di Mario Guglielmino
Dopo lo tsunami Ferrandelliano-Craco-Lumiano , il teatrino politico palermitano ha visto l'étoile Leoluca Orlando danzare sulle punte , attraversare l'intero palco e con una piroetta intera ottenere (a quale prezzo ?) l'unita' del centro sinistra politico palermitano tutto.
Il movimentismo civico , piu' o meno impegnato da una o dall'altra parte, e' stato a dire il vero, di tutto cio' solo spettatore modesto . Non hanno nemmeno permesso ( i segretari dei partiti) che esponenti dei movimenti partecipassero autonomamente al tavolo delle primarie,con la scusa di preservarne l'antica fedelta' al nucleo costitutivo.
Grazie alla levita' del si Orlandiano, Ferrandelli, pugile ormai suonato all'angolo, ha potuto ricevere nuova crismazione e battesimo .
Ebbene si' la clausola di fedelta' imperitura ,o meglio fino a sindacatura ,degli attori del centrosinistra , garantisce l'impossibilita' di ulteriori colpi di coda di giovani aitanti e inesperti coccodrillini.
A questo punto le strade forse devono ispirarsi a sincera idealita' e cauto pragmatismo ottimista ?.
Accettare il perdono di Assisi ?e continuare ,imponendo al percorso una durissima carta etica ?
Oppure lasciare ,certi comunque che ,dopo le primarie,la barca sulla quale salpare prevede un unico biglietto su un comune traghetto di sola andata. Se si perde ,oltrepassate le cololonne D'Ercole non c'e' ritorno stavolta..
Solo l'implosione del PD potrebbe ormai cambiare di nuovo gli equilibri.
MArio Guglielmino
Redazione di Voci attive
