domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale a Palermo

Le  parole  del nostro caro  Vito,vero  animatore di  questa  nostra  avventura  associativa e  punto  di  riferimento  per  tutti coloro  che oltre  alla  "voce"  fanno  sentire  anche  gli  "effetti"  sul territorio  grazie  a tante  piccole  grandi  opere frutto  di  costanza,impegno,generosita',dedizione ,ricerca  sincera e  umile  della  verita'.
Auguri  Vito ,da Tutti  Noi
..e  consentite questo  attimo  autocelebrativo:auguri  a  Tutti  Noi ,cosi' diversi nella  ricchezza delle  nostre specifiche  formazioni,idee,modalita' relazionali  ed  espressive.Ma sempre  piu'  uniti nella  consapevolezza  del  servizio  a  una  causa  e  una  idea molto  grande nella  quale  crediamo.E insieme  possiamo. 
Voci  Attive


da  Vito  Restivo

Il freddo da qualche giorno è piombato sulla nostra isola quasi a ricordarci che il Natale è ormai alle porte…freddo che arriva dappertutto e che non risparmia nessuno sia esso ricco o indigente, possidente o nullatenente. Sono stato l’altro giorno, per mia curiosità, in via Messina Montagne al campo containers dove vivono 9 famiglie “senza tetto”...(...)
 e non ho parole per raccontarvi la situazione di degrado in cui versano, non soltanto per la precarietà igienica delle baracche in cui sono ospitate ma anche per il contesto insalubre che li circonda: materiali di risulta, carcasse di animali morti, carcasse di copertoni e poi vetro e quant’altro che rende il luogo simile a una delle tante baraccopoli delle grandi città africane…mi è subito tornata in mente l’esperienza vissuta nel 2007 a Korogocho la discarica di Nairobi dove vivono assiepate come sardine 100.000 persone che si nutrono quotidianamente dei resti di cibo che la città ricca getta nella spazzatura…Pur non conoscendoli e con la mia videocamera in mano mi hanno subito accolto facendomi entrare in una delle baracche dove in pochi metri quadrati, al freddo d’inverno e al caldo d’estate, vivono da 4 a 10 persone e senza alcuna diffidenza mi hanno lasciato spiegare le motivazioni che mi portavano a fare una simile visita…ho chiesto subito scusa per la mia intrusione e quasi con rassegnazione ma con garbo mi hanno riferito che erano abituati a tali intromissioni. Volti di donne, di bambini e di uomini segnati dalla sofferenza; storie di uomini, di donne e di bambini segnate da eventi tragici che in qualche modo li hanno portati a vivere in quella condizione…a volte traspariva nei loro racconti il pensiero, quasi la convinzione, che la causa del loro disagio sociale fosse la conseguenza di una maledizione o di una iattura voluta da un’entità superiore…forse perché figli di un Dio minore? Hanno manifestato rabbia e sdegno per le solite promesse fatte dai politici di turno e allo stesso tempo hanno parlato bene delle tenere carezze elargite dai volontari che con amore e dedizione si occupano di lenire le sofferenze di un tale vivere! Qualche giorno prima ero andato a trovare fratel Biagio e durante l’interessante conversazione mi ha detto con grande fervore, citando il grande La Pira, che la misura per capire se un’azione politica è buona o meno dipende da quanta energia ed impegno viene investito per rimuovere le cause che conducono gli uomini alla povertà…viviamo un tempo in cui la speranza non si sa più dove abbia dimora e dove il divario tra ricchi e poveri aumenta sempre più…ci siamo lasciati scambiandoci i numeri telefonici e convenendo che ogni incontro, comunque vada, è sempre una ricchezza…loro alle mie spalle sorridenti e io dentro la mia automobile riscaldata profondamente mortificato non solo per quanto visto ma soprattutto per la mia incapacità ad essere vero “samaritano” nei loro confronti…la voce forte e alta che voglio sollevare è: fino a quando assisteremo e permetteremo, come cittadini della quinta città d’Italia, questo chiacchiericcio inutile e sterile sui tatticismi della politica per la designazione del futuro candidato sindaco rimanendo impotenti e indifferenti di fronte alle tante ingiustizie che si consumano quotidianamente in questa città? E voi, uomini professionisti politicanti, perché non vi sottoponete umilmente al pubblico dibattito confrontandovi con la gente comune, stanca di subire il mal governo in questa città, sui contenuti e sulle proposte per sollevare Palermo dallo stato pietoso in cui si trova e riportarla ad essere comunità operosa e accogliente? Quando ci riprenderemo la nostra porzione di responsabilità perché la speranza ritorni a dimorare tra tutti noi?


Oggi è Natale e non possiamo peccare di pessimismo…Segno di speranza, in questa città, sono le tante organizzazioni di volontariato e le tante persone che si spendono, in maniera disinteressata, per il bene comune e per la giustizia sociale, persone semplici mosse dalla “rabbia” per le ingiustizie ma allo stesso tempo propositive per un progetto di città possibile…forse dovremmo ascoltarle un pò di più e solo così, probabilmente, vedremo comparire all’orizzonte il volto fiero e gioioso della Palermo del futuro.

Buon Natale

Vito Restivo




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