domenica 28 aprile 2013

Grazie ai suggerimenti di Re Giorgio ,che ci ha insegnato come turarci il naso per l'eccezionale occasione, adesso abbiamo il governo di Letta e dello Zio ,sotto il manto del pio Silvio

  Gli scultori  della  Grecia classica non potrebbero  che  ammirare estasiati  il prodotto  di  sublime  equilibrio venuto  fuori  dall'applicazione intellettuale  e tecnica di Napolitano e  Letta  , insieme  agli altri  responsabili dei partiti  per una volta  uniti soto  la minaccia delle   bacchettate  del presidente .

L'Italia  degli architetti , patria  del  Brunelleschi , esulta e  Machiavelli  fa i capitomboli  nella  tomba  per  la  ritrovata  unita'  degli  apparenti opposti.
Anche il filosofo  Eraclito (  che  sempre  ne  parlava e nessuno  ci  credeva ) ne  gode, poverino .

Dopo  le  tante  promesse  contrarie  ecco  camminare PD e  PDL  insieme  sottobraccio.

Checche'  ne  dica  Grillo, dopo le  sue  incomprensibili  e  pervicaci  chiusure,  non si poteva  in effetti fare  altrimenti  ne'  di  meglio .
E  la  decenza  e' stata  solo parzialmente salvata.

Proviamo  in poche  battute a  sviscerare   pian  piano, evitando la  sofferenza  del  romanzo a puntate , alcune  chicche  di  questo perfetto inciucio  del secolo , evidenziandone  forza  e  debolezza.

Diciamo  intanto  che  e'  il governo  dei " giovani ", ma  non , come  il falso  Renzi  afferma , perche'  abbiano pensionato  i " vecchi"  ( non si  spiegherebbe  altrimenti la  presenza  di  Saccomanni, Bonino, Cancellieri  etc ) , ma  perche' , molto piu'  semplicemente   a  causa  dei veti e del fuoco incrociato, son valorosamente  cadute  le  prime  linee con i loro generali all'arma  bianca .

Il PD  e'  distrutto  e le  proprie tante   anime stanno  volando  libere  come  tolte  da  un confusionario vaso  di Pandora  rotto .

Il PDl  unito  soltanto  da comune  medico  fiscale e  dal  libro paga  Berlusconiano , e' adesso il vero  ago  della  bilancia  del  governo.

Berlusconi  ha  magistralmente saputo  ritorcere   la  punta della spada  di Damocle pendente  sulla  propria testa  e sui propri   processi anche verso il  governo, considerando  che  il nipote  Letta   del  suo amato  zio  LEtta  , gentiluomo  del Papa  (ma ... Francesco  lo  sa' ? ), avrebbe  con cristiana  rassegnazione  e laude  sopportato  l'infame pendenza.

Bastera'  fin d'ora un soffio , una  contrarieta' , uno  sgarro pur lieve, uno  sgarbo allo zio  acquisito ( Silvio) per  far cadere  su  entrambi e tutti  noi  la  punta  avvelenata  di essa  spada , verificando il  celebre  motto  "Muoia  Silvio  con tutti  i  Filistei" ( governo  compreso)

L'italia  e'  nuovamente  ,asininamente  (ci scusino  i simpatici  e intelligenti  asini ) e  liberamente  condotta  , col voto  piu'  libero  del mondo , sotto  il  piu' vile  ricatto  costituito  dal momento  costituente fondamentale  del piu'  ingombrante  conflitto  di interessi  vigente  .

In questo  senso il capo del  popolo  delle  liberta'  condizionate a  libro  paga  di  Fininvest  potrebbe  aspirare a  trarsi  definitivemente  dai  guai  grazie  a un controllo immediato  della  situazione  che soltanto  la  creazione  di un governo   sotto la specie  attuale poteva garantire.

E il piu' grande alleato di questa  strategia  e' stato ,consapevolmente o meno , il vile  Grillo, che  dopo aver  raggiunto  Messneriane altezze  e' poi  caduto  nel  ridicolo, ridicolizzando la  sincera  spinta civica  di tanti italiani  con le  sue  ottuse  chiusure  e  inefficaci  strategie  da  muro  contro muro. Roba  da pazzi.

