mercoledì 7 dicembre 2011

sacrifici, crisi economica e ...favori a Mediaset

riporto da Repubblica:


Lo scandalo delle frequenze

PRIMA era un problema di buongoverno, e poteva già bastare. Adesso è anche un dovere, e non si può sfuggire, davanti ai sacrifici chiesti ai cittadini. E i cittadini cominciano ad essere informati. Sanno che si devono assegnare le frequenze digitali televisive. Capiscono perfettamente che quelle frequenze sono proprietà dello Stato e dunque appartengono a tutti. Apprendono infine che le frequenze valgono sul mercato  -  come ha spiegato qui Giovanni Valentini  -  16 miliardi, cioè più di metà della manovra.

E dunque, com'è possibile che questo bene pubblico così importante venga regalato agli operatori tv attraverso il "beauty contest" deciso dal governo Berlusconi, cioè quel "concorso di bellezza" che cede gratuitamente le frequenze a Rai e Mediaset?

Il governo ha un'unica strada davanti a sé, coerente con la cultura del mercato e della concorrenza di Mario Monti: blocchi subito quella falsa gara gratuita e indichi un'asta regolare, che non regali ma valorizzi le frequenze a vantaggio dei conti pubblici. E dichiari che le risorse serviranno a restituire alle pensioni fino ai duemila euro quella difesa dall'inflazione che la manovra ha tolto, sopra i 936 euro.

In questo modo, il concetto di rigore acquista un senso, e persino quello di equità e di solidarietà. E si cancella ogni fantasia di "patti" politici all'ombra della tv che sarebbero inaccettabili perché scellerati. Com'è evidente, nessuno
cerca vendette. Soltanto l'interesse generale. E non si dica che non si è ancora studiato il dossier-frequenze. Non serve uno studio particolare: basta il buonsenso, e il senso del dovere.

e in chiusura l'opinione di Di Pietro.........  
http://video.repubblica.it/dossier/decreto-salva-italia/governo-monti-anche-questo-e-ad-personam-per-berlusconi/83054/81444


Antonio Carroccio

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