Costruttori di futuro
di Vito REstivo
Perché siamo qui questa sera? Mi scuso subito se in qualche modo sto sottraendo del tempo prezioso alle vostre vite ma l’avervi vicino non vuole connotarsi come aspetto referenziale nei miei confronti, un volere abusare della vostra gentilezza e disponibilità ma è il bisogno ancora una volta di condividere con voi un progetto, una sfida che ci riguarda tutti da vicino: il bene della nostra città. La possibilità d’imprimere un cambiamento nella comunità in cui viviamo…come?
........continua.......()
Il come lo decideremo insieme dopo con il dibattito, se volete, ma la cosa che mi preme sottolineare subito è che in qualche modo il sistema della delega, io ti voto e tu fai quello che vuoi, ci ha portato sempre più ad essere cittadini silenti, indifferenti e impotenti di fronte alle tante storture che in questi anni di becera politica si sono susseguite nel panorama cittadino, regionale e nazionale…sempre pronti a lamentarci, giustamente, a volte arriviamo a indignarci ma alla fine non sappiamo cosa fare, non sappiamo come agire concretamente nella società e nella politica per imprimere un cambiamento. Oltretutto proprio in questi giorni apprendiamo dai giornali, ancora una volta, episodi indecenti e vergognosi di uomini politici corrotti che con i nostri soldi si arricchiscono a dispetto di tanti padri di famiglia che contestualmente perdono il posto di lavoro o entrano in cassa integrazione; altro che monotonia il posto di lavoro fisso caro Presidente del Consiglio; ben vengano queste monotonie quando non c’è varietà…Istituisca subito un fondo che raccolga tutti i soldi della corruzione e si destinino ai disoccupati e ai giovani in cerca di lavoro VERGOGNA!! per non parlare di tutto lo schifo che in questi anni abbiamo vissuto nella nostra città a causa di una classe dirigente incompetente e assente che oltre a sfregiare il volto di questa città e dei suoi abitanti ha allontanato sempre più il cittadino dalla vita politica relegandolo al ruolo di suddito
- Oggi sicuramente rileviamo che c’è un deficit di democrazia nella nostra città ma anche nella nostra Italia, e ce ne accorgiamo dalle periodiche transumanze di deputati da un gruppo parlamentare ad un altro, tradendo il mandato elettorale, al fine di salvare questo o quel governo o interessi particolari (c’è sempre uno Scilipoti di turno) , oppure quando autorevoli esponenti di governo si lasciano andare in dichiarazioni offensive nei confronti di 27 milioni di italiani che si sono espressi in maniera inequivocabile sulla gestione pubblica dell’acqua, o ancora quando si stenta a trovare un accordo per abolire quella legge elettorale marchiata dal suo stesso estensore come una porcata (in più si ci mette la corte costituzionale che boccia i due quesiti referendari proposti da molti cittadini per cambiare proprio la legge porcata) e ancora dalle leggi d’iniziativa popolare che nonostante abbiano avuto il sostegno di tanti cittadini (superando abbondantemente le 50000 firme raccolte) rimangono chiuse nei cassetti senza che alcun deputato prenda l’iniziativa di metterle in calendario per la discussione parlamentare, e ancora assistiamo ai salvataggi ormai ricorrenti di tanti deputati inquisiti, e sono tanti all’interno del parlamento, negando l’autorizzazione a procedere all’autorità Giudiziaria …e ancora quando, zummando sul livello regionale, i 5000 iscritti del PD non sono presi in considerazione riguardo la richiesta di celebrare un referendum interno al partito sul quesito se continuare o meno l’azione di appoggio al governo Lombardo …parliamo del partito democratico
E Ancora, nonostante la crisi e il bombardamento mediatico sui sacrifici richiesti ad ogni cittadino per risanare i conti dello stato i nostri delegati non danno alcun segnale di sobrietà, di disponibilità a recedere da privilegi a dir poco offensivi della dignità di tanti lavoratori avviliti, disperati che per mandare avanti la famiglia non sanno più cosa fare…
Mettendo tutto questo scenario in relazione con una spesa militare che nel bilancio statale ha sempre più consistenza, addirittura decidono di stanziare 18 miliardi in 10 anni per l’acquisto di 130 F 35, non c’è che rimanere sconcertati, indignati incazzati….
Dalla (Centesimus annus)
“Anche nei Paesi dove vigono forme di governo democratico non sempre questi diritti sono del
tutto rispettati. Né ci si riferisce soltanto allo scandalo dell'aborto, ma anche a diversi aspetti di
una crisi dei sistemi democratici, che talvolta sembra abbiano smarrito la capacità di decidere
secondo il bene comune. Le domande che si levano dalla società a volte non sono esaminate
secondo criteri di giustizia e di moralità, ma piuttosto secondo la forza elettorale o finanziaria
dei gruppi che le sostengono. Simili deviazioni del costume politico col tempo generano
sfiducia ed apatia con la conseguente diminuzione della partecipazione politica e dello spirito
civico in seno alla popolazione, che si sente danneggiata e delusa. Ne risulta la crescente
incapacità di inquadrare gli interessi particolari in una coerente visione del bene comune.
