sabato 20 aprile 2013

Il gioco dell'oca e delle oche

Napolitano  presidente .

Tutto torna  come  un mese e mezzo  fa , prima  delle elezioni.

E  tutto  da  adesso  in poi  e'  destinato  ad avere  vita  breve .

Anche  Napolitano, che  passata  questa  bufera  e la  richiesta ferma  di leva prolungata per servizio  indifferibile e urgente , potrebbe , trascorso per esempio  un anno  , anche  cedere definitivamente  il testimone  e  dimettersi  precocemente rispetto  al previsto ( ma credo impensabile ) esito naturale del settennato costituzionale , rimettendo  a questo  o  , piu'  sicuramente , a un nuovo  parlamento, il compito di eleggere un successore.
Tutto cio'  potrebbe  aver  indotto molti  alla  proposta  di permanenza in situ.
A  87  anni non e'  da tutti fare  il presidente della  Repubblica  Italiana.
(Persino il PAPA EMERITO Benedetto XVI  ha  compreso  cio'.)


L'esercizio preferito  dagli italiani  e' senz'altro recriminare , ragionare  col senno di poi.
Ebbene  speriamo  che  almeno  il senno  di poi faccia  comprendere a  grillini e PD  di aver  giocato  sinora  un asssurdo  gioco  dell'oca  in cui tutti  son tornati  indietro  alle posizioni  iniziali.
E tuttavia  queste  posizioni iniziali   hanno adesso  inscritta  una  diversa  natura e una possibilita'  di  evoluzione  di gran  lunga deteriorate  rispetto  all'inizio partita.

L'oca  M 5 stelle   ha  giocato  una  partita  troppo  rigida  e sorda   alla  necessaria  malleabilita'   e  arte  diplomatica  che , da  che mondo e '  mondo, costituisce  il filo  rosso  di ogni  buona e  anche umile  e onesta politica.
Offrendo  il loro  appoggio  al PD  sin dall'inizio (nulla  di scandaloso ,mero realismo ) avrebbero  evitato  tutto  questo e  avrebbero  raggiunto  i massimi  risultati col minimo sforzo e senza  tradire  la  loro  etica.

Il PD  e' l'altra  grande oca  in gioco . Qui  il discorso  si fa  piu'  duro  e l'oca  ancor piu'  giuliva, anche  perche'  questo ormai  ex partito  ha  dimostrato  una  volta  per  tutte  ,  e  crediamo  sia  la  fine  di  questo  chimerico ente ,  di non avere  affatto  un'anima bensi' molte  anime  inconciliabili che convivono    in contrasto  tra loro , incapaci  e  impotenti riguardo a progettualita'  comune.

E'  bene  che  si  sciolga  questa  creatura ormai deforme.

Cio'  che  adesso  si puo'  sperare  e'  che le  forze  in campo agiscano per  un alto profilo  di governo  e abbiano  il coraggio  di  adottare  , chi  crede davvero,  quelle  riforme  e  cambi  di rotta necessari  per  affrontare  la  crisi .
O  comunque  di  approdare  a  quel  cambio di legge  elettorale  che  impedisca  gli impasse  attuali .
Potrebbe  anche  essere  questo  il senso  della  marcia  indietro  di  Napolitano.
Una  correzione  e  un tentativo  di  portare  a termine  quel  lavoro  che  Berlusconi e  Bersani  non hanno  saputo portare a termine  nel  corso  dell'incarico a Monti.
Un breve  periodo  di transizione che  apra  a  fasi  nuove mediante  poche  riforme  contate sulle  dita  della  mano (e in particolare ,ripetiamo, quella  elettorale)

Crisi  che  in primo  luogo,  come  ha  detto  Gino  Strada  qualche  sera  fa,  ha  un'unica  origine e vero  nome : l'ingiustizia  sociale  .
Il capitalismo e il liberismo devono  trovare  un freno e  un  criterio  ordinatore  perche'  sia  conservato  sempre  il fine  ultimo  sociale  di ogni  impresa  e  la  salvaguardia  dell'uomo, di ogni  uomo .

Un serio  colpo  e'  stato dato  infine alla  partecipazione  diffusa come  criterio  politico democratico  ,  i partiti  si sono  chiusi  a  riccio  nel  non ascolto  delle  istanze  della  base  e  li'  dove  ancora  questo malcostume  sussiste  , hanno  fatto  valer  fino  in fondo  l'ulteriore  delega  in bianco  dei cittadini  deleganti.

Una  ulteriore  sordita'  che  i partiti sono  destinati a dover  pagare durissimamente .

Per  altri  versi  ci  si puo'  consolare meditando  che  Berlusconi e i  suoi  non abbiano  sinora  trovato  alcuno  spazio  tra  le  alte  cariche  istituzionali.
In attesa  che papi Silvio,  questo ventennale  astro  " morente"  e indegno  della  democrazia  italiana si faccia  da  parte , processi o non processi .

Mario  Guglielmino


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