martedì 6 dicembre 2011

Lettera di Pippo Russo (IDV)



Questa lettera tratta  dal blog di Pippo  Russo,segretario provinciale IDV  , e' di qualche giorno successiva alla "rottura"  del tavolo  per le primarie  palermitane  estese a  tutta  l'area  del  centrosinistra  promosso  da  Per Palermo e' ora.
Dalla  lettura esce rafforzata e confermata la nostra valutazione (al di la' delle uscite coreografico muscolari odierne di altri notabili del partito ved.on. Giambrone in  http://www.livesicilia.it/2011/12/06/orlando-in-campo-senza-ambiguita/) :che cioe' nulla  e' definito e men che meno una  corsa  folle  e solitaria  di Orlando alle  amministrative,senza una  solida  ed  ampia  base e  senza  il riconoscimento del nuovo tessuto  motivazionale palermitano.
Idv cerca  ancora il dialogo ,consapevole della propria  forza  e  soprattutto  dei propri  limiti.
Segue lettera....


(Pippo  Russo )
Carissimi,


ho letto che è in programma per lunedì prossimo, 5 dicembre, un incontro del cartello "Per Palermo E' Ora". Io non ci sarò ed è giusto, dopo tanto lavorare insieme, che io spieghi il perchè...(:::) Non voglio ripercorrere, ci saranno tempi e luoghi per farlo, il lungo cammino compiuto, nè ricordare il ruolo costruttivo che ha svolto Italia dei Valori attraverso la mia presenza all'interno del cartello,



una presenza animata da passione, lealtà e attenzione a tutte le posizioni, quelle compatibili con il codice etico-politico mio e del mio partito. Preferisco giungere subito all'attualità e dirvi, senza giri larghi, che la mia delusione sull'epilogo del tavolo delle primarie, che tutti conosciamo, è pari al livello di delusione nei confronti di "Per Palermo E' Ora", nelle sue componenti non di partito e in Sinistra Ecologia e Libertà. Una delusione che nasce dal constatare un'ambiguità che speravo non potesse lambire mai i nostri sforzi. Un'ambiguità di cui s'è liberato il PD che ha assunto una posizione chiara e netta rispetto al quadro delle alleanze e che, invece, rischia di rimanere attaccata, come un'ombra, al cartello e alla candidatura di Rita Borsellino, posto che Fabrizio Ferrandelli s'è tirato fuori e che Davide Faraone e Ninni Terminelli non hanno fatto mistero della loro intenzione di dialogare con il Terzo Polo e l'Mpa di Lombardo (non conosco ancora nulla, al momento in cui sto scrivendo, su Antonella Monastra). Io non ho accettato, mi rivolgo ai movimenti, la vostra proposta che avete, con ambiguità e, se posso permettermi, sfrontatezza, chiamato di "mediazione alta", consistente nel permettere, a soli candidati del centrosinistra (e ci mancherebbe), di presentare anche diverse "opzioni" politiche, compresa quella che non esclude accordi, al primo e/o al secondo turno con il Terzo Polo e l'Mpa di Raffaele Lombardo, lasciando la scelta ai cittadini. Questa non è mediazione alta, è compromesso pilatesco e basta, che manca di anima, di coraggio. E non ho accettato l'ipotesi, parimenti ambigua, fatta avanzare da Rita Borsellino, quella sera stessa, di rimandare ogni decisione all'eventuale ballottaggio sulla base di un non chiaro riferimento alla volontà degli elettori e a non meglio specificati valori. Le scelte etiche non sono negoziabili e non sono sottoponibili ad alcun tipo di consultazione. Io mi permetto, ora, di rivolgervi una domanda. Se otterrò una risposta convincente non solo tornerò a partecipare alle riunioni di Per Palermo E' Ora ma, di più, chiamerò il Segretario provinciale del PD Enzo Di Girolamo e tornerò a sedermi al tavolo delle primarie: per quale ragione devo considerare possibile ad un eventuale ballottaggio un'alleanza che ho escluso al primo turno per discriminanti etiche e politiche forti? Rileggiamo il documento fondamentale di Per Palermo E' Ora, sottoscritto anche da me (esiste ancora?) in cui elenchiamo tali discriminanti etiche e politiche. Vi chiedo di spiegarmi un'altra cosa: il tavolo delle primarie s'è rotto per la posizione intransigente di Italia dei Valori o perchè il PD non ha accettato nemmeno la vostra proposta di "mediazione alta"? Il tavolo delle primarie s'è rotto per l'intansigenza di Italia dei Valori o perchè il PD non ha nemmeno considerato l'emendamento al documento finale congiunto,carico di ambiguita', avanzato e preteso da Rita Borsellino, che prevedeva appunto di non fare alcun riferimento al Terzo Polo e rinviare all'eventuale ballottaggio la valutazione se accordarsi o meno, rifacendosi agli esiti del suo incontro con Pieluigi Bersani, in cui aveva partecipato lo stesso Di Girolamo, ed affidati ad un suo comunicato stampa? Perchè scaricare, come avete fatto voi e SEL, su Italia dei Valori una indisponibilità assoluta del PD ad ogni possibile soluzione o mediazione, ancorche' ambigua e in contrasto con oltre un anno di percorso, da voi e dalla stessa Borsellino proposta? Perchè parlare di veti incrociati tra IdV e il PD come se voi fosse stati semplici spettatori? La verità è che le ambiguità, la mancanza di coerenza fino alle estreme conseguenze, sono tornate indietro come un boomerang, proprio in faccia a chi e' stato incoerente ed ambiguo. La verità è che ad un certo punto si sono volute ad ogni costo le primarie, che da strumento sono diventate un fine, senza più preoccuparsi che fossero vere, senza sorprese finali, e rispettose della volontà degli elettori, senza ripensamenti a posteriori. E si, perchè anche tale rischio è emerso drammaticamente nella riunione della rottura. Quando ho chiesto a Di Girolamo, che parlava dell'importanza delle coalizioni e non solo dei candidati, cosa sarebbe successo se avesse vinto un candidato che non vuole l'accordo con il terzo polo e l'Mpa, lui ha nicchiato. Come a dire che non è nemmeno scontato che il vincitore delle primarie, non disponibile a quegli accordi, sarebbe poi sostenuto alle elezioni vere.