Questo, infatti, non è la semplice somma degli interessi particolari, ma implica la loro
valutazione e composizione fatta in base ad un'equilibrata gerarchia di valori e, in ultima
analisi, ad un'esatta comprensione della dignità e dei diritti della persona”
- E’ da tutto ciò che siamo partiti come piccolo gruppo di cittadini, come piccola cellula che ha capito di avere una funzione vitale non solo per se stessa ma per l’intero corpo di cui fa parte. Voci Attive, voci di persone comuni che hanno cominciato a interrogarsi su cosa fare e cosa proporre per uscire fuori dal tunnel dell’inefficienza e della mala amministrazione. Certo, riconosciamo che in questi anni potevamo fare di più, potevamo essere più presenti e più incisivi, molte volte abbiamo preferito rimanere chiusi nelle nostre case senza esporci più di tanto ma non è mai troppo tardi per iniziare… Conoscere, valutare e agire sono stati i criteri di condivisione e di lavoro che ci hanno portato ad incrociare altre realtà in movimento come i associazioni di cittadinanza attiva, i Movimenti Civici, e in ultimo Palermo+…
La cosa in cui crediamo fermamente è che occorre oggi più che mai riportare il cittadino ad essere protagonista delle sorti della polis e perché ciò avvenga deve essere formato, educato e gli devono essere dati gli strumenti perché la sua voce abbia un peso nelle scelte importanti della città soprattutto quelle che riguardano la gestione dei beni comuni: scuola, cultura, servizi, acqua, energia etc. ma cosa sono i beni comuni:
(Dice Rodotà) i beni comuni sono quelli funzionali all’esercizio di diritti fondamentali e al libero sviluppo della personalità, che devono essere salvaguardati sottraendoli alla logica distruttiva del breve periodo, proiettando la loro tutela nel mondo più lontano, abitato dalle generazioni future. I beni comuni sono a “titolarità diffusa” appartengono a tutti e a nessuno, nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può vantare pretese esclusive. Devono essere amministrati muovendo dal principio di solidarietà. Indisponibili per il mercato, i beni comuni si presentano così come strumento essenziale perché i diritti di cittadinanza, quelli che appartengono a tutti in quanto persone, possano essere effettivamente esercitati
E cosi mentre da più di un anno i giornali titolavano: PD e terzo polo alleati, IDV e SEL dicono no; PDL punta sulle primarie e PD corteggia Grasso; patto tra partiti e movimenti; Caselli si candida IDV e SEL lanciano primarie; Primarie:gazebo a gennaio; Bersani fa passare la linea Lupo; Orlando a Bruxell per convincere la Borsellino; incontro Orlando Borsellino; Lupo tratta con governatore: ma Borsellino resta; Lombardo lancia Russo e Faraone lancia la campagna elettorale; Faraone si prepara al voto; Salta tavolo primarie: IDV si tira fuori; rottura tra PD e movimenti; I dubbi di Lupo, la sfida di Orlando, Borsellino si ritirerebbe; Ferrandelli: non sto con il 3° polo ma Notari lo molla “finito progetto”; primarie fuori: SEL si ritira, Borsellino vado avanti; Bersani insiste sulla Borsellino; Si candida Miccichè; De Magistris: serve un partito che dia forza agli indignati; I candidati abbondano ma le idee scarseggiano.
E quindi mentre i partiti si preoccupavano dei nomi per il candidato sindaco e di alleanze noi lavoravamo sul programma.
PULITA, ACCOGLIENTE, LIBERA, EUROPEA, RIUTILIZZABILE, MEDITERRANEA, OPEROSA insomma Palermo, Palermo è tutta un programma
Palermo città del mondo, Palermo inserita nei processi di globalizzazione richiede che i suoi cittadini acquisiscano una dimensione glocale della cittadinanza: pensare globale e agire locale.
Assunta come una delle modalità fondamentali per il governo della città la consultazione dei cittadini e la loro partecipazione diretta alla vita politica riteniamo che per uscire dall’ abbandono e dal degrado in cui la città è stata trascinata il Governo della Città dovrà essere in grado di recuperare quanto di meglio, quanto di più bello, quanto di più efficace è stato realizzato in altre grandi città di Europa e del Mediterraneo (Friburgo, Barcellona, Milano, Napoli ecc.) cercando di reinterpretare, rielaborare e metabolizzare tali esempi in un nuovo modello di “Città”, capace di dare risposte alla sfida che i nuovi tempi impongono e pertanto riteniamo si debba lavorare su tre distinte direttrici.
a) LA CITTÀ PARTECIPATIVA
b) LA CITTÀ PRODUTTIVA E COOPERATIVA
c) LA CITTÀ DEI SERVIZI AI CITTADINI
adesso citerò le parti salienti del programma che in maniera partecipata Voci Attive ha sviluppato insieme agli altri movimenti
4. A) LA CITTA’ PARTECIPATIVA
Primo punto del programma di governo è l’attivazione di adeguati percorsi e l’assunzione nella
cultura di governo e della cittadinanza del concetto di DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA,
attraverso la partecipazione civica al governo locale e decidere insieme ai cittadini le priorità
dell’azione amministrativa del governo, attraverso alcuni strumenti come:
-Istituzione nello statuto comunale del ricorso al Bilancio partecipato deliberativo. I cittadini
decidono come spendere le risorse sul proprio territorio con una quota percentuale del bilancio
comunale non inferiore al 10% del totale
-Adozione di un regolamento comunale sulla partecipazione civica
-Istituzione dell’Ufficio della partecipazione e del Bilancio partecipativo
- Rilevazione delle indicazioni dei cittadini rese vincolanti e obbliganti per l’amministrazione
tramite: consulte, forme di consultazione popolare, referendum consultivi, confermativi, propositivi
(deliberativi) senza quorum, con convocazioni obbligatorie periodiche almeno semestrali e/o
tramite sistemi di rilevazione permanenti.
-Applicazioni web diffuse utili ai cittadini perchè manifestino direttamente la loro volontà (ad
esempio cabine di espressione con sede nei punti strategici della città o nei comitati di quartiere)
-Adesione del comune alla Rete del Nuovo Municipio
Beni comuni e partecipazione
Riconoscere la natura sociale dei beni comuni e attuarne la gestione controllata:
-Istituzione di una Scuola cittadina per il bene comune, dove formare opportunamente gli
amministratori futuri e attuali della città, con rilascio di titoli che saranno ritenuti e valutati come
preferenziali al momento della formazione delle liste elettorali e del giudizio dell’elettore.
