giovedì 27 dicembre 2012

Quasi un anno di bilanci per Voci Attive

                                                  di MArio Guglielmino

VOci Attive nasce dall’indignazione civica.E si sviluppa nella propositivita’.La scelta di definirsi come una associazione politico culturale pone Voci Attive in una dimensione di vivace e continuo rapporto e dialogo con la realta’ globale.


Come Cittadini del mondo riteniamo ormai ineludibile metterci in gioco ,occupandoci anche di politica per evitare che la politica si occupi di noi in modo distorto.

Comprendere la politica non come una funzione di pochi ma come il primo frutto della dialettica sociale e’ essenziale per riscoprire che dietro e oltre ogni forma di delega e rappresentanza v’e’ un dovere dell’uomo in quanto tale ,un richiamo alla partecipazione ,una dimensione sociale che essendo costitutiva dell’uomo non puo’ e non deve essere delegata ad altri e provoca il sorgere di un diritto /dovere ,un compito anche minimo per ciascuno di noi.

Voci Attive quest’anno ha partecipato consapevolmente alle dinamiche elettorali e politiche che hanno interessato la Sicilia e Palermo
.Ne ha tratto la soddisfazione di veder liberata finalmente la citta’ di Palermo dalle pastoie di un governo di centrodestra che ha portato al dissesto finanziario il comune. La vittoria orlandiana non era tuttavia cio’ per cui molti di noi si erano battuti ,schierandoci per il candidato Ferrandelli , eppure rappresenta certamente un mezzo gaudio ,col contestuale rinnovamento di gran parte del consiglio comunale palermitano.

Spiace vedere soltanto che la logica dello spoil system ancora una volta scelta secondo vecchi schemi da Orlando dalla parte opposta, abbia continuato poi a determinare le scelte e le logiche amministrative.

Piccoli segnali di rinascita, non certo primavere fioccate come continue promesse in campagna elettorale, e poi la spada di Damocle delle partecipate fanno si che la giunta Orlandiana navighi ancora a vista adsorbita dalle emergenze e semiparalizzata .

Nulla in confronto alla marcia in piu’ dimostrata dalle simili esperienze napoletane o milanesi. Ma le premesse, per noi che le conosciamo, non c’erano affatto.

Non vorremmo che queste emergenze ,a Palermo citta’ delle emergenze per antonomasia (ormai abbiamo fatto il callo) fossero un semplice mezzuccio per rimandare ad oltranza quel rinnovamento e quella rifondazione che la citta’ richiede , a  partire dalle proprie viscere ed energie vitali.

Orlando e’ un paladino in questo momento con le spade spuntate e con il pensiero irrigidito nel coacervo della precarieta’.Inoltre avendo compreso che l’orizzonte politico futuro sarebbe stato per lui piuttoso deboluccio sta imbarcandosi in una difficile operazione di formazione di un nuovo soggetto politico nazionale , tra arancioni, neoretini,rifondaroli etc sottraendo tempo prezioso alla citta’ cui aveva promesso amore quotidiano,impegno unico ed eterno.

Il suo programma non ha avuto altra eclatante affermazione se non il grido di luglio sul carro di Santa Rosalia.

Vero e’ che rispetto a tanti anni fa e’ la regione ad essere in posizione di maggior vantaggio ,come prima cella di interesse per gli enti locali. E ad essa Orlando ha dovuto piegar capo e far prece e affidamento per la concessione di alcuni provvedimenti in deroga e di alcuni milioncini che consentiranno di far respirare le esangui casse , anche se con improprie arie FAS.

Anche in ambito della politica regionale Voci Attive ha seguito con attenzione le alterne ,vicende  pur non schierandosi ufficialmente e unitariamente. Possiamo dire con orgoglio che tra noi molti hanno intuito bene ,hanno guardato con attenzione e hanno sostenuto la vicenda Crocetta,scommettendo su un out sider certamente scomodo e che ancora adesso sta dimostrando la sua valenza umana e politica imponendo un certo calendario coraggioso e senza peli sulla lingua all’elefantiaca e stantia amministrazione regionale e alla coalizione di governo.

Piu’ vivace e controcorrente, anche per la contestuale espressivita’ grillina, e’ la vicenda politica regionale,dove sembrano invece per l’appunto concretizzarsi e stagliarsi i maggiori segni di cambiamento.Si e' instaurato un paradossale meccanismo di controllo   che sfrutta abilmente e  al contrario il carattere egoico della casta parlamentare regionale, per certi versi perverso  e ugualmente  insperato  ,meccanismo   che autoblindera’ le scorrerie rivoluzionarie di Crocetta. La gente stanca della casta sara’ sicura stampella e ultimo decisivo riparo di ogni scelta del simpatico e determinato governatore.La casta  vivra' i suoi ultimi anni prigioniera di se' stessa(speriamo)


Voci attive segue direttamente i lavori per la stesura del testo del nuovo statuto comunale, insieme al comitato bene collettivo , con l’impronta del cambiamento e della partecipazione diffusa in uno spirito di leale collaborazione, critica ove necessario e ove serve..

A livello regionale stiamo lavorando per cercare di dare consistenza e rafforzare identitariamente finalmente  un solido asse civico tra la linea Crocettiana e quella dei movimenti che a Palermo hanno sostenuto Ferrandelli.

Riteniamo che tra tutte le possibili espressioni di impegno quella sia la strada piu’ consona a chi come noi incarna l’area movimentista e attivista in pieno spirito civico.

In ambito nazionale Voci attive sta seguendo l’evolversi della situazione e a breve sara’ chiamata a confrontarsi in un dibattito a seguito del quale pensiamo che come sempre l’associazione non stara’ alla finestra.



Mario Guglielmino



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