Questo passaggio è chiaro a tutti noi e ai candidati? E quando gli è stato chiesto come si sarebbe comportato il PD se avesse vinto un candidato non disponibile agli accordi con i partiti terzopolisti ed autonomisti ma con un risultato favorevole a quegli accordi in sede di referendum interno, lui ha nicchiato due volte. Tutto ciò considerato, e considerata quella prima domanda che vi ho rivolto, che sappiamo non avere una risposta convincente, se non c'erano più le condizioni per rimanere seduto al tavolo delle primarie non ci sono neanche quelle per rimanere in Per Palermo E' Ora che rischia, con la sua ambiguità, di essere la vera causa della non celebrazione di primarie vere e rispettose della volontà dei cittadini che vogliono parteciparvi. E' stata proprio la cosiddetta "mediazione alta" a fare precipitare le cose. Ma è stato meglio, perchè ha consentito di alzare il velo su troppi indugi , indugi incompatibili con l'intransigenza etica e con gli interessi di Palermo e dei palermitani. Oggi chi vuole puo ' scegliere con chiarezza e, finalmente, hanno perso ogni pregio le ambiguita'. Nessuno potra' disconoscere a me e a IdV di aver fatto una operazione verita' , per rispetto di una citta' massacrata da quanti hanno cercato di mimetizzassi dietro le primarie e dietro smanie di protagonismo di candidati e, purtroppo, anche di movimenti.Il lungo impegno vissuto insieme mi autorizza a augurarvi buon lavoro.

Pippo Russo

Segretario provinciale IdV di Palermo





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