-Istituzione della Casa dei beni comuni: ove si dia la possibilità al cittadino e alle associazioni
e altre agenzie sociali di controllare la qualità della gestione e la stessa modalità di gestione ed
erogazione dei servizi riguardanti acqua, aria, dei rifiuti, trasporti e ogni altro servizio di pubblica
utilità, con facoltà diretta di proporre osservazioni, miglioramenti , nuovi sistemi e progetti.
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-Istituzione della Consulta per i beni comuni con funzioni di programmazione e di controllo
dei servizi ad essi connessi. Il sistema delle Consulte garantirà la valorizzazione e la gestione
partecipata dei beni riconosciuti come comuni, svolgendo funzioni di programmazione e di
controllo dei servizi ad essi connessi.
-Costituzione presso il Consiglio comunale di un albo in cui sono iscritti i cittadini maggiorenni
/associazioni e movimenti che abbiano manifestato la propria disponibilità a far parte della Consulta
dei beni comuni.
-Includere tra i beni comuni il patrimonio storico, artistico, monumentale, culturale l’ambiente
naturale e il paesaggio, le forme di conoscenza collettiva, i saperi e le culture locali.
Etica e politica (codice etico)
La partecipazione dei Cittadini al controllo dell’operato dell’amministrazione presuppone una
Gestione trasparente dell'amministrazione stessa secondo un “Codice etico” e comportamentale
chiaro e condiviso:
-Veto di candidature a inquisiti, condannati, pregiudicati (vedi appello di Addiopizzo al Presidente della Repubblica per evitare brogli elettorali)
-Divieto di assumere cariche in conflitto di interessi
- Divieto di elezione per più di due mandati alla stessa carica pubblica
- Incompatibilità fra l’essere membro di un’assemblea elettiva ed anche di un organo statutario di
un’azienda partecipata dal medesimo
-Risparmio spese di amministrazione e politiche: rinuncia dell’amministratore alla parte di
indennità che eccede il compenso ordinariamente percepito o il reddito prodotto nella quotidiana
attività lavorativa.
-Incompatibilità della carica di Consigliere comunale, Sindaco con altre cariche pubbliche
(deputato nazionale, onorevole ARS etc)
- Adozione di criteri esclusivamente meritocratici, pubblici e trasparenti, per tutti gli incarichi
afferenti al settore pubblico allargato tra cui la nomina dei vertici della aziende municipalizzate,
che deve avvenire per comprovata competenza (e non per incarico da manuale Cencelli politico)
- Elezione diretta del Difensore Civico.
- Catasto degli appalti e garanzia di durata delle opere.
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- Redigere e rendere pubblico e consultabile l'elenco di tutte le opere e le forniture
pubbliche, del loro stato di avanzamento, e dare risposta immediata ai cittadini
rispetto ad ogni richiesta di accesso e di rilascio di copia autenticata di atto loro
relativa. La liberazione di aree, conseguente alla realizzazione od alla modifica di
opere pubbliche, dovrà essere normativamente vincolata in modo esclusivo al
miglioramento di opere di viabilità pubblica e di vivibilità a favore dei residenti delle
zone interessate.
- Controllo rigoroso dell'utilizzo delle finanze e sull'amministrazione delle società comunali.
-Lotta agli sprechi e all’evasione fiscale, i cui proventi e ricavati sanzionatori avranno
destinazione socio assistenziale e in opere di pubblica utilità. (Per lotta agli sprechi si intende
anche il recupero e il buon uso di risorse mobili / immobili esistenti e abbandonate al degrado
o semplicemente non usate, destinandole immediatamente a utili scopi )
-Gli appalti, le società municipalizzate e partecipate (a controllo diretto ed indiretto) del comune
devono essere gestite secondo criteri di totale trasparenza.
-Taglio dei costi delle consulenze esterne e valorizzazione delle competenze interne dei dipendenti
e quadri comunali.
- Rendere trasparente l'azione amministrativa e rendere pubblici mediante internet gli atti delle
procedure collegate, favorendo così la democrazia partecipativa attraverso il contributo progettuale
dei gruppi che operano nella società civile.
- Istituzione dell’albo pretorio telematico e dell’anagrafe pubblica degli eletti.
- Curricula e attività dei consiglieri e degli amministratori con obbligo di pubblicazione su sito
del comune
E’ importante dare ad ognuno la possibilità di conoscere l’operato di ogni singolo consigliere,
assessore, e di tutti coloro che sono stati nominati nei consigli di amministrazione degli enti
pubblici. Solo in questo modo i cittadini possono partecipare in modo consapevole alla vita politica.
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4. B) LA CITTA’ PRODUTTIVA e COOPERATIVA
La crisi economica strutturale, le difficoltà di un governo cent.le in grado di rilanciare l’economia, il
tasso di disoccupazione crescente, in particolare giovanile e delle donne, i tagli della spesa pubblica,
le nuove forme di schiavitù e le vecchie forme di gestione “mafiosa” del territorio, impone alle
Città e a chi intende governarle, una sfida di portata epocale. Inoltre un modello economico basato sul consumo senza fine (continua crescita del PIL) risulta essere sempre più insostenibile, dato che le risorse non sono infinite. Una volta capito che la crescita globale basata sul consumo di petrolio non è soltanto responsabile dei cambiamenti climatici o della crisi ambientale, ma comporta anche un aumento di stress, di conflitti, ansia e crollo sociale, diventa evidente che per curare il pianeta e noi stessi è necessario ridurre le dimensioni dell’economia ovvero localizzare l’attività piuttosto che continuare a globalizzarla.
Questa sfida diviene ancor più complessa proprio perché si tratta di:
- creare sviluppo e opportunità di lavoro senza compromettere le risorse ambientali e
proteggendo i beni comuni.
- garantire un futuro ai giovani, la valorizzazione delle loro capacità, ed evitando la “fuga di
talenti”.
