domenica 7 ottobre 2012

La politica come servizio

di Antonio  Carroccio


Carissimi Amici,


Vi giro un brevissimo appello indirizzato ai candidati alle elezioni regionali, a firma di Padre Cosimo Scordato e del prof Fiandaca. Sono loro, infatti, i primi firmatari, ma spero che tantissimi si uniscano - io l'ho già fatto - per far diventare questa iniziativa uno dei simboli di queste elezioni regionali.

Come si legge nella mail di Don Cosimo, l'appello è stato pubblicato su Repubblica-Palermo; questo ha resa necessaria una concisione che non permette di esprimere tutti i concetti e le idee che lo ispirano. Il sentimento fondamentale è evidentemente l'enorme distanza fra la classe politica che governa e noi cittadini; questa classe politica non rappresenta più nessuno, se non i propri interessi e quelli dei poteri finanziari e malavitosi che la sostengono. Lo sperpero di denaro pubblico che viene quotidianamente fatto, le incongrue ed incredibili retribuzioni che i parlamentari regionali percepiscono, le prebende simil-TFR....
 che si stanno dividendo proprio in questi giorni, fanno a pugni e costituiscono uno sprezzante insulto per quella crescente percentuale di Persone, di Famiglie che sono senza un sostentamento per la perdita del posto di lavoro. E' per questo motivo che i pochi punti di questo sintetico appello fanno riferimento ai costi della politica ed alla assoluta necessità che essi vengano drasticamente ridotti.

Ma questo deve avvenire come messaggio concreto e, nello stesso tempo, come simbolo di un cambiamento: dell'avere finalmente inteso che la politica è servizio, che chi è chiamato a governare deve farlo nell'interesse del bene comune. Per questo motivo, la lettera-appello è troppo breve. Perchè potrebbero essere espressi tanti e tanti altri punti che richiamino alla necessità di cambiare le cose.

L' appello inizia con un "disperato" richiamo alla voglia di astensionismo. Mi permetto di dire che questo passaggio non lo condivido, ma non posso non capirlo; infatti, dei 90 deputati regionali uscenti, solo 14 non si stanno ricandidando. Possiamo credere che qualcosa, dunque, cambi ? Possiamo credere che i partiti che oggi compongono l'arco parlamentare siciliano abbiano colto la drammaticità della situazione ed il disgusto per la politica che sta sempre più allontanando società civile ed istituzioni ? E tuttavia, astenersi sarebbe una sconfitta. Firmiamo in massa questo appello, facciamolo girare sul web e raccogliamo le firme di tutti i nostri amici. Proviamo a far sentire, anche con questo mezzo, il peso della Società Civile. Speriamo che qualcuno dei candidati alla Presidenza raccolga la sfida e si impegni a realizzare quanto richiesto.

Personalmente, guardo a Crocetta con qualche speranza; analogamente credo che Ferrandelli possa rispettare il suo proclamato impegno per il Bene Comune ( e per questo è inserito in questa mailing list). Io punterò su di Loro. Tuttavia, nel chiedervi un'adesione a questo appello, la chiedo a Tutti: a chi sta pensando di votare M5S, a chi vuole votare la Marano e, pefino, a chi vuole votare a destra (Miccichè o Musumeci che sia). Purchè, chiunque firmi abbia chiaro che questo è uno strumento di vita poitica attiva. Impegna chi lo firma a vigilare che il candidato che "lo accetta" rispetti, poi, gli impegni. E', dunque, una firma che vuol dire partecipazione attiva, è un impegno che Vi chiedo di assumere.

