mercoledì 13 marzo 2013

Le pietrate alla Costituzione

COnosciamo   bene  l'arte  diplomatica del Presidente  Napolitano.

Oggi la titolistica e le interpretazioni di alcuni giornali giudicano che il capo dello stato ha di fatto compiuto uno dei suoi ultimi paradossali e incomprensibili errori cedendo una carta a chi fa dell'illegalita' e dell'impunita' il proprio scudo,rendendo le Camere schiave e serve delle proprie personali necessita',impegnando il dibattito civile e politico in ANNOSE questioni che nulla hanno a che fare con il semplice cittadino.

La verita' e' ancora questa, al di la' di tutto : in Italia si continua sempre a discutere da venti anni dei problemi DI UNA SOLA PERSONA : Silvio Berlusconi ,dei suoi cicisbei ,adepti,portaborse e lecchini. Tutto e' relativo ad essi.

QUesto articolo e' chiarificatore della questione.

http://www.repubblica.it/politica/2013/03/13/news/premio_sediziosi-54438056/

Potrebbe trattarsi di una interpretazione spinta oltre il doveroso, potrebbe trattarsi invece di un sano realismo politico .QUesto lo vedremo.

L'impressione  ricevuta pero' e' proprio quella che ha avuto il Giannini.

Le ovvieta' dette da Napolitano nel messaggio sono ben note a ogni giudice e uomo di buon senso che sappia fare il suo mestiere.

MA il reo e' reo sia che si chiami Barabba o GEsu' .

E nemmeno la PAsqua del Parlamento e della Repubblica puo' ne' puo' pretendere di fermare il corso della giustizia. Ci provo' anche Pilato,con la persona giusta.

Oggi Napolitano ha commesso invece per eccessiva prudenza e aplomb istituzionale lo stesso errore con la persona sbagliata, piegando le ragioni istituzionali alla convenienza e offrendo ancora l'immagine di un'Italia schiava e pavida .

Bene ha fatto il PD a far sapere che avrebbe prontamente votato invece l'arresto, ove ci fossero gli estremi .E bene ha fatto il M5S.

Con l'ultima  azione  di forza  la  destra  italiana  berlusconiana  si e' mostrata  per cio'  che   e': non un avversario politico con una  solida  base democratica bensi'  un cancro localizzato  ed  estirpabile  della  democrazia  al quale  si piegano  ancora inspiegabilmente  i tempi  e  i corsi  e i personaggi delle  istituzioni.

Quando  capiremo  che  il re  e'  ormai  solo, sgamato, e  sorretto  da  squadristi complici  di  ignobili malefatte  ?
La  consistenza  del pensiero politico  e  civico ,la  consistenza  del  suo consenso   e'  ormai  uguale  a  zero.
Solo  pubblicita'  ingannevole, persuasione  ricattatoria  e occulta  costituiscono il fondamento  del  declinare  del  pensiero  berlusconiano.
E  se  quest'uomo morisse ,per un accidenti  qualsiasi ?cosa  sarebbe , cosa  diventerebbero  la  sua  creatura e  le  isteriche  fans ?

C'e' da  ridere e  da piangere  a sentire  i commenti  di alcuni  interessati (Romano , Verderame  dalle  pagine  del  Corriere ), come  se  l'architrave  ontologica del mondo si  chiamasse  Silvio,predicando  di lui  l'insostituibilita'  e  la  necessita' per lo stesso  sistema .

Ancora  e sempre  piu' guitti e  buffoni  di corte.


MG

 

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