- creare benessere e, perché no, felicità, per le famiglie rompendo vincoli di dipendenza
“mafiose” per portare nuove forme di cooperazione, solidarietà ed aiuto reciproco. Vedi i GAS
- Garantire l’accoglienza e il lavoro ai chi giunge da altri territori senza creare nuove forme di
“schiavitù”.
Palermo racchiude molte potenzialità, molte poliedriche sfaccettature, molte “città” nella città che,
se ben definite e valorizzate, potrebbero rappresentare il Tesoro Nascosto, non solo per la città ma
anche per la Regione e la Nazione.
Liberare le capacità creative, le capacità imprenditoriali, le potenzialità cooperative da troppo tempo
sopite, potrebbe costituire la spina dorsale dello sviluppo di almeno “10 Città”, la cui realizzazione
significherebbe sviluppo economico, crescita dell’ occupazione, arricchimento culturale, miglioramento
delle condizioni di vita di tutta la popolazione, salvaguardia dei beni comuni.
Questo semplice elenco delle 10 Città per lo sviluppo e la cooperazione e dei relativi allegati con
contributi personali lungi dall’essere esaustivo e conclusivo vuole solo suggerire e stimolare altre
idee e proposte.
1. La Città delle Identità, dei Quartieri, dei Borghi. Il decentramento amministrativo e
decisionale dovrà basarsi sulla riorganizzazione delle funzioni delle 8 Circoscrizioni o
Municipalità ma anche e soprattutto dell’identità dei 25 quartieri e borghi che, oltre al Centro
Storico, costituiscono l’anima e il cuore della Città di Palermo; riqualificazione dei mercati
storici mediante il recupero delle specifiche identità che li hanno contraddistinti con il
coinvolgimento e la condivisione da parte delle comunità interessate; ripristino del decoro
urbano; progetto Palermo WiFi.
2. La Città del Sole Fonti energetiche rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica negli
edifici pubblici, housing sociale a bolletta “zero”, con lo sviluppo d’imprese e cooperative
locali e riconvertendo e aprendo nuovi settori presso la AMG (Azienda Municipalizzata del
GAS); stesura del PAES- Piano d’Azione Energie Sostenibili con il PGT (Piano del Governo
del Territorio) di Palermo, nel contesto del Patto dei Sindaci, per il recupero di risorse
economico-finanziarie direttamente dalla UE e dalla BEI – Banca Europea degli
Investimenti.
3. La Città del Mare Recupero del fronte del porto, pulizia e valorizzazione delle spiagge, dei
cantieri navali, della pesca, del turismo velico, miglioramento del sistema viabilistico di
collegamento tra il porto e la città, e tra i diversi porti della regione, Termini (porto di grandi
merci e container), Trapani, Porto Empedocle, Mazzara del Vallo, Catania, Messina,
incentivando il trasporto delle merci via ferrovia e via mare.(v. Allegato)
4. La Città del Recupero Dalla raccolta differenziata, al recupero e riciclo delle materie
seconde, attivando le “filiere” del vetro, plastica, alluminio, carta-cartone, gli “ecopunti”, che a
differenza delle discariche e degli inceneritori offrono centinaia di nuovi posti di lavoro,
riconvertendo gli operatori dell’AMIA e della GESIP, reimpostando l’attività dei “cenciaioli”.
5. La Città della Storia, dell’Arte, della Cultura Recupero e valorizzazione del Centro Storico
e dell’ intero patrimonio artistico e storico della città, rivitalizzando la vita e le vie della città,
recupero e valorizzazione dei territori dei parchi e giardini; percorsi ed itinerari delle ricchezze
“nascoste”, dai cortili, ai bagli nelle aree della “Conca d’Oro”; valorizzazione dei teatri di
cultura popolare e delle attività ad essi collegati di livello nazionale ed internazionale,
coinvolgimento nel progetto del Teatro Massimo, del Teatro Politeama, dei Teatri e gruppi )
6. La Città della Pace e della diversità culturale. Garantire l’espressione culturale delle
diversità delle comunità residenti a Palermo, creando occasioni di reciprocità nello sviluppo
economico della città e riconoscimento della “cittadinanza”, della diversità religiosa e del
sostenibilità dell’educazione dei bambini ed adolescenti (v. Allegato)
7. La Città dei Bambini Garantire i luoghi del diritto all’educazione, del diritto alla salute, del
diritto alla nutrizione, del diritto al gioco ricorrere alla saggezza dei vecchi per rafforzare la
creatività dei giovani e dei bambini, 100 Ubuntu per la città. (v. Allegato)
8. La Città dei Talenti Intercettare, trattenere, riconoscere e richiamare i “talenti” artistici,
scientifici, musicali delle diverse arti e mestieri che stanno “scappando” da Palermo; creazione
e valorizzazione di luoghi ed incentivi per restare e creare nuove opportunità di sviluppo.
9. La Città delle Religiosità Luogo d’incontro inter-religioso senza alcuna discriminazione ed
aiuto alle comunità per lo sviluppo dei propri luoghi di culto, per lo sviluppo di una cultura di
pace nel Centro del Mediterraneo. Permettetemi un plauso alla comunità Valdese la quale è molto attenta ai temi della laicità e della libertà religiosa…Il Sinodo del 2010, correggimi Pastore se sbaglio, ha concluso i propri lavori auspicando che “le istituzioni europee contribuiscano a rafforzare le norme a tutela dei principi di pluralismo e di laicità propri di ogni democrazia” e che il nostro paese si doti di una legge organica e chiara sulla tutela della libertà religiosa per ogni individuo. Adesso non perché voglio fare il ruffiano ma grande merito per tutte le attività socio-educative-assistenziali avviate in città.
10. La Città dell’Equità e della Giustizia Sociale, del “Bene Comune” L’economia e la finanza
municipale al servizio di Pari diritti e pari opportunità, la giustizia sociale come indicatore e
strumento di progresso e sviluppo, a partire dalle donne, dagli stranieri.
