venerdì 9 marzo 2012

L’area Craco -Lumia -Innovazioni :per una necessaria prospettiva storica

Una necessaria prospettiva storica di medio breve periodo




di MArio  Guglielmino

Fui personalmente favorevole in illo tempore al ribaltone che in Sicilia porto’ il governatore Lombardo a prendere le distanze dalla maggioranza che lo aveva eletto cercando il sostegno piu’ o meno diretto del PD al governo o in aula .

Non dimentichiamo che nel pieno dell’emergenza democratica provocata dall’onda lunga Berlusconiana, proprio in Sicilia , col ribaltone (perche’ ahime’ tale e’ il nome e la sostanza ) Lombardiano Terzopolista PD Lupo -Cracoliciano han preso forma quelle prime paurose crepe che avrebbero man mano portato il nano-manovratore imperial- liberale e impune per censo al placcaggio finale delle sue insane satrapiche voglie di malgoverno.

Cio’ in eco di quanto accadeva a Roma ,le uscite prima di Casini e poi Fini ,una sublime premonizione della fine.

MA l’illusione del governo di pubblica eccezionale salute sicula fu presto acerba e caduca. Una nuova e severa forma di clientelismo post cuffariano attecchì la pianta regionale. E adesso un morboso e asfittico grigiore sembra rinviare le sorti del volgo al mentecattare la buona e piuttosto malferma oltre che poliorientata disposizione d’animo del grande feudatario di Grammichele.

Eppure una sorte comune e un destino inscindibile lega non Cracolici ,bensi Lupo a Lombardo, grandi equilibristi spesso vittime di mancini tiri incrociati.

E non e’ un caso ,fate attenzione ,se finoggi entrambi si trovano contemporaneamente senza pieta’ sotto la gragnuola della sfiducia ,l’uno in assemblea regionale Siciliana l’altro in assemblea regionale ..del PD.
Meditate gente.
Un’abile mossa ,scaltra e non regolamentare o al limite del regolamento ha portato il PD con un piu’ o meno camuffato ,consapevole,indignato, obtortocollizzato non so quanto appoggio esterno a far sopravvivere il governo Lombardo .Questo doveva accadere in prospettiva di nuove elezioni ,una volta caduto e smembrato il dragone berlusconiano.

La colla delle poltrone di sala d’Ercole si dimostra invece ancora molto efficiente.

E gli affari sono affari,mi si insegna làognidove.

Per non dire , infatti sarebbe troppo ampio , delle posizioni e delle grandi manovre dei grandi partiti nazionali dopo la caduta del glabro simulacro del popolano amore al governo,crescina permettendo.

Ben appare a questo punto come Ferrandelli e il suo staff accogliendo il favore dell’area Cracolici non abbiano mostrato in verita’ giammai una venefica strategia ma molto semplicemente nel veloce susseguirsi della campagna d’inverno , hanno omesso poco prudentemente di esaustivamente esplicitare mediaticamente in quella occasione tutte le dighe culturali che un progetto davvero innovativo come quello del Polo Civico richiede per non cadere nelle ambiguita’ semantiche della vecchia dialettica politica.

E dobbiamo riconoscere che queste difficolta’ si ritrovano a ogni pie’ sospinto, cioe’ ogni volta che lo stesso progetto politico viene proposto in ambiti nuovi e non raggiunti.
Occorre lavorare sodo   sulla  vecchia  politica  per  ristrutturarla con i materiali portati in dote dal movimentismo civico.

MArio  Guglielmino

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