venerdì 22 febbraio 2013

STOP ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA A PALERMO

Comune di Palermo Lista Stampa


Oggetto: [Comunepalermo]

Acqua. Palermo come Parigi e Napoli: basta privatizzazione



 Il Sindaco Leoluca Orlando, ha incontrato stamattina con il vice Sindaco Cesare Lapiana e il Presidente dell'AMAP

Dott. Enzo Costantino, una delegazione del Forum Siciliano dei Movimenti per l'Acqua e i Beni Comuni composta da

Antonella Leto, Luca Nivarra, Lella Feo,Tommaso Castronovo, Giuseppe Sunzeri,Vito Restivo.


Il Sindaco ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione a fare proprio lo spirito del referendum del 2011, con il quale la


stragrande maggioranza degli italiani si espresse per la tutela dell'acqua pubblica, sottraendola quindi alle logiche di

mercato della privatizzazione dei servizi.

Primo concreto passo in questa direzione, ha confermato il Sindaco, sarà la proposta al Consiglio Comunale di
avviare il processo di trasformazione dell'AMAP da una Spa (di diritto privato) in una Azienda speciale (di diritto

pubblico); allo stesso tempo sarà proposta la modifica dello Statuto comunale, includendo l'acqua fra i beni

pubblici essenziali e inalienabili definendo l'acqua come bene comune e diritto umano universale la cui gestione,

pubblica e partecipativa, persegue gli interessi generali della comunità di riferimento.

Nel corso dell'incontro non si è ovviamente ignorata l'attualità che riguarda il servizio idrico dell'ATO 1. A tal

proposito è emersa la proposta di un tavolo congiunto fra Comune di Palermo ed AMAP, con i Comuni dell'area

metropolitana, tutti i comuni della provincia, la Regione, la Provincia, le OO.SS. ed il Forum dei movimenti per

l'Acqua e i Beni Comuni per arrivare ad una soluzione condivisa della gestione delle risorse idriche per il territorio
provinciale.

Il Sindaco ha poi espresso il proprio sostegno al disegno di legge di ripubblicizzazione delle acque promosso per
iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali ed attualmente in discussione presso la IV Commissione ARS ambiente e

territorio, per il quale proporrà la formale adesione del Consiglio Comunale di Palermo, unitamente all'adesione al

Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l'Acqua Bene Comune.



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