4. C) LA CITTA DEI SERVIZI PER I CITTIDANI
Quella del buon funzionamento dei servizi è una delle sfide più urgenti e vitali, uno dei capisaldi
dell’azione di governo della città .
Sia i servizi tra privati cittadini che i servizi garantiti dall’ente pubblico o partecipato in quanto
rivolti ai cittadini devono trovare nella economicità - efficienza e nell’ottimizzazione del comune
benessere la loro ragione d’essere .
L’obiettivo e’ offrire al cittadino e al visitatore una città ospitale multiculturale e multietnica
,ricca e variegata di stimoli esistenziali e culturali, sul modello delle piccole e medie capitali
europee, ancora a misura d’uomo e ricche per elevata qualità di vita.
Palermo può quindi ben candidarsi a vivere e realizzare tutti gli agi di una metropoli uniti al
fascino e alla bellezza, alla tranquillità e ai pregi di una città comunque relativamente piccola (se
confrontata con altre metropoli) contenuta nell’ambito orografico della Conca D’Oro.
Strumenti e progetti nei vari ambiti:
Servizi-Infrastrutture :
-Ammodernamento e costruzione di infrastrutture degne di una citta’ metropolitana che si
estendano e servano - colleghino anche i comuni e frazioni limitrofe
La progettazione e la realizzazione di tali opere pubbliche sarà posta al vaglio e adeguata alle
esigenze di rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, qualità della vita, principi della
decrescita, con una obbligatoria, effettiva e trasparente consultazione preventiva di residenti
ed operatori economici delle zone interessate, come operato in tutti i paesi civili. Laddove ciò
non sia avvenuto e quando l'opera pubblica confligga in modo palese con l'evidenza del danno
alla vivibilità del luogo, essa dovrà essere ragionevolmente e celermente rivisitata.
Questi documenti strategici sulla dotazione infrastrutturale saranno oggetto di studio e
pianificazione attuativa:
PTOP : piano triennale delle opere pubbliche
PRUSST : piano riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio urbano
PSPCM : Piano strategico Palermo capitale del mediterraneo
PAES: Piano d’Azione per l’Energie Rinnovabili
Il contenuto di questi importanti e ampi progetti sarà analizzato, posto in discussione e vagliato in
sintesi attuativa alla luce dei principi della decrescita e dello sviluppo sostenibile, seguendo le
indicazioni di valutazione impatto sociale -urbanistico -ambientale.
Piano mobilità serio concordato con i cittadini che preveda la chiusura del centro storico alle auto, la messa in circolazione di bus navette ecologiche, l’incentivo all’uso della bicicletta e il disincentivo all’uso dell’automobile, biglietti dei mezzi pubblici agevolati per famiglie.
Servizi-ai –Giovani auspicabile l’istituzione di un assessorato alle politiche giovanili e al volontariato un volontariato messo nelle condizioni di operare (garantendogli il minimo che può essere una sede e un equipaggiamento base) diventa una risorsa eccezionale per costruire politiche civiche e sociali efficaci nei territori contribuendo così al miglioramento delle relazioni umane tra i cittadini: in questi ultimi anni ci siamo sempre più imbarbariti: aggressioni, atti vandalici, violenza spicciola…voglio ricordare i due ragazzi Tamil picchiati a sangue alla Zisa etc. Penso anche al grande apporto che potrebbe portare il volontariato di Protezione Civile se organizzato bene
- incrementare le collaborazioni con L’Università
-Favorire l’uso delle Biblioteche ,da tenere aperte anche a sera per letture e incontri culturali e artistici,
luoghi di studio ma anche con l’aiuto dei privati luoghi di ritrovo, sport e svago per il
giusto riposo dopo lo studio. Favorire l’organizzazione di eventi culturali ,mostre,concerti anche
di rango internazionale.
-Individuare un circuito della gioventù, ove teatri, cinema, luoghi di svago e ristorazione nel
rispetto di alcune norme certificate offrano ai giovani la certezza di una sana residenzialità e
sereno svolgimento dell’ importante periodo di studi.
-potenziamento dell’impiantistica sportiva ,cura degli impianti comunali delle Palme e
valorizzazione del parco della Real Favorita per attività sportive ricreative
-orientamento dei giovani palermitani alle scuole di impresa comunali
- Sconti per i mezzi di trasporto pubblici
Servizi alle Famiglie -comunita’
-costituzione di una consulta per la famiglia
-contributi ed esenzioni per i nuclei familiari numerosi
-Sviluppo di una catena di care giver per le famiglie non integrate in una rete solidale
-Sostegno alle famiglie senza casa ,soluzione definitiva immediata del problema dei senza casa
sfruttando le risorse esistenti
-Bonus scolastici per i figli di famiglie numerose ,secondo il reddito
-Riconoscimento dei Patti di convivenza anagrafica -solidarietà-vita comune
Non solo famiglia: per favorire tra i giovani i percorsi di vita autonoma dalle famiglie e per
incentivare modalita’ di reciproco sostegno e rete solidale tra cittadini in genere saranno
riconosciute oggetto di agevolazioni e di benefici anche le forme di vita in comune scelte dai
cittadini certificate dalla coabitazione nella stessa unita’ abitativa con reciproco carico
familiare e reciproco impegno formalmente assunto all’ obbligo di sostentamento e solidarieta’ .
Queste forme di convivenza ,comunque non assimilabili a qualsiasi forma di unione di fatto o di
matrimonio (per cui occorrerebbe altro percorso di riconoscimento) ,trovano la loro ratio
esclusivamente nel naturale libero rapporto di solidarieta’ tra persone,con suddivisione delle
spese e oggettivo risparmio
Servizi - ai –Disabili, agli anziani ai bambini costituzione di un “Consiglio dei Bambini” e di un conseguente “Sindaco dei bambini” come forma ricca e significativa di partecipazione dei minori alla vita collettiva (rimando all’allegato la città dei bambini)
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Rinforzo dei servizi esistenti (socializzazione,accompagnamento,assistenza,apertura in
convenzione di centri diurni e notturni per le cure )e attivazione di tutto cio’ che puo’ fare di
Palermo una citta’ a misura di disabile, di anziano e di bambino ,eliminazione delle barriere
architettoniche
Una Palermo che favorisce la mobilita’ e l’inserimento sociale dei disabili e degli anziani
sara’ la cartina di tornasole per misurare il grado di civilta’ metropolitana.
