anche in base a quello che emergerà dagli incontri territoriali. Poi, a maggio, si costruirà una due giorni più articolata e strutturata.
Tra le altre cose, in quella sede, ma già a partire dagli incontri sui territori di questi giorni e poi il 28 a Firenze, dovremo
decidere insieme come avviare la discussione sul programma che dobbiamo scrivere, ma anche come chiamarci.
Intanto, l'interesse per il progetto lanciato dal Manifesto continua a crescere. Oltre alle tantissime firme (ad oggi oltre 3.300), stiamo
ricevendo un gran numero di contributi e richieste di partecipazione. Stiamo cercando di rispondere al meglio, ci stiamo attrezzando, vi
chiediamo pazienza e comprensione, la mole di lavoro, nella gestione del sito e della rete di contatti, è molto impegnativa dato che è tutto
portato avanti da un gruppo di volontar*.
Nel frattempo, è fondamentale che la diffusione del Manifesto e del progetto vada avanti, in modo che all'appuntamento di Firenze si arrivi
in tante e tanti: l'unico modo per scassare, per terremotare, per innovare veramente è che ci sia una grande spinta dal basso che riempia un
foglio di carta firmato da una cinquantina di persone con le speranze, le aspettative e la partecipazione di una moltitudine. Perché con il crescere
delle adesioni cresce l'entusiasmo e la consapevolezza di poter davvero costruire insieme qualcosa di radicalmente nuovo.
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