Nemmeno  un successivo  eventuale  rientro  nel  dialogo costruttivo potrebbe a  questo punto far  sperare  il prevalere  delle  idee  del movimento 5 stelle e del desiderio legittimo   di  pulizia  morale portato  da  questo.

Equilibri  di  grande  pregio  quindi ,  all'interno  del governo : non c'e' D'ALema  ma  D'ALemiani  di ferro, ne' REnzi ma  Renziani, non Monti ma  Montiani .
E  su tutti campeggia  in alto  lo statista  supremo: Berlusconi che  ha  , secondo le  sue mire  ,  concentrato  il ministero dell'interno e  il vice  premierato  nelle mani  del portaborse  Alfano.
Il ministro  dell'Interno  controlla e segue  latitanti ,scioglie  o lascia  al  suo posto  consigli infltrati ,controlla  elezioni conferma validita' e  data  delle  stesse.....a  buoni intenditori ...

Singolare  anello di  congiunzione,  quasi  a  saldare  il patto osceno , la presenza  della  fedele ministra  all'agricoltura Pdellina Di Girolamo ,moglie  di BOccia ( vice di LEtta), una  delle  menti che  guarda    caso  ce l'ha piu'  contro  Grillo  ( forse  appunto per  motivi  di  difesa  degli onori  coniugali  piu'  che per i diversi  principi  ispiratori  politici )

Ancora  una volta  la  Sicilia si trova (con Alfano ) a  capo  delle  piu'  alte  istituzioni .
Ma non  temete  sorprese ! Nulla  cambiera' : soffriremo  i soliti guai  di arretramento  e mancato sviluppo,  come  nelle precedenti  legislature, indifferenti  alle  attenzioni e disattenzioni  romane.

Crocetta (finalmente  abbiamo  capito  tutti  cosa  avesse  da  ridere  con Berlusconi ) ha  sistemato il fedele alleato D'Alia  (UDC)  , ponendolo  alla  poltrona  di  ministro della  Pubblica  Amministrazione  e  Semplificazione ( non e' una  una  barzelletta , per un vero  siciliano).

Dobbiamo poi    dire  che a  seguito  di  cio '  oltre  che  a  Regina  Coeli , il nome  di San  Cuffaro di Lourdes adesso  vale  anche  all'interno  del ministero  romano. Abile  modo per  ingraziarsi la  Sicilia ,e  per  qui  aver  possibilita'  di indossare  l'abito preferito  da  certi  siciliani :  il double face , passando  dal milazzismo  , anche  qui, all'inciucismo  strumentale al mantenimento  delle poltrone.

Un'ultima  nota  da  ridere sulla  falsita'  di Renzi :  leggiamo  questi appunti
http://www.tempi.it/a-renzi-si-guarda-da-tutta-italia-ma-cosa-ha-fatto-lui-per-firenze-nulla
Non certo  un bel biglietto da visita. Pare  proprio  che il giovincello  sia  , come  MArini  ha  detto,  mosso  solo da  ambizioni e sproloquio.

A proposito  di questo  mi piacerebbe  spezzare ,una volta  tanto , una lancia  a  favore  del nostro  amato   Leoluca  Orlando  , che il destino crudele  ha voluto  far nascere  qui a PAlermo.
Certamente  Leoluca  e' un uomo  di  cultura. Lo e' , e ogni paragone  e'  come  minimo  fuor  di luogo , molto  piu'  di Renzi  , che  pur  sindaco  della  capitale  della  cultura  italiana ha  invece delle espressioni e  modi da provincial ragazzotto  contadino, senza  grilli  poetici  per la  testa
Il nostro Leoluca  , facendo  un ideale cambio,  avrebbe  fatto  un gran  figurone  da  sindaco  di Firenze , lui  che invece e' poeta  nell'animo .
E  il Renzi  nazionale  probabilmente  qui  a Palermo  non avrebbe  resistito piu' di due  giorni  con i suoi sproloqui  all'incalzare  veemente dei  Gesippini  e  dell ' Amia  .

W  LEoluca  che  avrebbe  saputo   farlo  meglio ....a Firenze.

MG

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci un commento nel rispetto delle comuni regole di policy .

archivio blog