-Stimolo per l’efficienza e l’ammodernamento, la formazione e l’aggiornamento delle strutture
terapeutiche riabilitative e del personale di assistenza.
-Gratuitò dei trasporti pubblici per i disabili e altre agevolazioni
-convenzioni per l’assistenza domiciliare infermieristica e ausiliaria a soggetti portatori di
patologie croniche invalidanti e sottoposti a importanti terapie
-Servizi di trasporto e assistenza con postazioni di telemedicina e soccorso psicologico agli
anziani e disabili, con maggiore urgenza se privi di supporto familiare
Servizi-burocratici-amministrativi-uffici pubblici
“ Sana impresa in sana amministrazione pubblica“:una burocrazia efficiente per impresa e
cittadini e’ la precondizione di ogni forma di buona amministrazione e di benessere
sociale ed economico
-Riorganizzazione e ottimizzazione uffici della pubblica amministrazione comunale
- saranno fissati e resi perentori i termini di risposta alle pratiche in modo da garantire al
cittadino risposta adeguata, non evasiva né interlocutoria, in brevissimo tempo. Specifiche
responsabilità disciplinari debbono essere fissate per il rifiuto, espresso o tacito, di accesso agli
atti con rilascio di copie autenticate.
-Con apposito regolamento i dirigenti degli uffici comunali e dipendenti saranno chiamati a
rispondere del ritardo e di omissioni ma anche con incentivi a produrre un buon servizio alla
cittadinanza
-Laddove il personale non fosse numericamente sufficiente ,dietro valutazione del carico di lavoro
si provvederà a implementare gli organici ,ottimizzando le risorse e ridestinando quelle di altri
uffici meno operativi .
-Sviluppo delle modalità on-line, eliminazione del cartaceo
-Diffusione delle modalità di accesso on-line e di dialogo con la pubblica amministrazione con
applicazione delle nuove normative sulla posta mail certificata e della firma digitale, anche per
i cittadini che non riescono ad accedere per loro problematiche ai mezzi del web , con supporti
sul territorio, ad esempio nelle sedi decentrate dei municipi o consigli di quartiere
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Servizio Abitativo e Programmazione Edilizia
-Proseguire l’opera di riqualificazione del centro storico
- Favorire la locazione degli alloggi sfitti: Le case sfitte saranno soggette alla tassazione
ordinaria, per scoraggiarne il non uso
- Recupero sistematico di edifici pubblici, degradati o in disuso per usi sociali e culturali
-avvio di procedure di messa in sicurezza , espropriazione/confisca dei beni immobili del centro
storico che dopo opportune reiterate segnalazioni e senza giustificato motivo verseranno ancora
in condizioni di estremo degrado,abbandono e fatiscenza , costituendo questo un gravissimo
pericolo/attentato per la salute e incolumità pubblica.
-Facilitazioni e contributi per i proprietari che desidereranno invece ristrutturare in proprio nel
centro storico, specie se con destinazione turistico alberghiera.
Lo scempio di rovine e case dirupate in pieno centro storico cittadino deve cessare.
In tali casi il comune si farà carico della ristrutturazione totale del bene con tutti i comfort
destinandolo a scopi pubblici,sociali,culturali o a edilizia popolare per famiglie svantaggiate
- Concessioni di licenze edilizie soltanto per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi
di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse, previa destinazione di una parte di esse a verde
pubblico.
Servizio salute ambiente
-Monitoraggio ambientale ed epidemiologico costante e pubblico in collaborazione con i medici di
base con pubblicazione periodica obbligatoria dei dati.
- Determinazione degli inquinanti presenti nell’aria e corsi d'acqua , nei terreni agricoli e del livello
medio di polveri
-Rinforzo e/o costituzione del nucleo di tutela territorio -salute- ambiente del corpo dei vigili
urbani
-Incrementare i controlli per il rispetto delle norme sicurezza sul lavoro
Servizi delle ex-municipalizzate in house con il supporto ed il controllo dei cittadini palermitani
Servizi prima integrazione Immigrati e servizi soccorso indigenti
-Istituzione consulta dell’immigrato e dell’immigrazione (componenti gli stessi immigrati)
- Garantire a tutti gli immigrati residenti nel territorio una corretta ed esaustiva informazione sui
servizi attivi (tipo di servizio, sede, orari) ed operare per una loro completa cittadinanza, compreso
il diritto di voto nelle elezioni amministrative.
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- Censimento dell’immigrazione e dell‘indigenza, raccolta delle informazioni e dei bisogni delle
persone immigrate.
-Sostegno abitativo logistico, medico, infermieristico, psicologico
-Collaborazione e sostegno concreto alla realtà cittadina di Emergency
-Aiuto ai senza dimora e aiuto concreto a tutte le organizzazioni presenti in citta’ che si
occupano dei senza fissa dimora
-Apertura di una mensa comunale per tutti i disagiati o almeno integrare le risorse delle mense
esistenti ad iniziativa caritativa /assistenziale.
-Attivazione dei mediatori culturali in ogni ufficio per una buona comunicazione
-Progettazione di servizi d’impresa ove l’immigrato possa divenire artefice del proprio futuro e
del proprio avanzamento nella crescita economica e culturale
Servizi Sociali :
-stipula e rinnovo convenzioni con case famiglia, case alloggio per minori, bambini, per
disabili, disabili psichici:
-Assistenza celere su ogni pratica di convenzione
-Erogazione tempestiva dei fondi per la gestione delle comunità nei tempi previsti, senza gravi
disagi per utenti e operatori.