Grazie a Tutti, un abbraccio affettuoso

Antonio

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/10/04/news/dateci_tre_motivi_per_non_astenerci-43824666/#commenta



4 commenti:

  1. Caro Antonio,

    ho letto questo appello sul giornale l’altro giorno e con molta franchezza devo dirti che non mi ha entusiasmato e ho percepito un po’ di demagogia in quelle proposte che andrebbero rivolte comunque a tutti i candidati deputato e non solo ai candidati Presidente. Intanto proprio in questi giorni sull’onda emotiva degli ultimi fatti si stanno approvando tutta una serie di provvedimenti che vanno nella direzione delle tre proposte evidenziate nell’appello. Seppure condivido la prima parte e riconosco un valore enorme all’obiezione di coscienza a me pare nella seconda parte che non si centri il nocciolo della questione. I motivi sono presto detti:

    1) I nostri politici pur avendo compensi straordinari, alcuni o una buona parte di loro, rubano anche in maniera straordinaria…immaginiamo se dovessimo ridurgli lo stipendio cosa succederebbe!! Alla voracità non c’è limite e quindi credo che il problema non sia questo. A me cittadino della strada, interessa che loro “producano” per quanto sono pagati. Chi dirige un’azienda pretende che un suo dipendente lavori e renda qualitativamente per quanto è pagato ed è lì che occorre intervenire.

    2) L’altro argomento importante è come deve essere finanziata la politica



    Proposte:

    1) Il cittadino attraverso organi rappresentativi del movimentismo civico controlla periodicamente l’operato del deputato (nostro dipendente) il quale deve sottoporsi a verifica e qual’ora si riscontrassero delle trasgressioni, delle inadempienze dei ritardi non motivati rispetto il piano di lavoro deciso con i cittadini lì scatterebbero delle sanzioni pecuniarie o altro. Badate che non ho fatto altro che traslare quello che avviene nell’ambito della pubblica amministrazione nell’ambito parlamentare. Occorre sottoporre l’operato del deputato a vincolo di controllo da parte del cittadino.

    2) Riduciamo a 2 max 3 i mandati di rappresentanza sia nel Parlamento che negli Enti Locali e così contribuiremo ad affermare che la politica è servizio e non professione.

    3) Resettiamo una volta per tutte il mondo delle buste paghe, a me fa specie e mi scandalizza che certi manager debbano guadagnare al giorno quello che un loro dipendente guadagna in un mese, e riportiamo il sistema a una situazione di logica e moralità…per non parlare di laute buone uscite che vengono elargite a questi manager nonostante abbiano fatto male!

    4) Apriamo un dibattito nazionale che ci porti alla formulazione di una proposta di legge d’iniziativa popolare sul finanziamento della politica. Chiediamo ai nostri deputati dipendenti l’impegno sottoscritto a prendere in considerazione seriamente le proposte d’iniziativa popolare e gli esiti dei referendum (vedi quello sull’acqua).



    Ce ne usciremo da tutta questa situazione soltanto quando i cittadini, responsabilmente, inizieranno a sentirsi parte attiva della politica….quanto tempo dovrà ancora passare?



    Buona vita

    Vito

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  2. Carissimi,
    mi fa piacere condividere con voi qualcosa che mi sta a cuore e che credo riguardi anche l'impegno dei cristiani. Naturalmente è una mia proposta, sempre opinabile e vi ringrazio in ogni caso anche per la sola attenzione.
    V'invio in allegato il testo di un appellio ai politici uscito sulla prima pagina di Repubblica- Palermo che spero vogliate sottoscrivere inviando l'adesione all'indirizzo mail inserito nello stesso.
    Più che di rinunzia a un diritto di voto, si tratta di un diritto alla critica espressa nella sua forma più
    radicale: non sappiamo per chi votare perché non ci sentiamo rappresentati da nessuno, neppure nei minimi vota (in latino significa desideri) del nostrocuore; anche se potevano essere toccati tanti aspetti, dovendo fare un appello di 27 righe (messe a disposizioine dal giornale per la prima pagina), ci siamo limitati a cose minime, ma precise, che, in prospettiva, impegnino i candidati alla presidenza. L'intendimento è quello di agire politicamente sui candidati per scuoterli con questo atto (potenziale) di sfiducia; esso sarà più realizzabile se questo non-voto di protesta (o scheda bianca con un segnale di
    riconoscimento) diventa un avvenimento popolare; con affetto
    don Cosimo.
    p.s Se vi trovate d'accordo girate l'appello alle vostre mail-list.

