mercoledì 30 novembre 2011

Conferenza sul clima di Durban- La voce di Padre Alex

Carissimi,
Vi inoltro il messaggio che p. Alex Zanotelli ha preparato per la conferenza sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo a Durban in Sudafrica.
Un abbraccio fraterno a tutti.

Vito Restivo

Introduzione  a cura di A. Carroccio:

I temi ecologici sembrano assolutamente dimenticati dalla nostra politica e dai mezzi di informazione. Purtroppo, però, la situazione climatica tende a peggiorare e il comportamento dei nostri governanti più che miope sembra essere demenziale. Il problema non deve essere letto come qualcosa di planetario con decisioni che passano ben sopra le nostre teste, ma come un problema al quale noi tutti possiamo dare un contributo risolutivo. A livello di famiglie facendo risparmio enrgetico, a livello di amministrazione comunale  preoccupandosi seriamente di raccolta differenziata. Si tratta di un tema che in realtà deve direttamente impegnare i candidati al governo della città.
Vi proponiamo una lettera di Padre Alex Zanotelli scritta per la conferenza sul clima che si sta svolgendo a Durban. E' ricca di spunti di riflessione. A noi il compito di diffondere una sensibilità urgente verso questi temi. Sono sicuramente più importanti della "crisi economica"........ lo si capisse !




                         SALVIAMOCI CON IL PIANETA

P Alex Zanotelli


Il 28 novembre si apre a Durban (Sudafrica) la 17 Conferenza(COP 17), per rispondere alla sempre più drammatica crisi ecologica. I rappresentanti di tutti i governi del mondo dovranno in dieci giorni trovare delle vie per bloccare il surriscaldamento del Pianeta. Dopo i fallimenti della Conferenza di Copenhagen(2009) e di Cancun(2010), un’altra sconfitta a Durban l’umanità non se la può permettere. Con i governi del Nord del mondo concentrati sui problemi della finanza, la crisi ecologica è passata in second’ordine.Purtroppo anche i media (sia stampa che TV) non hanno acceso i riflettori su questo problema fondamentale, rivelandosi così profondamente funzionali a questo Sistema economico-finanziario. Siamo grati al Papa Benedetto XVI perché spesso ritorna sui temi ecologici.Siamo altresì grati ai vescovi del Sudafrica che in una lettera inviata recentemente e letta in tutte le parrocchie, “vedono questo importante evento di Durban come un’occasione per riflettere”.I vescovi sudafricani affermano:”Questa crisi climatica globale pone una grande sfida spirituale a tutti i cristiani, alle altre fedi e a tutti gli uomini e donne di buona volontà, dato che è la conseguenza della distruzione della creazione di Dio a cui tutti in vari modi abbiamo contribuito. Siamo tutti convocati a cambiare mentalità e ad assumere nuovi stili di vita per ridurre la nostra dipendenza dall’energia fossile come il carbone e il petrolio.”
La situazione infatti climatica del Pianeta è grave.La comunità scientifica teme che, andando avanti così, la temperatura potrebbe salire del 3-4 gradi centigradi.E i tempi che abbiamo per evitare tale catastrofe sono brevi. Gli esperti affermano che, per evitare tale disastro, dobbiamo tagliare l’80% delle emissioni di gas serra entro il 2050. Purtroppo i governi sono prigionieri sia dei potentati economico-finanziari che dei potentati agro-industriali che traggono enormi profitti da questo Sistema. La finanza poi è talmente scaltra che vuole guadagnare anche sulla crisi ecologica, con la cosidetta ‘economia verde’. Ne sono espressione il ‘mercato del carbonio’, il ‘Redd+’ (produzione agro-forestale per bio-carburanti), la geo-ingegneria che introducono l’assurdo principio del ‘diritto ad inquinare’ e finanziarizzano la crisi ecologica, per poterci speculare.
Dobbiamo invece aiutare tutti i cittadini a capire che  le ragioni fondamentali del disastro ecologico sono il nostro modello di sviluppo e il nostro stile di vita.Se tutti a questo mondo vivessero come viviamo noi occidentali ,avremmo bisogno di quattro pianeti terra come risorse e di altrettanti come pattumiere  ove buttare i nostri rifiuti.
C’è bisogno di un grande lavoro di informazione e coscientizzazione che porti a una rivoluzione culturale . E’ quanto stiamo tentando di fare come Rete per la Giustizia Ambientale  e Sociale (RIGAS). Chiediamo a tutte le realtà che lavorano sull’ambiente di fare RETE come abbiamo fatto per l’acqua.Insieme si può! E chiediamo a tutti di impegnarsi:
-a livello personale , con uno stile di vita più sobrio;
-a livello locale, con un riciclaggio totale dei rifiuti opponendosi agli inceneritori;
-a livello nazionale, con un bilancio energetico(mai fatto!) che riduca del 30% le emissioni dei gas serra entro il 2020;
-a livello europeo, sostenendo il Piano della Commissione Europea che prevede una riduzione per tappe dell’80% delle emissioni dei gas serra entro il 2050;
-a livello globale,iniziando un Fondo per le nazioni del Sud del mondo  per fronteggiare i cambiamenti climatici; riconoscendo il debito ecologico  delle nazioni del Nord nei confronti del Sud; estendendo il protocollo di Kyoto; tassando dello 0,05% le transazioni finanziarie; concedendo il diritto d’asilo per i rifugiati climatici; riconoscendo i diritti della Madre Terra.
E’ su queste basi che noi ci mobilitiamo come Rete in vista di Durban e di Rio+20 ,la conferenza  indetta dall’ONU per il prossimo giugno.
E’ un momento gravissimo questo sia per il Pianeta sia per Homo sapiens.E la  colpa è dell’uomo, soprattutto della nostra generazione! Giustamente il teologo cattolico americano Paul Collins ha scritto:” La generazione che ha vissuto dalla II guerra mondiale ad oggi sarà tra le più maledette della storia umana, perché nessuna altra generazione ha talmente danneggiato e sfruttato la terra come la nostra.”
Oggi lo sappiamo :o si cambia o si muore. A noi tocca lavorare dal basso in Rete per portare il nostro paese e il governo Monti (nel suo discorso al Senato ha menzionato trenta volte la parola crescita !) a mettere al centro dell’impegno politico il salvarci tutti insieme con il Pianeta Terra.



                                                       Alex  Zanotelli


Napoli, 26 novembre 2011

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci un commento nel rispetto delle comuni regole di policy .

archivio blog