Servizi di alfabetizzazione web
- Alfabetizzazione informatica di base su sistemi operativi e programmi comuni open source e/o
liberi. Avvio di sperimentazione di libri scolastici digitali sullo stile di wikipedia consultabili in rete
gratuitamente e stampabili su richiesta.
- Norme chiare e trasparenti per l’aiuto logistico e finanziario alle associazioni attive sul territorio
come veicolo per le iniziative culturali del comune verso le realtà locali
- Diritto alla fruibilità dell'informazione digitale
- Promuovere l’uso di programmi informatici e sistemi operativi aperti e/o liberi, soprattutto nella
pubblica amministrazione e negli istituti scolastici, ottenendo così una notevole riduzione dei costi
di gestione e al tempo stesso favorendo la libera iniziativa degli enti coinvolti.
Servizi alla piccola-media impresa
-Istituzione della consulta dell’imprenditoria: dialogo serrato e continuo con gli enti di
rappresentanza imprenditoriale nel commercio nell’industria, nell’agricoltura, nell’artigianato.
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-Istituzione del tavolo tecnico permanente riservato agli imprenditori, chiamati a collaborare nella
progettazione della Palermo del futuro
-Formazione diffusa per una cultura di impresa e dei servizi e incentivi per le tre direttrici
privilegiate fondamentali di cui sopra
- Sport è palermo chiama la campagna cooperative consorzi ognuno dia una cosa in più
ricevendone 10 in sovrappiù grazie al nuovo ethos habitus
-Defiscalizzazione e agevolazioni per l’apertura di nuovi servizi e imprese nei settori sopra
citati,scarico /esenzione delle imposte per 5 /10 anni.
-Bonus ulteriori per assunzioni
-Ufficio di qualità (il bonus sarà commisurato alla bontà –efficacia –efficienza - economicità dei
servizi secondo parametri predefiniti)
-Continuazione sulla linea già intrapresa della creazione di aree no absolute-tax. Istituzione di No
tax -area nella zone più svantaggiate e con più alto tasso di disoccupati della città, ad esempio
allo Zen o a Brancaccio.
-Semplificazione normativa per l’avvio di qualsiasi iniziativa d’impresa.
-Favorire e accompagnare l’export delle imprese palermitane all’estero
-creare un ufficio per la valorizzazione dei mercati storici palermitani, favorire lo shopping in
centro e nei mercati storici tramite un sistema integrato di trasporti e di prezzi ribassati nei
mercati storici, convenzioni apposite con i commercianti.
-Idem per la valorizzazione del Mercato delle Pulci e del Papireto (una attenzione e un progetto
particolare per la sistemazione dei mercatini spontanei di antiquariato)
Servizio-amici- animali
-Animali domestici (cani gatti etc ): rinforzo dei servizi di medicina veterinaria e dei canili, istituzione di luoghi pubblici di ricovero degli animali che sono abbandonati o per l’assenza del
padroncino per un certo periodo,con tariffe agevolate
-Presa in carico dei randagi
-contributo comunale di euro 100 euro annue per cure veterinarie certificate e acquisto alimenti
(da sottrarre al netto dalle tasse ) (50 se con due o piu’ redditi) ove si abbiano in casa
animali domestici registrati in anagrafe e in regola con le cure veterinarie.
-Creazione di apposite aree verdi,servizi di Pet -zone cittadine (luoghi di “ricreazione” per i cani
accompagnati dai proprietari )
Nonostante le belle proposte e le belle intenzioni espresse fin qui rimangono presenti, in questa città, le tante ferite e le tante emergenze lavorative e sociali alle quali non è stata data alcuna risposta dagli amministratori uscenti ai:
1) ai 2000 lavoratori della Gesip
2) ai lavoratori Amia
3) ai tanti giovani disoccupati
4) ai senza tetto
5) alle scuole ridotte a uno stato comatoso etc
Come Voci Attive riteniamo necessario avviare un attività di studio sul bilancio comunale affinchè ogni nostra idea diventi proposta progettuale realizzabile, affinchè una gestione attenta e parsimoniosa delle risorse economiche possa trovare la soluzione alle povertà storiche e a quelle emergenti.
Diceva La Pira che “la povera gente dovrebbe essere il movente della buona politica” ma oggi soprattutto al sud Italia è diventata l’alibi della cattiva!!
Nel ricatto del bisogno, si costruisce un modello di governo: l’impiego pubblico (diretto o indiretto) che diventa un indispensabile ammortizzatore sociale; la politica lo strumento di un’intermediazione impropria che manipola l’accesso al lavoro; la clientela un surrogato inevitabile della cittadinanza.
Secondo alcuni Per rompere questo cortocircuito democratico, servirebbe una misura di welfare per combattere la povertà assoluta che potrebbe essere il reddito di cittadinanza: la Svimez calcola che occorrerebbero due miliardi di euro (quanto il taglio dell’ICI per i ricchi, meno del capriccio Alitalia... ) 2 miliardi contro i 2 mld annui per gli F35.
Per il resto, senza grandi riforme nazionali e politiche che favoriscano il lavoro produttivo, etica pubblica o rinnovamento non basteranno: ogni amministratore meridionale potrà subire la stessa deformazione. A destra, a centro e a sinistra: la differenza, forse, starà nell’imbarazzo davanti allo specchio.
Abbiamo programmato per giorno 10-11 marzo un seminario sul bilancio comunale invitando esperti e addetti ai lavori e molto probabilmente avremo il contributo di Maurizio Pallante che ci aiuterà a declinare i concetti di sobrietà, risparmio energetico e felicità sostenibile all’interno dello strumento del PEG (piano economico generale). Sarebbe auspicabile creare da subito una commissione di studio all’interno di Voci Attive che coordini questi lavori anche perché un buon governo della città deve passare inevitabilmente da una buona programmazione economica.
