E' stato approvato e pubblicato condito di certo popolare e giornalistico compiacimento il testo del " nuovo " codice di comportamento "etico" dei dipendenti pubblici.
In una societa' alla ricerca di capri espiatori , ogni patibolo e' fresca rugiada.
A ben vedere il carattere di vera novita' del testo e' riservato per la maggior parte alla diversa verbosita' alla base dell'espressione di concetti ormai acquisiti nella normativa precedente .
Per alcuna parte di esso si puo' quindi plaudire alla rinnovata attenzione del legislatore verso taluni aspetti per i quali persino dal nostro parlamento e dalle istituzioni non giungono ormai da anni segnali di esempio rassicurante.La lotta alla corruzione nella burocrazia e nelle istituzioni e' un gravissimo problema .
Il problema : Dobbiamo segnalare pero' con allarme l'emergere , gia' ad una prima sommaria lettura dell'esteso, di alcuni altri punti a nostro avviso di carattere del tutto contrari persino ai principi costituzionalmente garantiti .
Presentiamo qui un breve rilievo/notazione di questi .
Alcune espressioni usate nel testo ,che immaginiamo avranno senz'altro ricadute sul piano pratico ,sono impregnate di un pericoloso spirito da " controllore" tipico piu' dei REGIMI piuttosto che delle democrazie.
Si tratta spesso di brevi integrazioni lessicali, che ribadiscono e rinforzano sotto una luce intenzionale piuttosto sinistra , rimarcandoli rispetto ad alcune formulazioni precedenti , TUTTA UNA SERIE di "neo-istituiti" presunti DOVERI DI COMUNICAZIONE del dipendente che riguardano a ben vedere LA SFERA DEI DIRITTI CIVILI E POLITICI ASSOLUTAMENTE INDISPONIBILI , GARANTITI e inviolabili definitoriamente PER LA COSTITUZIONE ITALIANA (come le notizie da rendere sull'appartenenza ad associazioni e organizzazioni ) , INFORMAZIONI SU PARENTI E FAMILIARI e/o conviventi CHE a nostro avviso LEDONO LA SFERA DEI DIRITTI DELLA PERSONA E DELLA FAMIGLIA , cio' in assoluta controtendenza rispetto a quelle norme fondamentali poste a tutela della privacy verso cui la sensiblita' e' via via crescente , e persino norme sulla liberta' di iniziativa e d'impresa dei propri familiari in quanto cittadini.
Tante domande si pongono con immediata urgenza: come e da chi sara' gestito questo nuovo immenso data base (Grande Fratello) / apparato di controllo ? sara' istituito un "momento" di decisione,una struttura di controllo ( disciplinare ? etica !?? ) sul dipendente ..e familiare (!!!???!!) controllati.
O anche di indagine ? (un nuovo KGB ? )
Dobbiamo attenderci una nuova era della delazione con cicisbei e finti lavoratori spie ?
Sara' una commissione unica ? espressione di quale pensiero ? come verranno garantite le legittime liberta' individuali e le differenze di opinione ?)
Altro che liberismo e governo delle banche!.
Un primo guaio e' che questo strumento puo' diventare un'arma temibile ,un'ascia ,una vera ghigliottina nelle mani di integerrimi o pseudo tali folli dirigenti (di cui ormai sono piene le tasche delle amministrazioni pubbliche ) che hanno confuso e sostituito il mezzo e lo strumento organizzativo ( l'amministrazione appunto ) con il fine .Questi si sentiranno in dovere magari con appositi progetti obiettivo ben remunerati a stanare l'immoralita' etica dalle pubbliche amministrazioni. Nessuno e' deleterio alla vita sociale quanto chi pretende di cambiare il mondo con la verga o le verghe .E tutto con una pedissequa e gorgonica attenzione alle virgole dei vari regolamenti,che cosi' diventano l'inceppo madre di tutti gli inciampi organizzativi (invece che favorire la speditezza delle decisioni).
La cultura del sospetto e del pubblico ministero si affaccia ed entra prepotente nella pubblica amministrazione con effetti deleteri.
Qua siamo alle peggiori declinazioni di ipertrofia di uno stato di polizia amministrativa / politico ideologica .
Queste metodiche e strutture di controllo si sono peraltro dimostrate storicamente sempre deboli con i forti (sistemi generatori semmai di ulteriore corruzione) e forti e violente con i deboli e indifesi.
Rimaniamo per cio' allibiti da questo subdolo ulteriore attacco alla serenita' della costituzione e dei diritti dei lavoratori con visioni e interpretazioni parziali e ridicole della complessa fenomenologia del conflitto di interesse in una societa' globalizzata.
E' poi davvero risibile che NESSUNO abbia SAPUTO E VOLUTO nel frattempo risolvere il PRIMO persistente CONFLITTO DI INTERESSI ITALIANO ( quello tra principale proprietario di reti televisive assurto al potere come ex ventennale capo del governo ) e si chieda poi conto al piu' piccolo dipendente FANTOZZI il rispetto di regole in tutta evidenza fascistoidi e verso le quali a nostro avviso dovra' esercitarsi ' al piu' presto opportuna opera di cassazione da parte di un oculato esame della corte costituzionale.
Tra abolizione dell'articolo 18 e altre varie,si aggiunge questa che apre una meschina e inaudita opera di controllo sociale pervasivo da parte dello stato.
Alcuni esempi in florilegio : " Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di
interessi siano coinvolti o possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio.
L’Amministrazione, nei successivi trenta giorni, valuta la compatibilità dell’adesione o dell’appartenenza del dipendente alle associazioni o alle organizzazioni. Il presente comma non si applica all’adesione ai partiti politici, né ai sindacati.Fermi restando gli obblighi di trasparenza previsti da leggi o regolamenti, il dipendente, all’attodell’assegnazione all’ufficio, informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o
abbia avuto negli ultimi tre anni, precisando
a) se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o i conviventi more
uxorio, abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di
collaborazione;
b) se tali rapporti siano intercorsi o intercorrano con soggetti che abbiano interessi in attività o
decisioni inerenti all'ufficio, limitatamente alle pratiche a lui affidate.Il dirigente, prima di assumere le sue funzioni, comunica all'amministrazione le partecipazioni
azionarie e gli altri interessi finanziari che possano porlo in conflitto di interessi con la funzione
pubblica che svolge e dichiara se ha parenti e affini entro il secondo grado, coniuge o
conviventi more uxorio che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li
pongano in contatti frequenti con l'ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolti nelle
decisioni o nelle attività inerenti all'ufficio. Il dirigente fornisce le prescritte informazioni sulla
propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'imposta sui
redditi delle persone fisiche."
Veramente mirabile
.M G
lunedì 11 marzo 2013
Il Neo-Fascio
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