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  3. caro Vito,
    che l'appello sia stringato e non possa contenere le tante proposte ed istanze di cambiamento che sentiamo indispensabili per tornare a credere nella democrazia rappresentativa non c'è dubbio. L'ho scritto anch'io a tutti gli Amici e lo dice Don Cosimo nella sua mail che Vi ho girato. Esigenze di "spazio giornalistico" lo hanno ridotto a questo. Che Movimento Civico - nel senso più ampio del termine - ci sia dietro, però, lo sai: c'è molto del travaglio e dei discorsi della Comunità di San Saverio, c'è quello che anche durante la Messa domenicale denunciamo e vogliamo cambiare. Tuttte le proposte più articolate che elenchi nella Tua lettera ritengo siano assolutamente condivise da Tutti coloro che sono attorno a San Saverio. E' sufficiente, a tal proposito, ricordare la mobilitazione che proprio per il referundum sull'acqua c'è stata a San Saverio. Dici che quelle dell'appello sono proposte "demagogiche" ? Forse possono anche sembrarlo, ma vogliono abbattere il nocciolo del problema: quello dei politici che si ritengono "casta intoccabile" e che non hanno idea che la politica debba essere servizio. Esattamente come Tu dici, nel proseguio della Tua mail: nostri dipendenti. Allora ribadisco che firmare un appello che ha trovato spazio anche su Repubblica serve a dar forza alla Società Civile ed ai Movimenti. Se i redattori di Repubblica sono fieri di avere consegnato 280.000 firme al ministro Severino per spingere sulla "legge anti-corruzione" , perchè non dovremmo essere attivi anche noi nel raccogliere firme da presentare ai candidati. E sarebbe bello, piuttosto che discutere fra noi della "virgola in più o in meno", che pressassimo i candidati che crediamo vicini ai Movimenti affinchè pubblicamente dichiarino la loro adesione a questi punti e- magari- a Tutti gli altri che Tu aggiungi nella Tua mail, che io assolutamente condivido e che sono stati perfino oggetto di Omelie di don Cosimo.......
    Attendendo riscontri da candidati in cui vogliamo anora credere, Ti abbraccio
    Grazie per il Tuo impegno che è risorsa per tutti Noi,
    Antonio

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  4. Miei Cari
    Carissimo Antonio
    Caro Don Scordato

    nutro una ammirazione profonda e un sentimento di affetto per tutti Voi pur non conoscendovi direttamenete ,in quanto cittadini e amici sulla stessa barca
    .E non vorrei turbare questo sentimento di armonia che sono certo ci accomuna e ci fa desiderare l'unita' profonda a ogni genere di divisione.

    Per questo motivo mi rammarica dire che non mi trovo in linea con l'impostazione del messaggio offerto.

    RIguardo ai contenuti e alle richieste sono ovviamente d'accordo,....e anche una certa parte dei candidati e delle liste ha GIA' optato programmaticamente per alcune soluzioni tra quelle descritte.

    CIo' che invece trovo estremamente pericoloso e' questo lieve accarezzare la possibilita' di una astensione o del voto bianco di protesta.

    Per vari motivi , che non sto qui tutti a elencare, questa forma di espressione di grande coscienza civile e democratica (anche con significato di pacifica protesta civile) e' tipica e di provata efficacia nelle forme assembleari e dirette piuttosto che nelle dinamiche del voto democratico rappresentativo .E mi sembra che in questo caso possa sortire effetti peggiori del male che tutti desideriamo combattere.

    Quindi auspico , a questo punto, che siano prontamente individuati e proposti espressamente i candidati presidenti e deputati siciliani che , come dicevo, hanno gia' espresso programmaticamente tale intento ( mi pare il M5 S , con Cancelleri, Il movimento di Ferro ,anche con Sturzo etc ).
    Vaghe promesse sono presenti a dire il vero anche negli eloqui degli altri candidati.
    Dobbiamo a questo punto decidere a chi dare credibilita' e fiducia.
    Mai pero' cedere alla tentazione , legittima, forte ma strategicamente e tatticamente suicida , del voto bianco o astensione di protesta.

    Cari saluti
    Mario Guglielmino

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