Per riportare Palermo a una condizione decorosa e di normalità occorre intercettare e dialogare con la Palermo migliore, con le tante donne e uomini che si sbattono ogni giorno onestamente per guadagnarsi il pane, con i ragazzi di Addiopizzo ma anche con gli imprenditori che si rifiutano di pagare il pizzo, con il mondo del volontariato che in questa città svolge un ruolo importantissimo e che ringraziamo, per il sostegno e il conforto che vengono donati gratuitamente ai tanti bisognosi presenti in città, con il mondo della scuola, con le agenzie educative, con quel mondo della generosità presente in città che in questi anni ci ha aiutato a garantire acqua pulita ai fratelli africani, con le associazioni professionali, con i sindacati, con le autorità religiose, con le comunità di immigrati con tutti coloro che hanno a cuore il bene di questa città. L’“I care” di Don Milani deve diventare il nostro imperativo categorico per ridare linfa a una politica asfittica. Ora c’ è bisogno che ognuno di noi s’impegni prendendosi il suo pezzetto di responsabilità, uscendo dal proprio guscio, dai propri particolarismi, sacrificando se necessario anche la propria famiglia, con fermezza e determinazione, per costruire un percorso virtuoso che riporti questa città ad essere orgogliosa e fiera della propria storia, orgogliosa e fiera dei propri martiri, orgogliosa e fiera dei tanti figli buoni che ha dato e continua a dare all’umanità intera una città capace di dispiegare le vele e prendere il largo nella notte che volge al termine e nel presagio di un’alba che riporterà luce e gioia: auspichiamo che Palermo diventi la città della GIOIA.
non fate finta di non capire: siamo tutti chiamati alla cittadinanza attiva…siamo tutti candidati a interessarci del bene comune. Allora il patto che possiamo fare questa sera, in risposta alla lettera con cui mi chiedete di candidarmi, è che insieme ci impegneremo a dare sostanza a quanto questa sera stiamo mettendo in comune, insieme cercheremo di trovare nei vari ambiti della nostra vita quel consenso necessario affinché le nostre parole non rimangano belle intenzioni ma possano divenire buone pratiche per il cambiamento e per la rinascita della nostra Palermo…se questa è la volontà dell’assemblea, se ritenete che io possa essere utile strumento perché tutto ciò avvenga non esiterò ad accettare e a mettermi a servizio di questa nobile causa….
Vi ringrazio per la fiducia che ponete in me e porrò tutto il mio onore per meritarmela sempre più…
(E’ il primo articolo della legge scout)
In questi giorni riflettendo sull’appello sottoscritto dalle 21 persone che mi hanno chiesto di mettermi in gioco pensavo che in fondo c’è un’analogia con quanto ho vissuto 11 anni fa’ quando mi trovai a decidere se partecipare o meno alla missione di pace in Congo in risposta a un appello lanciato dalla società civile congolese vittima di una guerra fratricida causata dagli interessi sporchi di alcune multinazionali. Pensate che quella guerra tra il 1997 e il 2001 causò la morte di 3 milioni di persone completamente ignorate dall’opinione pubblica internazionale. Accorremmo in risposta all’appello che ci chiedeva una mano per porre fine a quel massacro ma sapevamo che nessuno avrebbe garantito la nostra incolumità. La decisione di aderire a una simile missione in zone di guerra non fu per niente facile. In un primo momento pur apprezzando la nobiltà di una simile azione anteposi immediatamente la mia situazione familiare, sposato con due bambini piccoli, alla possibilità di partecipazione giustificandola come atto di responsabilità…poi, non potendo dormire sul fatto che 3 milioni di uomini avevano perso la vita anche a causa di un sistema economico ingiusto che per la sua voracità di materie prime è disposto a compiere le cose più ignobili e soprattutto confrontandomi con tanti altri uomini e donne (eravamo 300 italiani) che come me vivevano il disagio per quanto saputo, ho scelto grazie anche al consenso di mia moglie di partire e di rendere testimonianza alla sofferenza di tanta umanità che, purtroppo, per noi “evoluti” vale sicuramente meno delle ricchezze materiali che i loro territori possiedono. Certo in qualche modo è come se dicessi che andare in Consiglio comunale è come andare in zone di guerra..considerazione non proprio campata in aria…ma la cosa importante che in tutto questo volevo evidenziare è che le scelte rilevanti occorre farli tutti insieme…se io non avessi incontrato altri padri di famiglia disposti a partire difficilmente sarei partito
Dobbiamo riportare il noi all’interno della politica, all’interno delle decisioni importanti per il bene della collettività…
Allora ancora grazie per la fiducia, grazie alla mia famiglia che mi sopporta e mi supporta, allo scautismo, alla mia professoressa di lettere che mi ha educato al senso critico, ai comboniani che mi hanno fatto innamorare dell’Africa, alla Lvia che mi permette di servire l’Africa, al Pastore Giuseppe Ficara e al Pellegrino della Terra per la loro grande testimonianza cristiana, a P.Gianni che mi ha incoraggiato e accompagnato nell’intraprendere strade sconosciute, allo zoccolo duro di Voci Attive che con amore e convinzione sta portando avanti la sfida della partecipazione attiva dei cittadini nella politica, alla comunità di S. Saverio dove ogni domenica attingo spirito e forza per il mio impegno cristiano nella società,
ma soprattutto un grazie particolare a quel bambino africano che in una notte di novembre del 1999, guardando la TV, mi ha fatto sobbalzare dalla poltrona e mi ha suscitato la voglia di reagire alle ingiustizie del mondo impegnandomi concretamente ad essere un portatore di acqua, di giustizia di umanità partendo dalla mia città, partendo dalle tante belle persone incontrate in questi anni che hanno capito che insieme ce la possiamo fare!
Palermo 5/02/2012 Vito Restivo