria - deve essere guidato, più che in qualsiasi altra professione, da amore per il proprio lavoro e dalla “missione” di alleviare le sofferenze del paziente che è affidato alle sue cure. Come in qualunque altra attività della vita, tuttavia, è evidente che anche nei diversi settori del sistema sanità vi siano professionalità ed umanità di diverso livello. Chiunque si ammali e abbia necessità di ricorrere all’assistenza pubblica spera di trovare nel medico che lo prende in cura le giuste risposte alla domanda di salute e, forse ancor più, quell’empatia che rassicuri circa un percorso di guarigione nel quale si può essere accompagnati da professionisti preparati e “solidali”. Purtroppo, non sempre è così. Vi possono essere ad ostacolo sia limiti nelle capacità professionali ed umane, sia carenze nelle strutture sanitarie. Questo secondo punto deve, oggi ancor più che nel passato, fare i conti con le difficoltà economiche che il Paese tutto e la Regione Sicilia stanno incontrando.

E‘ evidente, tuttavia, che le scelte sugli investimenti da fare, la rifunzionalizzazione delle strutture esistenti e il coraggio nel chiudere strutture non funzionanti e non necessarie, per reinvestire altrove, possano essere la bussola per operare nella direzione di un potenziamento dell’offerta sanitaria, pur in momento di difficoltà economica.



Questo appello, tuttavia, vuole focalizzare il primo aspetto: quello della qualità degli operatori. Potremmo dire quello della scelta delle persone alle quali i cittadini affidano il proprio bisogno di salute. Occorre che questo governo ponga con forza al centro di ogni scelta il criterio della meritocrazia. Occorre che ciò avvenga a partire dai concorsi per l’assunzione di semplice personale ausiliario - il sorriso e la capacità di un inserviente possono valere una migliore giornata di degenza per qualsiasi paziente in qualsiasi ospedale -, proseguendo con l’assunzione di personale infermieristico e medico di ruolo laddove si susseguono “incarichi” che impediscono la continuità assistenziale e che non danno serenità agli operatori, e concludendo con le scelte dei direttori di unità operative complesse e di dipartimento.



Occorre nell’immediato che ciò avvenga nelle scelte dei Direttori Generali e dei Direttori Sanitari delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere. Si tratta di scelte fondamentali per lo sviluppo della Sanità nel prossimo quinquennio. La politica di basso livello che fino a ieri ha operato le sue scelte ha fatto delle Aziende Sanitarie una “dependance” per la raccolta del consenso elettorale. Troppo spesso le nomine dei Direttori hanno obbedito ad un “manuale Cencelli” della maggioranza che ha governato, ignorando le vere capacità professionali di chi doveva operare nel governo della salute.

Appare anche opportuno richiedere che i Direttori Generali vengano selezionati dal mondo della Sanità, che siano cioè persone che conoscano i criteri dell’organizzazione ospedaliera e che siano realmente in grado di visitare gli ambulatori territoriali e i presidi ospedalieri da loro diretti, rendendosi conto dei fabbisogni degli utenti.

Chiediamo che nell’imminenza di operare le nuove scelte, le SS.LL. sappiano dimostrare che la competenza è l’unico faro che guiderà l’operato del governo regionale. Chiediamo che si usino criteri di assoluta trasparenza, che i possibili candidati rendano preventivamente pubblici i propri curricula e che nelle scelte prevalgano esclusivamente i criteri di competenza e professionalità. Insomma, un passo indietro della “vecchia politica” rispetto all’invadenza nel mondo della sanità. Da quì, non più Primari nominati per “appartenenza politica” ma solo per preclare capacità professionali.

A tal proposito, è necessario che si torni all’idea del primariato come istituzione  garante  del  sapere medico scientifico; troppo spazio oggi i direttori di unità operativa sono costretti a dedicare alla mera  ragioneria contabile. Occorre ridurre il carico di burocratizzazione del ruolo del primario, pur  nel rispetto e nell'esigenza  del  controllo dell'attivita' e  degli sprechi.



Occorre rendersi conto che chi amministra la Sanità è il principale responsabile della “buona sanità” o della “mala sanità”. Vorremmo che il giudizio sulle capacità di una amministrazione non si basasse sulla “capacità” di operare tagli di spesa trasversali e spesso ciechi o di avere le carte a posto rispetto alle valutazione dell’AGENAS, ma che sia basato sulle scelte operate per venire incontro ai reali bisogni di salute di un territorio.



Signor Presidente, il Suo percorso è iniziato con segni di discontinuità rispetto al passato che possono fare sperare. Signora Assessore, la Sua storia personale di impegno nella Sanità ed il Suo Nome possono essere garanzia di scelte di grande onestà.

Alle Vostre imminenti scelte guarderemo, conoscendo uomini e cose della Sanità, per comprendere se vi sono reali prospettive di cambiamento nel più delicato settore politico che questo Governo dovrà gestire.

Con l’augurio di non restare delusi e con la fiducia che le scelte possano cambiare in meglio




Voci  Attive  sara'  tra  i primi  firmatari della  missiva.













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