giovedì 11 aprile 2013

Capitani , dove stiamo andando ?

Mentre  il presidente  Crocetta  e la  sua  giunta  si  producono  in coraggiosi ma   troppo  vaghi e  generici programmi  di retate / bonifiche  degli uffici e   degli enti che  come  il firmamento ad  agosto riempiono  la volta  del  cielo  della  regione ; mentre  proclami  ancora  piu' vaghi di  rivoluzione  arrivano  alle orecchie  dei cittadini , una  sola  certezza  campeggia  sotto  gli occhi e  sulle  pagine  di vita  quotidiana : non ci sono piu'  soldi nelle  tasche  della  mamma  regione , e  al di la'  dei proclami  le leggi  e  i  decreti  nascondono ben bene  nelle loro  pliche  provvedimenti  da  vera  cinghia  stritolatutto,  per i quali  i primi a  soffrire  sono  i piu' deboli  socialmente  ed  economicamente.
 Lo stato  sociale  ,il welfare in Sicilia  e'  in  dismissione,nonostante  i vari governi targati  PD.
Su tutto manca  un programma , una  rotta, un disegno,una  progettualita'  complessiva.
Ma  dove  stiamo  andando ? e  dove  intendono portarci ?
Quali sono le vie  dello  sviluppo  , della  crescita , o  della decrescita ?

Alle  stesse  domande  non risponde, impegnato  come  e'  tra  le  rogne delle partecipate  e  le  disavventure  politiche , il sindaco  onanista  di PAlermo , onanista  perche'  noi siamo  convinti  che lo sappia  fare ,ma il guaio sempiterno  e'  che  lo  fa e  pretende  di farlo   da  solo.

Cio'  spiega  perche' e  come  mai  nonostante una maggioranza  bulgara al comune  la  citta'  sembra  abbia  un solo  scultore : il Fato e il tempo  che passa.

La  campagna moralizzatrice  anche  qui piu' volte  richiamata  non ha pero'  avuto nemmeno  quelle  eclatanti   espressioni  della  Regione.
PRova  ne  sia  il fatto  di alcuni  giorni  fa  con l'assenteismo  degli operai  al cimitero.

Palermo  tra  pochi  giorni  sara'  di nuovo  sommersa  dai  rifiuti.
Non un atto,non un gesto  deciso verso  la  raccolta differenziata ,.nessun entusiasmo tra  i  cittadini , come  quelli  che una volta  Orlando  sapeva  instillare   verso  qualsiasi   forma  di  rinascita  , nessuna  intrapresa  di progetti  innovativi  e liberatori  per la citta' .

 Manca  la  condivisone  , almeno, finora  e' tutto  chiuso  nel  solipsismo  dorato ( beh  é  dir  troppo )  della  giunta  e  di un consiglio da mera  parvenza.

Sappiamo  soltanto  che  nel  2019 o giu' di li' Palermo  dovra'  diventare per un anno  capitale  della  cultura.

La  cultura  dell'andare a  zonzo.

MG

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