lunedì 2 aprile 2012

FARE AMBIENTE SICILIA

Lunedi’ 02 Aprile, ore 17:30


Fare Ambiente Sicilia

Via Mario Vaccaro, 11 Palermo

Proposte programmatiche


PER UNA PALERMO CIVILE, SOLIDALE E SOSTENIBILE

1. SENSO CIVICO: Il possesso di un adeguato senso civico

costituisce la base indispensabile per ogni progetto di sviluppo.

Occorre pertanto investire adeguatamente in progetti di

comunicazione mirati a far crescere il senso civico di tutti i cittadini

che devono concorrere in maniera significativa al decoro urbano e al

mantenimento della città, dei propri beni culturali e monumentali e

dei propri edifici sia pubblici che privati. I marciapiedi, le strade, le

piazze e le aree urbane in genere sono quindi spazi di uso comune

che devono essere curati e custoditi da tutti, rappresentando un bene

comune....
 L’Amministrazione Comunale deve, di contro, favorire tale

processo con un’adeguata vigilanza e controllo, che mirino, più che

a reprimere, a educare il cittadino ad assumere comportamenti

consapevoli.

2. SVILUPPO SOSTENIBILE: Il progetto di sviluppo della città di

Palermo deve necessariamente essere inquadrato in una logica di

sviluppo sostenibile. Occorre coniugare il binomio tutela della

salute-tutela dell’ambiente come diritto imprescindibile del cittadino

palermitano. In tale contesto vanno approfondite e definite

problematiche oggi irrisolte quali: raccolta e smaltimento dei rifiuti

(la chiusura di Bellolampo è obiettivo prioritario), qualità dell’aria,

rumore, elettrosmog, energie rinnovabili. Il candidato sindaco si

dovrà impegnare a definire annualmente il bilancio sociale ed

ambientale in modo da incentivare le tematiche ambientali anche

attraverso l’utilizzo e la valorizzazione di sistemi di gestione

ambientale, quali GPP, Agenda 21, Ecolabel, etc.

3. PALERMO SOLIDALE: “Palermo solidale” è una città nuova,

moderna, che abbraccia tutti i suoi cittadini, anche quelli più deboli,

con l’intento di cogliere le grandi risorse e opportunità che

posseggono. L’abbattimento delle barriere, anche culturali, che

ancora sussistono intorno allo svantaggio sociale, avvicinerebbe tutti

i cittadini e quindi consentirebbe un interscambio di esperienze, la

valorizzazione di risorse umane e, non ultimo, il miglioramento

della vita di tutti....


4. BENI CULTURALI E ITINERARI TURISTICI:

Riqualificazione dei beni culturali e degli itinerari turistici anche su

scala metropolitana, che contribuisca a far diventare Palermo centro

vitale e dinamico nel Mediterraneo, capace di trovare nel turismo la

propria identità e la fonte di sviluppo, favorendo e incentivando, in

questo contesto programmatico, la promozione delle proprie risorse

tradizionali sia culturali che etno-antropologiche e gastronomiche.

5. CENTRO STORICO: Definitiva riqualificazione del centro

storico. Il vero volano dello sviluppo anche turistico della città di

Palermo passa attraverso la definizione del nuovo Piano

Particolareggiato esecutivo che consentirà inoltre di rilanciare

l’economia cittadina ed in particolare le attività commerciali anche

con i mercati storici e l’edilizia residenziale.

6. PIANO REGOLATORE PORTUALE: Definizione ed attuazione

del Piano Regolatore portuale di Palermo che ridisegni i rapporti tra

porto e città, rilanci la nautica da diporto, consenta il mantenimento

e l’implementazione dell’industria cantieristica e il traffico

crocieristico. L’integrazione tra città e porto, ulteriormente definita

nel Piano Strategico, deve essere altresì garantita attraverso la

riqualificazione dell’intera fascia costiera dall’Arenella alla foce

dell’Oreto, da Sant’Erasmo fino ad Acqua dei Corsari e che

comprende aree di grandi potenzialità per lo sviluppo economico e

dell’offerta turistica.

7. PIANO URBANO DEL TRAFFICO: Definizione, previa

consultazione di tutte le componenti sociali coinvolte, del Piano

Urbano del traffico. La mobilità, in particolare nel Centro Storico,

va rivoluzionata, garantendo strategie sostenibili di tutela della

salute e rispetto per l’ambiente. Chiusura del Centro Storico,

ampliamento del ponte Corleone, del ponte a mare di via Messina

Marine, costruzione di un ponte su via Oreto all’altezza di via

Guadagna, parcheggi nelle immediate vicinanze, drastica riduzione

delle zone blu e miglioramento dei servizi pubblici, sono alcuni

degli interventi prioritari.

8. AREE NATURALI PROTETTE E VERDE URBANO:

Valorizzazione, per una completa e adeguata fruizione, dei parchi,

delle riserve marine e terrestri e del verde urbano. Occorre definire

un progetto complessivo di gestione e fruizione di tali aree

favorendo l’impiego del personale già occupato (anche presso le

municipalizzate), ma soprattutto coinvolgendo i giovani non

occupati in possesso di idee e progetti innovativi, attraverso pubblici9. GIOVANI E LAVORO: Pieno coinvolgimento dei giovani e delle


loro esigenze di lavoro. L’offerta di lavoro dovrà evitare la

formazione di nuovo precariato, privilegiando l’animazione del

territorio con azioni che vedano i giovani attori principali dello

sviluppo, sia come operatori che come professionisti e imprenditori.

Il cambiamento radicale deve investire le modalità di ingresso nel

mondo del lavoro, liberandolo dai condizionamenti della politica,

dando spazio alle capacità di coloro che vogliono crescere in una

città che ha bisogno del loro protagonismo. Le assunzioni nella

Pubblica amministrazione dovranno avvenire per titoli ed esami.

10. SUSSIDIARIETA’: Palermo deve anche diventare capitale della

sussidiarietà le scelte più importanti devono nascere dal basso e

vedere quindi la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza.

Occorre saper ascoltare le voci della città per scegliere con maggiore

consapevolezza le strategie politiche più importanti. Nella città di

Palermo si concentrano molte delle criticità che frenano lo sviluppo,

quali scarsità di abitazioni a prezzi accessibili, traffico caotico, spazi

comuni, inquinamento e assenza di spazi verdi. Per risolvere tali

problemi non basta la sola politica, ma serve anche il contributo di

coloro che riconoscono l’esistenza di tali problemi e “dal basso” si

uniscono ad altri per cercare le risposte possibili. In tale processo

diventa strategico il coinvolgimento di più settori della società,

insieme con le persone più mature, che con la loro saggezza ed

esperienza possono contribuire in modo significativo alla rinascita

della città.

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