sabato 9 marzo 2013

Tra bestialita' e virtu'

Il rating  BBB+   sul debito pubblico italiano  comporta  di necessita'un doveroso ulteriore dazio /pizzo da  riconoscere  contrattualmente sugli interessi ai pur benvolenterosi (ghiotti ) investitori  o comunque creditori verso l'Italia , di qualsiasi  genere essi  siano.(si tratta  di  importi  pari  , per intenderci, a  intere leggi manovra  finanziarie,cioe'  dell'ordine di  decine  di miliardi di euro )

 Berlusconi  dice gia' da  gran  sapientone  imbonitor  di folle " Non pensiamo  allo spread" e certamente  di fronte  a questo declassamento del  debito  non si strappera'  i beneamati finticapelli:lui e' uno  che  puo'.E facendo carnevale tutte le sere, la  sera  puo'  pensare  ad  altro piuttosto  che  a  come  comporre il semplice  desinare .
(Eppure  nella  galassia  Mediaset si comincia dopo  tanti anni  a parlare  di tagli e conti  in rosso.)

 Quegli  non puo' ,e non puo' invece dormire sonni tranquilli  ,il piccolo imprenditore  artigiano  che  vedra' questo ulteriore regalo /tasso  di sconto  materializzarsi  ,improvviso e  orribile come il diavolo , tra  le  righe  della propria  bolletta  energetica a  falcidiare  i  gia'  miserrimi  ricavi.
Con grave  nocumento  per il desinare proprio e del  domestico  focolare,suocera  compresa.

E'  sufficiente   invece  incontrare  una  persona  di buon senso ,non necessariamente  un istruito tecnico Bocconiano,ma un semplice  contadino  che  sappia  far  di  conto anche in modo grezzo per capire velocemente  come  in questa maniera i conti non ci quadreranno  ancora per i prossimi  anni.

E' vero :  le  agenzie  di rating  non dovrebbero  avere il compito di valutare la  salute  "politica  "  di uno  stato  sovrano.
 Cio',come  si legge  attraverso le  motivazioni  delle  principali  agenzie  di rating, e' sintomatico  del disordine finanziario globale  e  della  follia  creativa e pervasiva della  finanza.

LA  finanza  adesso pretende persino di dettare giudizi e  legge a  livello politico.

E' in atto un tentativo  mondiale di destituzione  del potere  democratico popolare  per  conto e  a favore  di un soggetto  impersonale metapolitico  finanziario  di ampiezza globale ,una sorta di termometro indicizzato  che  pretende di  essere universale,espressione  di interessi parziali volti  solo  al profitto per se'  stesso .

Siamo  alla constatazione   di uno  degli effetti peggiori  dell'era della  globalizzazione .

Effetti  che  si  riscontrano  ove  non c'e ' una  vera  governance degli eventi, ma  un'anarchia che  all'inizio soprattutto mette a  nudo  le  debolezze e  le  schegge impazzite se deregolate  o mai  regolate.

La  vera  soluzione  ai  guai  economici  finanziari  e' pero'  sempre  la  stessa : la  fiducia reciproca  dei  contraenti rapporti .
La politica  italiana  deve  dare  al piu' presto  segnali  congrui di serieta' .Gli italiani hanno purtroppo  ancora una  volta mostrato al mondo  di essere degli incompetenti  /incoscienti e babbei civici,eleggendo per l'ennesima  volta molti tra  coloro che pur  li hanno  gabbati per  l'intero  scorrere dello scorso ventennio.
Non c'e' da  stare  allegri,c'e' chi non ha  capito e continua  a non capire .
Avere in Parlamento a ciarlare ancora il turlupinatore di fior di questure ,magistrati  di  sorveglianza e  interi partiti  e Camere,promotore di codici ad personam,  non e' certo  segno di grande moralita'  civica istituzionale.L'Italia  e' cosi' ancora per molti il paese  dei farlocchi.

La  rivoluzione  civile e'  sostenuta  ancora  debolmente dalla  coscienza  critica  diffusa.
Occorrono  coraggio  e  determinazione  a piene  mani, idee e  strade  nuove  per  risanare il sistema e  indirizzarlo a  nuovi  sviluppi (crescita /decrescita felice), senza  l'asservimento  ai  condizionamenti  dei classici poteri  forti.

Grillo  spieghi  meglio soprattutto  agli osservatori  internazionali  il  significato  di alcune  sue  proposte provocatorie e  retoricamente  efficaci  ma  al contempo davvero  balzane  come l'uscita  dall'euro. Nessun investitore  convinto di cio' verrebbe  a  investire  adesso in Italia , certo  di una perdita secca  sul valore del  suo investimento iniziale.
E' un Grillo,quindi ,  che  si morde la  coda?

BErsani dal canto suo  abbandoni  il tiepidume  D'ALemiano /Veltroniano(robaccia  da ne' carne  ne' pesce da vomitare  apocalitticamente  , espressione  di una vile  sinistra  benpensante  radical  chic, amante  di un passatempo  cosi'  proletario  come  la  vela e la pesca  d'altura ).Simili quadri antichi, "pupiddi e  quacquaracqua " siano  definitivamente  cassati.

E' importante  dare  al mondo un segnale : gli italiani  con sale  in zucca  sanno  anche  collaborare  all'occorrenza  e  non perder tempo dietro a piu' o meno  sgamati  cialtroni..

MG

 

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